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Prove della redazione

Kawasaki Z 1000 SX

Fabio Cormio il 02/05/2013 in Prove della redazione
Kawasaki Z 1000 SX
Kawasaki Z 1000 SX
1043 cc / 101,5 kW (138 CV) / 4 cilindri in linea / Euro 3
€ 13.487 c.i.m.

Come su un jet, si viaggia comodi, veloci e sicuri, e con un sovrapprezzo si possono caricare due "bagagli a mano". In sette giorni tra curve, traffico e autostrada, la sport-tourer giapponese ci ha convinto

Qualche anno fa le moto sportive erano più versatili: opportunamente equipaggiati, i "bombardoni" di 900 cc di fine Anni 90 potevano anche portarti in vacanza, magari in coppia. Poi, col boom di mercato all'inizio dello scorso decennio, la sfida all'ultimo CV (in più) e all'ultimo kg (in meno) si è improvvisamente infiammata. La febbre da race-replica ha contagiato una caterva di motociclisti alla ricerca di una sportiva, a patto che fosse la più potente e leggera in circolazione. Si è raggiunta e superata l'agognata soglia del rapporto peso/potenza di 1:1... e poi, d'un tratto, la bolla si è sgonfiata. Molti hanno sbattuto il naso contro l'evidenza che 190 CV per 160 kg sono una gran cosa, sì, sempre che si sappia utilizzarli e si abbia una pista a disposizione. Altrimenti la potenza eccessiva e le sospensioni "murate" rendono la guida frustrante, faticosa. In tanti oggi cercano un'altra via per divertirsi su due ruote: ma se si dà un occhiata alle sport tourer, l'alternativa naturale alle hypersport, si scoprono alcune moto troppo pesanti o troppo costose, altre vecchiotte e a fine carriera, altre ancora sobrie e concrete ma prive di grinta. La Z1000SX non rientra in nessuno di questi casi e per capirlo mi bastano, il lunedì, i primi chilometri della mia settimana sulla sua sella, diretto verso casa.

Turista per caso

Nel concetto, la sport-tourer di Akashi è davvero simile alle sportive di quindici anni fa e questo, paradossalmente, la rende attualissima. Derivata dalla nuda Z1000, la SX ha molto in comune con la cugina naked ma monta una carenatura integrale, un manubrio in due pezzi rialzato (di 4,5 cm) e più chiuso, una sella rivista nell'imbottitura e sospensioni dalle tarature specifiche. Il risultato è una moto che non impone una posizione sacrificata e permette di guidare con polsi e schiena rilassati. La provo in allestimento Tourer, che comprende ABS e borse laterali. Martedì trovo la tangenziale chiusa per lavori, per cui mi tocca immergermi nel traffico delle circonvallazione. Perdonate il gioco di parole ma la Z1000SX se la "kawa" inaspettatamente bene anche tra code e semafori: grazie alla frizione modulabile, alla frenata progressiva e alle sospensioni capaci di digerire tombini e binari del tram, la giapponese permette di trottare in città senza fatica. Il raggio di sterzo è contenuto e la maneggevolezza alla basse velocità è sorprendente: le borse, tutt'altro che aderenti al corpo della moto, sono in questo senso l'unico grande limite, visto che non permettono di insinuarsi in passaggi troppo angusti. Basta toglierle, è vero, ma così resta in vista la brutta struttura di sostegno in tubi. Giovedì posso finalmente prendere la tangenziale per i trasferimenti casa-ufficio e basta poco per capire che l'elasticità di questo motore è da riferimento assoluto. A prescindere dal rapporto inserito, il quattro cilindri è in grado di riprendere da regimi bassissimi, fin dai 1000 giri indicati, senza un sussulto o un'incertezza, grazie alla gestione elettronica dell'acceleratore. Gli autovelox e la giusta prudenza mi trattengono dal tirare le marce in tangenziale(raggiungere velocità da ritiro patente è questione di pochi secondi, con i suoi 138CV), per cui cerco la sesta e... beh, mi accorgo di averla già inserita da parecchio! Il fatto è che, nonostante i due denti di corona in meno rispetto alla naked, alla SX manca una marcia "overdrive" che permette di contenere il regime di rotazione nei lunghi trasferimenti. Venerdì mattina do uno strappo a un collega, chiedendo in cambio un parere sulla posizione del passeggero: la Kawa rimedia una sufficienza stiracchiata, dovuta principalmente alla sella troppo sottile e scomoda; azzeccato, invece, il posizionamento delle pedane e delle maniglie.

Più curve che caselli

Nel week-end arriva il momento di viaggiare. In autostrada, sabato, la SX alterna luci e ombre: da una parte le vibrazioni ridotte, la posizione in sella non troppo caricata sull'anteriore e la stabilità eccellente; dall'altra il cupolino che, pur alzato al massimo ripara efficacemente solo fino alle spalle e la carenatura che non protegge le gambe. Con la Z1000SX si può viaggiare in autostrada anche per lunghi tratti, naturalmente, ma l'estrazione sportiva si sente e, dopo un paio d'ore in sella, ci si ritrova col fondoschiena indolenzito. Domenica, quando comincio a inerpicarmi per valli e monti, incontro parecchi smanettoni: intuisco sogghignare qualcuno sotto il casco mentre, sdraiato sulla sua "asse da stiro", mi supera sgasando. La tentazione di buttarmi all'inseguimento è forte, ma è meglio frenare i bollenti spiriti, anche perché la Z1000SX permette di tenere ritmi gustosi e molto sostenuti senza bisogno di stressarsi troppo: nonostante i 231 kg dichiarati, la Kawa non impone una guida di braccia, non va domata. Entra in curva neutra e rapida, e l'avantreno concede un feeling difficilmente riscontrabile su moto non specialistiche. Il motore spinge con vigore, anche in salita e senza ricorrere al cambio: la rapportatura corta in questa situazione si fa apprezzare. Progressività e potenza dell'impianto frenante vanno di pari passo e l'ABS interviene solo nelle frenate "al limite". Così, dopo poche curve, molti di quei pilotoni della domenica mi lasciano strada o si rassegnano a vedere nei retrovisori una "tranquilla" turistica verde... con tanto di valigie.

Dati Tecnici

 
Kawasaki
Z 1000 SX

Motore

4 cilindri in linea trasversale a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 77,0x56,0 mm; cilindrata 1043 cc; rapporto di compressione 11,8:1. Distribuzione bialbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica con doppie farfalle ovali, diametro corpi farfallati 38 mm. Capacità serbatoio carburante 19 litri (riserva nd). Lubrificazione a carter umido.

Trasmissione

Primaria ad ingranaggi (83/51), finale a catena (41/15). Frizione multidisco in bagno d’olio con comando meccanico. Cambio a sei marce.

Ciclistica

Telaio a doppio trave diagonale in alluminio; inclinazione cannotto di sterzo 24,5°, avancorsa 102 mm; sospensione anteriore, forcella rovesciata da 41 mm completamente regolabile, escursione ruota 120 mm; sospensione posteriore, forcellone con monoammortizzatore regolabile nel precarico molla e nell'idraulica in estensione, escursione ruota 138 mm. Cerchi: anteriore 3,50x17”, posteriore 5,50x17”. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 190/50-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 300 mm e pinze con attacco radiale a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 200 mm e pinza flottante a singolo pistoncino.

Dimensioni

Lunghezza 2105, larghezza 790, altezza sella 820, interasse 1445. Peso in ordine di marcia 231 kg.

Prestazioni

Potenza 101,5 kW (138 CV) a 9600 giri, coppia 110 Nm (11,2 kgm) a 7800 giri.

Prestazioni

Il commento del centro prove

La corretta distribuzione dei pesi e il beccheggio contenuto limitano l'impennata, consentendo di staccare dei buoni tempi in accelerazione, anche grazie alla modulabilità della frizione e al cambio preciso. L'influenza delle valigie sulla distribuzione dei pesi con pilota a bordo è di circa l'1 %: all'anteriore si passa dal 46,5 al 45,5 % del peso totale. Le borse - vuote - non pregiudicano quindi la corretta ripartizione dei carichi. L'impianto frenante ha mantenuto un rendimento costante anche nelle ultime serie di staccate. I tempi e gli spazi non sono da record, ma si mantengono su livelli buoni. L'ABS è poco invasivo e la modulabilità all'anteriore elevata.

Curva di accelerazione

Kawasaki Z 1000 SX

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 3 m/s
Temperatura aria 26°C
Pressione atmosferica 1007 mb
Temperatura asfalto 38°C

Rilevamenti

 
Kawasaki
Z 1000 SX

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 240,1 km/h (28,5 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 11,2 s (201,6 km/h)
0-1000 m 21,0 s (235,2 km/h)
0-90 km/h 3,0 s (37,7 m)
0-130 km/h 4,9 s (93,6 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 4,4 s (130,8 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,4 s (77,9 m)
50-0 km/h 2,6 s (25,3 m)

CONSUMO

Urbano 12,0 km/l
Extraurbano 15,2 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 16,5 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 236,0 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 49,5/50,5
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 46,5/53,5

Pagelle

 
Kawasaki
Z 1000 SX

In sella

4.0

La posizione è orientata al compromesso tra feeling di guida e comfort: il manubrio, rialzato rispetto alla Z1000, permette di rilassare schiena e polsi offrendo sempre un buon controllo.

Comfort

3.5

Le vibrazioni sono minime e il calore proveniente dal radiatore non cuoce le gambe. Ma avremmo voluto selle meglio imbottite (soprattutto quella del passeggero) e un parabrezza più efficace.

Dotazioni

3.5

La componentistica è di buon livello, ma da una moto che ambisce al turismo ci aspetteremmo una strumentazione più completa.

Qualità percepita

4.5

Bella, solida e rifinita. Tanto che si fatica ad accettare l’ingombrante struttura che sorregge le borse: è l’unico particolare non all’altezza.

Capacità carico

3.0

In quest’allestimento le valige da 35 litri sono di serie e meno male: sotto la sella trovano posto, al massimo, un lucchetto o un paio di guanti estivi.

Motore

5.0

Potente, ricco di coppia, elastico e mai scorbutico: nonostante la potenza, è docile e a prova di neofita. Solo accettabili i consumi: con una sesta più lunga il quattro cilindri berrebbe meno.

Trasmissione

3.0

La frizione si fa apprezzare per l’attacco morbido, il cambio è preciso soprattutto col salire dei giri. Come detto, la finale è troppo corta.

Sospensioni

4.5

In assetto standard, valido nel 99% delle situazioni, sono confortevoli: filtrano le asperità e sono scorrevoli, garantendo buone sensazioni al pilota.

Freni

4.0

La potenza è più che buona e la modulabilità eccellente, soprattutto all’anteriore. L’ABS lavora bene e non è invasivo.

Su strada

5.0

La SX non è solo stabile e bilanciata ma anche agile e insospettabilmente svelta nei cambi di direzione. Il piacere di guida è di alto livello.

Versatilità

3.5

Più adatta a un week-end al mare che a un viaggio transcontinentale, la Z1000SX va intesa come una sportiva in grado di adattarsi all’utilizzo turistico. Togliendo le borse, se la cava anche in città.

Prezzo

3.0

I 13.487 euro che abbiamo indicato comprendono immatricolazione, borse laterali con relativo supporto e sistema ABS. Un prezzo che è in linea con quelli della concorrenza.

Pregi e difetti

 
Kawasaki
Z 1000 SX

PREGI

Motore, Stabilità sul veloce, Feeling di guida, Gestibilità frenata

DIFETTI

Protezione aerodinamica, Sesta marcia corta, Strumentazione incompleta, Sella passeggero poco imbottita

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