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Prove della redazione

Honda CBR 250 R, Kawasaki Ninja 300 ABS

Alfredo Verdicchio il 31/10/2013 in Prove della redazione
Honda CBR 250 R, Kawasaki Ninja 300 ABS
Honda CBR 250 R
249,6 cc / 19,4 kW (26,4 CV) / 1 cilindro verticale / Euro3
€ 4435 c.i.m.
Kawasaki Ninja 300 ABS
296 cc / 29,0 kW (39,4 CV) / 2 cilindri paralleli / Euro3
€ 5190 c.i.m.

Sembrano delle 600 per quanto sono curate e belle. A tradirle è la carta d'identità, dove si scoprono cilindrate che nel mondo moto erano finite nel dimenticatoio. Ecco, carena contro carena, due sportive per avvicinarsi all'arte della piega

Ventuno anni, fresco fresco di patente A3, tanta voglia di scambiare il fidato scooter con una moto vera, ma soprattutto, pochi soldi in saccoccia e troppi prodotti dalle potenze "proibite". Fino a un paio di anni fa i neopatentati avevano solo due soluzioni: comprare la moto dei propri sogni (con il rischio di non saper gestire il forte salto di prestazioni) oppure acquistare sempre la moto dei propri sogni depotenziata (ma dal prezzo di listino "pieno"). Oggi, finalmente, le case costruttrici sono tornate a pensare prodotti adatti ai ragazzi o a chi vuole scalare la montagna delle cilindrate importanti, senza passare dai 15 CV delle 125 cc ai 70, 100 o 120 di una seicento moderna. Tra le carenate dal sapore sportivo spiccano due nomi strettamente legati al mondo delle corse: la Honda CBR250R, sul mercato dal 2011, e la nuova Kawasaki Ninja 300, da poco in vendita nelle concessionarie. L'utenza a cui si rivolgono è molto simile (neofiti e giovani) ma è anche vero che cilindrata, dimensioni e tipologia di motori le rendono poco paragonabili, soprattutto nelle prestazioni, con 13 CV di differenza a favore della verdona, che su strada si sentono tutti una volta superati i 3500 giri. Sotto, infatti, il monocilindrico Honda dà qualcosa in più in prontezza di risposta al gas, un vantaggio che, però, svanisce dopo pochi metri; anche il bicilindrico della Ninja è abbastanza pronto, ma soprattutto ha un'erogazione più appuntita verso gli alti regimi. La CBR250R a 7500 giri ha già dato tutto, mentre la "trecento" di Akashi dopo i 10.000 giri cambia carattere (e voce), allunga da matti, per poi murare poco sotto i 12.000. In compenso, la carenata di Tokyo consuma molto meno, con una media vicina ai 30 km/l. Non male.

Prova alla pari

Come fare a testare le due moto, azzerando l'enorme differenza di prestazioni? "Ci vorrebbero tante curve in sequenza e niente rettilinei, come in un kartodromo". L'idea è venuta a Luca Salvadori, pilotino (solo nei suoi 20 anni, visto che fisicamente supera il metro e 80) del Team Pata by Martini, che nel 2012 ha partecipato con una Yamaha R6 all'Europeo SSTK600. L'idea ci è piaciuta subito, una prova tra i cordoli in pieno inverno. E così gli abbiamo messo in mano entrambe le moto, giusto per avere un test equilibrato, con meno variabili possibili. Il risultato? Contro ogni pronostico, la Ninja 300 ha dimostrato non solo di avere un motore veloce agli alti, ma anche di aver colmato il gap di coppia ai bassi e medi regimi di cui soffriva la precedente Ninja 250, e di regalare un feeling di guida maggiore. Il fisico da "maxi", i 10 kg in più rilevati e la ciclistica meno reattiva si sono poi rivelati buoni alleati nel contesto insidioso della pista. La Kawasaki offre un buon feeling di guida grazie soprattutto alla forcella (un po' più sostenuta), che trasmette al pilota tutto quel che succede sotto il pneumatico, così che anche sul fondo dal grip solo discreto del kartodromo ci si sente sicuri di piegare maggiormente senza il timore che l'avantreno chiuda. La Honda offre meno feeling da questo punto di vista: l'anteriore, che risulta meno rigoroso per la taratura morbida della sospensione e la tendenza al sottosterzo, tiene il pilota continuamente sul chi va là.

Meglio l'asfalto

Di contro la CBR250R rilancia con una ciclistica più reattiva sia nell'andare a cercare il punto di corda sia nei cambi di direzione, qualità che si riescono ad apprezzare molto di più su strada, nell'uso che poi davvero conta. Qui la piccola sportiva di Tokyo ricuce (ma solo in piccola parte) il gap con la verdona, soprattutto tra le mura cittadine. Il "fisico" asciutto e compatto è perfetto per zigzagare nello stretto e la prontezza di risposta del motore ai bassi permette di muoversi velocemente per non rimanere imbrigliati nel traffico. Fuori città si apprezzano la discreta protezione aerodinamica e la posizione più comoda delle pedane. Volendo affrontare un trasferta autostradale, con la CBR si può viaggiare a 120 km/h. È il suo passo e il motore può tenerlo senza essere impiccato. Sulla Kawasaki la seduta è maggiormente votata all'uso extraurbano: le pedane alte e centrate (come sulle sorelle maggiori) fanno il paio con i semimanubri leggermente più lontani e alti rispetto alla Honda. Alla fine, sulla Ninja ci si trova a macinare chilometri più velocemente (a 140 km/h indicati frulla senza affanno), anche se con un comfort inferiore rispetto alla CBR. Alla fine la Ninja, quando gli spazi si fanno più ampi, si dimostra una moto più matura, stabile, precisa e affidabile anche nelle pieghe accentuate. La Honda risponde con prezzo, peso e consumi inferiori. Ognuno faccia le sue scelte.

Dati Tecnici

 
Honda CBR 250 R
Honda
CBR 250 R
Kawasaki Ninja 300 ABS
Kawasaki
Ninja 300 ABS

Motore

1 cilindro, 4T, Euro3 2 cilindri, 4T, Euro3

Raffreddamento

a liquido raffreddato a liquido

Alesaggio corsa

(mm) 76,0x55,0 (mm) 62,0x49,0

Cilindrata (cc)

249,6 296,0

Rapporto di compressione

Nd Nd

Distribuzione

bialbero a camme in testa, 4 valvole per cilindro bialbero a camme in testa, 4 valvole per cilindro

Alimentazione

iniezione elettronica, corpo farfallato da 38 mm iniezione elettronica, due corpi farfallati da 32 mm con doppia valvola

Lubrificazione

a carter umido a carter umido

Serbatoio (litri/riserva)

13/riserva nd 17/riserva nd

Frizione

multidisco in bagno d'olio multidisco in bagno d'olio

Telaio

raliccio in tubi doppio trave

Materiale

acciaio acciaio

Sospensione ant/regolazioni

forcella da 37 mm/nessuna forcella da 37 mm/nessuna

Sospensione post/regolazioni

monoammortizzatore/precarico molla monoammortizzatore/precarico molla

Escursione ruota ant/post

130/104 120/132

Pneumatico ant/post

110/70-17; 140/70-17 110/70-17; 140/70-17

Freno anteriore

disco da 296 mm disco da 290 mm

Freno posteriore

disco da 220 mm disco da 220 mm

Lunghezza

2030 mm 2015 mm

Altezza sella

780 mm 785 mm

Interasse

1369 mm 1405 mm

Peso a secco

161 kg 172 kg

Potenza max/giri

19,4 kW (26,4 CV)/8500 29,0 kW (39,4 CV)/11.00

Coppia max/giri

23,8 Nm (2,4 kgm)/7000 27,0 Nm (2,8 kgm)/10.000

Prestazioni

Il commento del centro prove

Tra i due motori non c'è gara: la cilindrata maggiore di quello Kawasaki, il diverso frazionamento e il suo allungo (stiamo parlando di 2000 giri utili in più prima del limitatore) lo premiano in tutte le prove. Già sul traguardo dei 400 m il distacco è nell'ordine dei 2 secondi, che diventano quasi 5 ai 1000 m e poco meno di 7 ai 1500 m. Le velocità di uscita parlano chiaro: la Ninja è una moto vera con una punta di oltre 160 km/h. Anche nella prova di sorpasso la "verdona" fa vedere i muscoli con medi insospettabilmente corposi. In compenso la Honda consuma davvero poco. Il peso: sono dieci i kg in meno della CBR, un vantaggio non da poco per i neofiti.

Curva di accelerazione

Honda CBR 250 R, Kawasaki Ninja 300 ABS

Condizione della prova

Cielo pioggia-nevischio
Vento 0,3 m/s
Temperatura aria -1°C
Pressione atmosferica 1010 mb
Temperatura asfalto 0,5°C

Rilevamenti

 
Honda CBR 250 R
Honda
CBR 250 R
Kawasaki Ninja 300 ABS
Kawasaki
Ninja 300 ABS

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 135,2 km/h (47,5 s) 160,3 km/h (40,7 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 17,1 s (119,4 km/h) 15,0 s (139,1 km/h)
0-1000 m 34,0 s (131,2 km/h) 29,4 s (156,8 km/h)
0-90 km/h 7,6 s (115,7 m) 5,4 s (80,5 m)
0-130 km/h 26,6 s (733,4 m) 11,8 s (282,1 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 25,5 s (790,2 m) 13,6 s (403,9 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h nr nr
50-0 km/h nr nr

CONSUMO

Urbano 28,8 km/l 20,1 km/l
Extraurbano 33,0 km/l 24,5 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 20,8 km/l 17,9 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 164,0 kg 174,0 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 48,1/51,8 48,2/51,7
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 44,1/55,8 44,2/55,7

Pagelle

 
Honda CBR 250 R
Honda
CBR 250 R
Kawasaki Ninja 300 ABS
Kawasaki
Ninja 300 ABS

In sella

Sulla Honda si sta più raccolti ma le dimensioni sono ben studiate e votate al comfort. La Ninja offre una seduta più allungata e sportiveggiante.
3.5
3.0

Comfort

Mezza stella in più per la Honda, che ha pedane meno alte e le sospensioni più morbide che filtrano qualche colpo in più della Kawasaki.
3.5
3.0

Dotazioni

La Kawasaki è una moto più moderna, con un bicilindrico che va forte, comodi ganci per ancorare i bagagli e dischi freno a margherita.
3.0
3.5

Qualità percepita

La sportiva di Akashi è impeccabile in ogni aspetto, come le moto di gamma superiore. Qualche dettaglio meno curato per la Honda.
3.0
4.0

Capacità carico

Entrambe celano sotto il sellino passeggero un piccolo vano per i documenti e il bloccadisco. La Ninja, in più, ha i ganci per eventuali corde o ragni.
3.0
3.5

Motore

Due cilindri sono meglio di uno: la Kawasaki spinge più forte a tutti i regimi e allunga parecchio. Honda piace tanto per la linearità d'erogazione.
2.5
4.0

Trasmissione

Entrambe hanno cambi precisi e abbastanza rapidi. La Ninja, però, ha anche l'antisaltellamento: in scalata non blocca e la frizione è morbidissima.
3.0
4.0

Sospensioni

Mezza stella in più per la Kawasaki, per la forcella più sostenuta e comunicativa. Discrete sulla Honda, che soffrono solo quando si alza il ritmo.
3.0
4.0

Freni

L'impianto della CBR250R non spaventa, ma nelle staccate manca di forza. Molto dosabili sulla Ninja che offre anche maggiore potenza.
2.5
3.5

Su strada

Stili diversi: Honda è più svelta nello stretto, Kawasaki ha un comportamento più rotondo, maggiore stabilità e feeling in piega.
3.0
4.0

Versatilità

In città e nell'extraurbano si equivalgono. Negli spostamenti medio-lunghi la Honda è un pochino più comoda, ma con la Ninja si arriva prima.
3.0
3.5

Prezzo

La Ninja giustifica la differenza di prezzo con un progetto più fresco, finiture e prestazioni superiori. La CBR250R resta nel complesso discreta.
3.0
4.0

Gallery

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