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CR&S DUU Deperlù 5

Riccardo Capacchione il 15/05/2013 in Prove della redazione
CR&S DUU Deperlù 5
CR&S DUU Deperlù 5
1916 cc / 71 kW (96,5 CV) / 2 cilindri a V di 56° / Euro 3
€ 23.000 c.i.m.

Due giocattoloni, una moto e un "triciclo", dotati dello stesso enorme motore bicilindrico che, per quanto sembri strano, si ispira ai propulsori stellari degli aerei di inizio '900

Un aereo Caproni Ca.1 biplano del 1910, una moto modernissima e fuori dal comune e un... veicolo a tre ruote che definire strano è un eufemismo. Cosa possono avere in comune tra loro? Sembrerà strano, ma la risposta è "il motore". Il 4 cilindri Miller da 30 CV montato sull'aereo e l'S&S (che equipaggia sia la moto CR&S Duu sia il tre ruote Morgan 3Wheeler) appartengono ad epoche lontane nel tempo e nella tecnologia, ma l'architettura di base cui si ispirano è simile. Il motore Harley-Davidson - dal quale è nato l'S&S - è in sostanza una "fetta" dei propulsori a stella (o a ventaglio, come il Miller) degli aeroplani di inizio secolo scorso. Un po' di quel sapore antico si è mantenuto, attraverso il tempo, nella meccanica di questo bicilindrico tutta coppia e spinta ai bassi che stiamo per provare su due e tre ruote.

Dalle stelle alle strade

Sono due giocattoli grossi per bambini di una certa età e dal portafogli ben fornito. La CR&S Duu e la Morgan 3Wheeler hanno in comune anche questo. Se vi piace la meccanica a vista, la Duu probabilmente non vi deluderà. Una sella appena accennata supporta le parti nobili del pilota, che piuttosto sembra cavalcare l'enorme tubo di acciaio del telaio. Avviare un motore da due litri standoci seduti sopra ha un che di inquietante. La sensazione si accentua pigiando il pulsante di avviamento: quasi si avverte lo sforzo del motorino elettrico che mette in movimento i due grossi pistoni. Appena si innesca la combustione la CR&S borbotta, scalpita e quasi saltella, sotto le bordate di coppia motrice prodotte dal suo motore americano. Le vibrazioni generate dalla meccanica corrono lungo il manubrio, si avvertono sulle pedane e l'aria stessa trema attorno alla moto, percossa dalle pulsazioni dello scarico del bicilindrico. Non facciamo in tempo a prendere le misure alla ciclistica, percorrendo un paio di curve, e già il clima a bordo si fa rovente: motore, telaio, filtro dell'aria che preme sull'interno della gamba destra, tutto insomma. Bisogna affidarsi, come ai tempi del biplano Caproni, al raffreddamento ad aria... anche del pilota. La Duu ha in sé una dote, o attitudine se preferite, che poche moto hanno: tira fuori il tamarro che c'è in te. Chiaramente dovete possedere, per quanto nascosta, questa nobile indole, ma se solo ne avete un pizzico, state sicuri che in sella alla Duu emergerà. Sotto forma di colpi di gas inutili in folle, "manate" esagerate sull'acceleratore in uscita di curva, ricerca certosina del regime di giri corrispondente al massimo fracasso dello scarico. Da curare anche la posizione in sella, un po' ingobbita, per ammirarsi sfilando davanti alle vetrine dei negozi. Però la CR&S non è solo apparenza, portare questo grosso bestione tra le curve gratifica e diverte, perché richiede "mestiere"; ed è un piacere percepire la spinta possente del twin che sfida l'aderenza del gommone posteriore, accelerando forte con la moto ancora inclinata.

Duu o Three?

Uscendo da una curva, percepiamo le pulsazioni di un altro grosso bicilindrico, perfettamente accordate al nostro: Fabrizio ci sorpassa sorridente, seduto ben più in basso di noi, dentro la Morgan 3Wheeler. Il suo motore è messo di traverso rispetto al senso di marcia, affiancato da due ruotone old-style a raggi. Sembra divertirsi dentro quella specie di carlinga d'aereo color verde acido, che pare girata al contrario rispetto a come dovrebbe essere. In un'impeccabile tenuta con caschetto e occhialoni ci sfila e ci sfida, le lunghe canne d'organo dei silenziatori che corrono lungo i fianchi del tre ruote ci riportano lo stesso sound del nostro motore. Questa Morgan sarà un po' stramba, ma mica è ferma - e Fabrizio in macchina ci correva - per cui tocca buttar giù una marcia e metterci un po' d'impegno, non ci faremo seminare da un triciclo... La Morgan ha una evidente tendenza al sottosterzo, ovvero ad allargare la traiettoria, e per compensare bisogna togliere gas: uno svantaggio senza dubbio, ma anche con la nostra due ruote lunga due metri e dal peso di 250 kg non possiamo certo fiondarci dentro le svolte. Con la Duu bisogna rispettare i tempi. Si frena a moto verticale e poi si scende in piega dando il tempo alle sospensioni di acquattarsi e stabilizzarsi. Pena ampi ondeggiamenti che si trascinano sino quando non si riprende in mano il gas. Anche Fabrizio sulla Morgan ha il suo bel daffare: lo sentiamo cambiare marcia, scalando, pronto a mettere di traverso in accelerazione il suo siluro di alluminio... e lo fa! Lo inseguiamo e lo affianchiamo, la moto in accelerazione è imbattibile, anche se il tre ruote inglese è molto leggero e in più il suo cambio Mazda MX-5 a cinque rapporti è preciso e rapido negli innesti, almeno quanto il nostro Baker a sei marce. Una particolarità del twin S&S è di avere il cambio esterno, imbullonato al piccolo carter che sostiene i cilindri e che contiene giusto l'albero motore e quelli a camme. Questa è un'altra caratteristica dovuta alla lontana origine aeronautica che, se da una parte rende il complesso motore-cambio più ingombrante, dall'altra consente di scegliere il tipo di cambio.

Alberi, no grazie

Il rettilineo che corre dentro un tunnel d'alberi sta finendo e tocca frenare: in questa fase la nostra moto è imbattibile, se paragonata al tre ruote. I pneumatici old-style della 3Wheeler sono degli Avon di nuova costruzione e saranno pure stilosi, ma so- no pur sempre... old. Inoltre la massa della moto è la metà di quella della Morgan, per cui riusciamo a infilarci per primi nella svolta senza troppi problemi, pregustando l'accelerazione successiva. Meglio non esagerare, sia la moto sia la Morgan sono destinate a dei clienti e non sarebbe carino parcheggiarle contro un albero. Ci fermiamo a contemplare i dettagli di entrambe le bicilindriche, curatissimi e completamente personalizzabili. Non c'è dubbio, si tratta di veicoli che attraggono l'attenzione e stimolano la curiosità, ma a che servono? Pensandoci bene, in fondo, a che servono i giocattoli?

Dati Tecnici

 
CR&S
DUU Deperlù 5

Motore

2 cilindri a V di 56°; cilindrata: 1916 cc; Serbatoio: 15,5 litri (di cui 4 di riserva).

Trasmissione

Non Disponibile.

Ciclistica

Telaio: monotrave superiore e culla inferiore in acciaio; Forcella telescopica da 48 mm regolabile in estensione e precarico, escursione 120 mm; Monobraccio e mono ammortizzatore regolabile nel precarico e nell'estensione, escursione 127 mm; Pneumatici: ant. 120/70-ZR17 post. 190/55-ZR17; Freni: doppio disco in acciaio da 320 mm, disco in acciaio da 260 mm.

Dimensioni

Altezza sella: 800 mm; Peso in ordine di marcia: 245 kg a secco.

Prestazioni

Potenza massima/giri: 71 kW (96,5 CV)/5100; Coppia max/giri: 148 Nm (15,0 kgm)/4300.

Prestazioni

Condizione della prova

Cielo
Vento
Temperatura aria
Pressione atmosferica
Temperatura asfalto

Rilevamenti

 
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DUU Deperlù 5

RILEVAMENTI

ACCELERAZIONE

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

CONSUMO

PESO

Gallery

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  • mostronovecento
    Bellissime... - ...e bellissimo il Caproni Ca.1 de Museo Volandia sullo sfondo!!! ;-)

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