Più che un'alternativa all'auto, lo scooter ormai è una necessità. Almeno nelle città la vita va così e le due ruote sono la soluzione più economica per muoversi rapidamente, senza stress...e per accedere a tutte le aree dei centri urbani, sempre più spesso vietati alle quattro ruote. Sfogliando i listini delle Case, i modelli sono tantissimi, ma se non si hanno le idee chiare a volte è facile confondersi e fare un acquisto poco adatto alle proprie esigenze. Se ad esempio il vostro tragitto quotidiano non include tangenziali e autostrade, vi conviene rinunciare ai costosi e ingombranti maxi-scooter optando per modelli di cilindratra più piccola. Noi abbiamo individuato tre scooter, da 110 a 125 cc, essenziali nell'allestimento con caratteristiche molto differenti ma accomunati dal prezzo contenuto. Con una spesa che si aggira sui duemila euro, insomma, ci si porta a casa dei commuter validi che in più garantiscono consumi di carburante irrisori. L'ultimo arrivato sul mercato è il SYM Jet V, un compatto dal look sportivo pensato per i più giovani. Al suo fianco il nuovo Honda Vision, un "midi" snello con ruote da 14" pronto per conquistare gli scooteristi di tutto il mondo che badano alla sostanza. Terzo ma non ultimo, il Tweet, l'elegante ruote alte della Peugeot. Fra i tre modelli la differenza di prezzo è davvero contenuta: ma qual è il più adatto alle vostre esigenze? Scopriamolo... Il primo confronto è sulla praticità: se i tre scooter hanno tutti la pedana piatta (che consente di sistemare in mezzo alle gambe la classica cassa da sei bottiglie d'acqua), i sottosella hanno volumi differenti: è il Jet V, nonostante le dimensioni lillipuziane, a sfoggiare il vano più capiente in cui si può sistemare un casco integrale e altri oggetti, come il lucchetto o la tuta antipioggia. Passando ai vani nel retroscudo il Peugeot offre un piccolo cassetto con serratura, mentre il SYM e l'Honda hanno alloggiamenti più capienti ma privi di alcuna protezione: oltre a non potervi lasciare i documenti per motivi di sicurezza, bisogna ricordarsi che in caso di pioggia quello che c'è dentro si bagna! Durante la prova di carico, il SYM e il Peugeot si sono dimostrati più comodi dell'Honda grazie al pulsante sul manubrio che sblocca elettricamente la sella; sul Vision bisogna sempre togliere la chiave dal blocchetto e aprire la serratura posta a lato del codino. Completiamo il giudizio sulla capacità di carico ricordando che su tutti è presente il gancio portaborse; su Vision e Tweet c'è anche l'utile piastra portapacchi, su cui si può installare il bauletto, disponibile fra gli accessori.

Essenziali sì, ma che qualità!

Pur costando meno di modelli blasonati Honda, SYM e Peugeot sfoggiano una qualità soddisfacente: le plastiche sono solide e le verniciature brillanti. Anche gli accoppiamenti sono ben realizzati, in particolare sul Vision che evidenzia una cura maggiore nelle finiture e trasmette una sensazione di qualità superiore. Le strumentazioni sono molto intuitive e la più completa è quella del Jet V. La dotazione di tutti comprende due cavaletti, inoltre SYM e Peugeot hanno anche l'antifurto: un pulsantino nel sottosella che azionato "taglia" la corrente al motore.

In città senza limiti

La posizione di guida sul Vision e sul Tweet è accogliente, lo spazio per le gambe è sufficiente, mentre sul Jet V è raccolta e i più alti devono arretrare sulla sella per non urtare il retroscudo. Su tutti poi, grazie alla sella bassa, si tocca terra facilmente, un dettaglio non da poco nelle manovre a motore spento. Nel traffico, il Vision (il più leggero dei tre) mostra una maneggevolezza sorprendente che consente di effettuare gli slalom fra le auto con disinvoltura. Tuttavia, va al Jet V il primato di velocità nei cambi di direzione: il piccolo taiwanese, grazie alle ruotine da 10", guizza negli ingorghi e dribbla le auto in coda come una saetta, inoltre ha un raggio di sterzo talmente ridotto da poter svoltare anche in spazi angusti. Il Tweet è un po' meno agile dei rivali, ma il suo avantreno meno reattivo ripaga con tanta stabilità - anche in prossimità della velocità massima, circa 90 km/h indicati - e con una maggior precisione nell'inserimento in curva. Passando alla frenata, quella del Peugeot è decisa, mentre gli impianti (misti) del SYM e dell'Honda hanno una risposta meno incisiva. Se tuttavia sul Vision non si avvertono problemi grazie all'efficace azione del ripartitore, sul Jet V bisogna tirare le leve con decisione per ottenere buone decelarazioni. Grazie al buon lavoro delle sospensioni il comfort è più che soddisfacente e solo nell'utilizzo in coppia gli ammortizzatori vanno un po' in crisi. Al passeggero, l'Honda e il Peugeot offrono una seduta adeguata e confortevole, pratiche maniglie a cui aggrapparsi e pedane estraibili. Lo spazio sul SYM è invece ridotto, in due si sta proprio vicini vicini e sulle buche si sobbalza.

Contro il caro benzina

Nel traffico le prestazioni dei tre motori quasi si equivalgono e l'Honda, anche se è un 110 cc, non è svantaggiato; inoltre il piccolo mono nipponico è supportato da una trasmissione fluida che non strappa nemmeno nei frequenti chiudi-apri cittadini. E per finire, che consumi! Percorrendo mediamente 20 km al giorno e fatto il pieno lunedì, il benzinaio lo abbiamo rivisto solo il venerdì. Il merito va a questi quattro tempi che hanno prestazioni brillanti ma sono davvero poco assetati, in particolare quello del Vision. Durante il "pit stop" il più pratico è però il Jet V che con il tappo sistemato nel retroscudo consente di fare rifornimento senza scendere. Sui rivali va sollevata la sella. Conclusa la prova abbiamo una conferma: per muoversi in città questi scooter hanno tutto quello che serve: capacità di carico, prestazioni e costi di manutenzione ridotti. A voi la scelta.