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Prove della redazione

Kymco MyRoad 700i

Fabio Cormio il 23/04/2012 in Prove della redazione
Kymco MyRoad 700i
Kymco MyRoad 700i
699,5 cc / 43,5 kW (59 CV) / 2 cilindri orizz. / Euro 3
€ 8500 (indicativo)

Dopo anni di attesa, il megascooter di Taiwan debutta su strada. Potente e dotato di ABS di serie, è il primo col controllo elettronico delle sospensioni.

Quando il direttore mi ha detto che la «Settimana con» di questo mese avrebbe avuto per protagonista il Kymco MyRoad 700, ho fatto un balzo sulla sedia. «Ma allora, dopo anni che se ne parla e che si vede ai saloni, finalmente arriva sul serio... non ci speravo più!». Il MyRoad fece la sua prima apparizione all'Eicma 2007: di acqua sotto i ponti, da allora, ne è passata parecchia. Viene da chiedersi, quindi, se il debutto del bicilindrico taiwanese non sia ormai fuori tempo massimo, visto che il periodo delle vacche grasse per i maxiscooter è finito da almeno un paio d'anni. C'è però da considerare che il MyRoad, grazie alle dimensioni, all'ABS di serie e alle prestazioni garantite dal suo grosso bicilindrico, più che tra i «maxi» rientra tra gli «hyperscooter» e ben poche sono le proposte sul mercato di mezzi direttamente in competizione col nuovo taiwanese: solo il Suzuki Burgman 650, ancora molto valido ma decisamente datato, e il nuovo Honda SW-T 600, provato in anteprima proprio su questo numero di Dueruote. È necessario precisare che lo scooter arrivato in redazione per la prova è un esemplare di pre-serie e ci sono ancora i margini per qualche «aggiustatina». Ad esempio, sul modello definitivo sparirà il sistema di avviamento senza chiave, teoricamente molto pratico ma alla prova dei fatti decisamente scomodo (per rendere operativo il blocchetto di accensione occorre agire sul telecomando-trasponder e su un pulsante al manubrio, quasi invisibile).

In sella si fa piccolo

Lunedì comincio la trafila degli spostamenti casa-ufficio col mio nuovo compagno di strada. Al semaforo, le classiche domande dei curiosi, attratti dalle dimensioni del mezzo, si sprecano: «Quanto fa? Quant'è di cilindrata? Quanto costa?», mi sentirò chiedere un numero imprecisato di volte nell'arco dei sette giorni. Che poi, quando si è a bordo, non sembra di stare su un mezzo così voluminoso: forse perché la seduta è avanzata, al punto che non di rado mi capita di urtare il retroscudo con le ginocchia. Anche il frontale e la pedana non sono ampi come, ad esempio, quelli del Burgman 650: questa relativa snellezza facilita le cose in città, agevolando gli slalom tra le auto incolonnate. Ogni medaglia ha il suo rovescio e la ridotta sezione frontale comporta, a velocità elevata, una protezione aerodinamica inferiore alle aspettative. A risultare esposti non sono tanto busto e spalle, quanto gambe e piedi: come dire che, nella stagione invernale, conviene optare per una copertina antivento.

Occhio alla spia!

Il mercoledì, in autostrada, il bicilindrico taiwanese sonnecchia mentre percorro una zona con limite di velocità a settanta all'ora: al mio fianco, un altro scooterista in sella a uno Yamaha TMax 500. Lo guardo con la coda dell'occhio, lui mi guarda. Appena superato il tratto limitato, spalanco il gas consapevole che il tizio farà lo stesso. Sono convinto di «bruciarlo»,invece cerco di tenergli la scia ma perdo, inesorabilmente, metri su metri. Almeno fino ai 130 orari indicati, quando comincio a riavvicinarmi... Ma a quel punto mollo: per le gare esiste la pista e non ho intenzione di farmi polverizzare la patente da qualche autovelox. Un dato però emerge: il MyRoad soffre in ripresa, nonostante l'abbondanza di CV e centimetri cubi. A pensarci bene non c'è da stupirsi, visto che è molto pesante (quasi tre quintali col pieno di carburante) e che la trasmissione finale sembra piuttosto lunga. Decisamente interessante, invece, la capacità di allungo: il giovedì, i rilevamenti strumentali effettuati a Vairano mi dicono che il MyRoad supera agevolmente i 160 all'ora. A proposito: oltre i 150 indicati, sul cruscotto si accende la spia rossa «Speed» che invita ad alleggerire la mano sul gas. Un gadget certamente utile, anche se - soprattutto quando non si ha ancora confidenza col veicolo - non è bello vedere una luce rossa fissa accendersi sul cruscotto a velocità tanto elevata. In ogni caso, nonostante l'indubbia attrattiva della cilindrata «maxi», chi sceglierà il Kymco lo farà più per la necessità di un mezzo comodo e versatile che per migliorare il record personale casello-casello. In questo senso, il gigante asiatico risulta convincente, malgrado qualche pecca: la capacità di carico, ad esempio, è molto buona: il sottosella è in grado di ospitare due caschi integrali. A causa della forma irregolare, tuttavia, non si riescono a stivare oggetti larghi e piatti come una ventiquattrore. Tipica degli scooter Kymco, la luce di cortesia posta sul fondo del vano: è utile solo quando il bagagliaio è vuoto, visto che viene oscurata dal primo oggetto voluminoso. Sono presenti altri due vani (entrambi sprovvisti di serratura), uno alla sinistra del manubrio e uno all'estremità anteriore della sella. Il primo è profondo a sufficienza per contenere una bottiglietta da 50 cl, il secondo è pensato per i piccoli oggetti.

Ginnastica tra le curve

Nel week-end, non mi faccio mancare una gita, alla ricerca di un po' di curve per sgranchirmi dopo i rigori invernali. Il MyRoad è un ottimo compagno di divertimento, mi asseconda nella guida sportiveggiante grazie a un avantreno solido, preciso e dotato di un pregio raro nel mondo scooter, cioè la capacità di «parlare» al pilota: non a caso la forcella è del tipo a doppia piastra, come le moto vere. Volendo trovare il pelo nell'uovo, citerei una certa disomogeneità tra avantreno e retrotreno (il posteriore dà l'impressione di seguire con un lieve itardo) e qualche ondeggiamento di troppo quando si percorrono le curve a gas chiuso. Comunque è possibile migliorare la situazione grazie al sistema elettronico di regolazione, su tre livelli, degli ammortizzatori posteriori. Dopo due ore di curve e tornanti, mani e avambracci sono un po' affaticati: sì, perché per frenare forte occorre «strizzare» le leve che, anche regolate alla minima distanza sono lontane dalle manopole. La potenza decelerante non manca ma mi sarei aspettato una maggiore modulabilità. L'ABS, previsto di serie e non disinseribile, mi ha convinto sull'asfalto umido ma non sullo sconnesso, dove allunga in maniera sensibile gli spazi d'arresto. Infine, i consumi: il MyRoad beve parecchio. Alle andature modeste, in extraurbano percorre circa quattordici chilometri con un litro: come un'auto di cilindrata media...

Dati Tecnici

 
Kymco
MyRoad 700i

Motore

2 cilindri in linea orizzontali a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 76,9x75,3 mm; cilindrata 699,5 cc; rapporto di compressione 10,5:1. distribuzione bialbero a camme in testa e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica. Capacità serbatoio 15,2 litri. Lubrificazione a carter umido.

Trasmissione

primaria ad ingranaggi, frizione automatica centrifuga, variatore continuo, finale a ingranaggi.

Ciclistica

telaio in tubi d’acciaio e piastre stampate. Sospensioni: anteriore, forcella con steli da 41 mm, non regolabile, escursione ruota 108 mm; posteriore, forcellone con doppio ammortizzatore regolabile nel precarico molla e nei freni idraulici tramite comando elettronico, escursione ruota 96 mm. Cerchi: in lega leggera, anteriore 3,00x15", posteriore 3,50x14”. Pneumatici: anteriore 120/70-R15, posteriore 150/70-R14. Freni: anteriore a doppio disco, posteriore a disco singolo. Sistema ABS Bosch

Dimensioni

lunghezza 2309, larghezza 824, peso in ordine di marcia 281 kg.

Prestazioni

potenza massima 43,2 kW (59 CV) a 7250 giri, coppia massima 63 Nm (6,4 kgm a 5500 giri). Velocità massima: 170 km/h.

Prestazioni

Il commento del centro prove

Il maxi scooter Kymco non ha brillato nelle prove di accelerazione, probabilmente a causa della rapportatura della trasmissione molto lunga che, però, è esente da strappi e costante nel rendimento anche dopo molti lanci. Per dare un riferimento noto a molti, il TMax sui 400 metri stacca un 15,8 s e 136,7 km/h, mentre nella prova sorpasso ferma il tempo a 8,1 s dopo 248,3 metri. Va berò detto che lo scooter Yamaha ha un’impostazione molto più sportiva. Il Kymco ci ha stupito, in quanto è la prima volta che ci capita di rilevare su uno scooter una distribuzione dei pesi «motociclistica»: metà esatta del carico sull’asse anteriore è garanzia di grip del pneumatico. Proprio le gomme potrebbero essere una delle cause del tempo non eccezionale del MyRoad nelle prove di frenatam nonostante l’eccellente lavoro svolto dalla forcella che mantiene sempre il contatto col suolo. Nel coso del test abbiamo rilevato la durezza dei comandi dei freni e dell’acceleratore.

Curva di accelerazione

Kymco MyRoad 700i

Condizione della prova

Cielo Cielo sereno
Vento 3 m/s
Temperatura aria 7°C
Pressione atmosferica 1011 mb
Temperatura asfalto 13°C

Rilevamenti

 
Kymco
MyRoad 700i

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 162,9 km/h (42,1 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 16,0 s (132,8 km/h)
0-1000 m 30,7 s (155,2 km/h)
0-90 km/h 6,5 s (98,9 m)
0-130 km/h 15,2 s (368,2 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 9,9 s (296,3 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,5 s (78,9 m)
50-0 km/h 2,5 s (24,4 m)

CONSUMO

Urbano 13,8 km/l
Extraurbano 15,6 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 16,2 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 284,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 48,0/52,0
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 50,0/50,0

Pagelle

 
Kymco
MyRoad 700i

In sella

2.5

L’abitabilità è solo discreta: la sella è un po’ troppo vicina al retroscudo e sulla pedana lo spazio è poco.

Comfort

3.5

La sella è molto ampia e ben imbottita, le vibrazioni sono contenute. Ottima la sistemazione per il passeggero.

Dotazioni

5.0

Freno di stazionamento, ABS di serie e regolazione elettronica degli ammortizzatori: difficile fare meglio.

Qualità percepita

3.0

Generalmente alta ma con qualche caduta dovuta ad alcuni accoppiamenti delle plastiche e all’indicatore carburante poco preciso.

Capacità carico

4.5

Quello che ci si aspetta da un vero maxi: grande sottosella e tanti altri vani a portata di mano.

Motore

3.0

Potente, progressivo e dotato di un buon allungo, delude in ripresa. Elevati i consumi.

Trasmissione

4.0

Mai strappi o incertezze: il variatore lavora molto bene. Il rapporto finale è piuttosto lungo.

Sospensioni

4.5

La forcella di tipo «motociclistico» assicura un buon feeling con la ruota anteriore. Il controllo elettronico al posteriore è pratico ed efficace.

Freni

3.0

Complice l’eccessiva distanza delle leve dalle manopole, la frenata risulta faticosa. La potenza decelerante comunque non manca.

Su strada

4.0

Molto stabile e relativamente maneggevole, asseconda anche chi ha velleità da piegatore.

Versatilità

5.0

Difficile trovare un ambito in cui il Myroad non si trovi a suo agio. Traffico cittadino, tangenziali, autostrade: il maxi Kymco si candida come veicolo da usare 365 giorni l’anno e, secondo noi, sarà apprezzato soprattutto dai pendolari.

Prezzo

4.0

Non ancora dichiarato, dovrebbe aggirarsi sugli 8500 euro: mille meno di un Burgman 650, suo diretto concorrente.

Pregi e difetti

 
Kymco
MyRoad 700i

PREGI

Equilibrio dinamico, Versatilità, Dotazioni di serie

DIFETTI

Consumi, Ripresa, Protezione gambe

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