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Kawasaki ER 6N ABS, Yamaha XJ6

Alfredo Verdicchio il 09/07/2012 in Prove della redazione
Kawasaki ER 6N ABS, Yamaha XJ6
Kawasaki ER 6N ABS
649,0 cc / 53,0 kW (72,1 CV) / 2 cilindri in linea / Euro 3
€ 6790 c.i.m.
Yamaha XJ6
600 cc / 57,0 kW (77,5 CV) / 4 cilindri in linea / Euro 3
€ 6390 c.i.m.

Nascono per soddisfare l'esigenze di tutti, tenendo conto anche del portafogli. Per il 2009 le nuove naked rinunciano al basso profilo proponendosi come valide alternative alle top di gamma

Come ogni mattina ci si alza dal letto con le ossa più stanche di prima. Su la tapparella, fuori c'è il bel tempo. Era ora. Dopo giorni passati a testare le più svariate tute antipioggia e la tenuta dello zaino, un po' di caldo sembra quasi un miraggio. Ci sarà anche il sole, lì fuori, ma di scaldare l'aria non ne ha proprio la forza. Certo è sempre meglio dell'acqua o della neve che ci hanno accompagnati per i primi due mesi del 2009. Una buona occasione per testare il comportamento di moto e pneumatici di serie anche nelle situazioni più critiche, giocandoci sin da subito molti dei nostri jolly, ma ottenendo così informazioni interessanti. Difatti, sia la Kawasaki ER6-n sia la Yamaha XJ6 ci sono piaciute per la facilità con cui ci hanno messo a nostro agio anche sull'infido nevischio residuo. In queste condizioni ci vuole poco ad affrontare una curva e trovarsi con la moto che cambia direzione senza preavviso e, soprattutto, senza il nostro volere.

Moto comunicative

Avere tra le gambe una moto che ti infonda sicurezza e completo controllo è un vantaggio non da poco. Merito delle selle basse, delle sospensioni tarate sul morbido che digeriscono bene anche i «crateri» creati dalle continue pioggie e la rapidità nell'entrare in temperatura delle coperture di serie. Visto il bel tempo ne abbiamo approfittato per fare colazione all'aperto, come fossimo al mare, e dare una bella insaponata alla ER-6n, arrivata in redazione prima della XJ6, giusto durante il brutto tempo e per insozzarsi di sale antigelo. Come una sanguisuga si attacca a qualsiasi cosa, acciaio o plastica che sia, e per toglierlo che fatica. Per fortuna la cromatura dello scarico è resistente e con un po' di testardaggine l'abbiamo tirata a lucido. Il fatto di essere una naked è un grande vantaggio, tutto è alla luce del sole e pulirla è un gioco da ragazzi. Abbasso le carenate.

Una faccia, una razza

La Yamaha ha avuto più fortuna: si è presentata al nostro cospetto tutta luccicante e di acqua ne ha vista davvero poca anche se, pensandoci bene, a sufficienza per farci notare che al posteriore di un parafango nemmeno l'unghia, presente invece sulla ER-6n. In questo la XJ6 ricorda l'Honda Hornet e se dovete uscire con la pioggia, non indossate zaini né portate fidanzate: ve li ritroverete fradici e sporche. L'impatto iniziale con la XJ6 è quello solito con qualsiasi Yamaha: impossibile non rimanere inchiodati a guardarla. La vedi da lontano e ti viene voglia di avvicinarti per «studiarla». Merito del pacchetto ben realizzato, con plastiche solide, nessun cavo a sporcarne la vista e la verniciatura bianco metallizzato che contrasta con il bronzo usato per il telaio e i carte del motore. A fare il grosso del lavoro, però, è soprattutto il forte family feeling con le più famose FZ6 e FZ1, alle quali si ispira nelle linee e da cui prende in prestito più di un pezzo: motore, faro anteriore, strumentazione, manubrio. Una somiglianza che, a dire il vero, alla lunga risulta a doppio taglio: la sensazione è che la XJ sia una moto «già vista» e alla lunga è propri lei a stancare per prima. Inoltre, questa la XJ6 lascia un po' di amaro in bocca per alcune finiture «tirate via». Lo ribadiamo, non che non sia un prodotto ben fatto per la categoria di prezzo in cui si pone, solo che nel 2009 certe «mancanze» sembrano fuori tempo. Ci riferiamo a dettagli - peraltro già proposti a suo tempo sulla prima FZ6 - come il cavalletto laterale e il forcellone realizzati in economia. O il padellone dello scarico posto sotto il motore, lasciato grezzo rispetto allo stesso messo in bella mostra dalla ER-6n, tutto cromato e con un design molto più curato. Risultano poco convincenti anche le staffe per le pedane - insieme alle relative leve - e l'adozione di specchietti palesemente scooteristici... nello specifico molto simili a quelli del Majesty 400: il «riciclo» è un'arte da praticare con moderazione, senza contare che sulla XJ6 offrono una visuale non adeguata.

Salto di qualità

La Kawasaki difetta per qualche vibrazione di troppo che si fa sentire sulle pedane intorno ai 5000 di giri. A parte questo, i tecnici di Akashi hanno fatto un gran lavoro: la nuova ER-6n non ha solo guadagnato un look completamente rivisto e più deciso, ma ha aumentato molto l'attenzione per le finiture. Saldature, cavi, cromature, verniciature, qualità dei materiali... tutto è paragonabile alle naked regine del mercato, la Kawasaki Z750 e la Honda Hornet. La strumentazione è totalmente inedita; le leve al manubrio sono entrambe regolabili e gli specchietti hanno un taglio moderno, con una visuale più che discreta. A questo va aggiunto il prezzo competitivo, visto che, con o senza ABS, è la meno cara tra le nude giapponesi. Ferma al semaforo o parcheggiata in ufficio, la guardano tutti, uomini o donne che siano. Sarà la colorazione sgargiante, il faro importante, l'ammortizzatore messo lì in bella vista - privo anch'esso di leveraggi progressivi, ma con la regolazione del precarico molla più accessibile - o probabilmente è tutto l'insieme, ma tant'è, la ER-6n è una moto che non passa inosservata.
L'aspetto però non è l'unico elemento che conta in una moto, ci sono anche comfort e dinamicità. Nonostante il fisico stretto e compatto che la fa apparire agli occhi dei più come una «motoretta», l'ergonomia di seduta leggermente rivista sulla ER-6n fa sì che anche piloti fino al metro e 80 stiano discretamente comodi. Di tutt'altro impatto, invece, la XJ6 che, per via del motore a quattro cilindri, si presenta fisicamente importante, più adatta a un pubblico di maggiore statura e con i fianchi larghi, ma anche facili da stringere con le gambe. Qui il pilota assume una posizione in sella molto più allungata e meno costretta, per via del manubrio basso e meno vicino al corpo rispetto alla ER-6n, soluzione che lascia maggiore libertà di movimento. Non siamo ai livelli di «perfezione» di seduta della Honda CBF600N, ma poco ci manca. La Yamaha, inoltre, ha il manubrio regolabile su due posizioni, operazione che richiede pochi minuti, ma che a conti fatti risulta un dippiù: nella distanza standard tutti stanno comodi, anche chi è decisamente alto. Per contro avremmo desiderato una maggiore attenzione per il passeggero che dispone di un sellino ridotto e poco confortevole, così come di maniglie troppo strette difficili da afferrare e stringere. Molto meglio la Kawasaki, dove l'ospite, oltre ad avere un appoggio discretamente imbottito, gode di appigli ben sagomati e dalla presa sicura. Sulla ER-6n non mancano poi i ganci per ancorare un possibile bagaglio extra, posti proprio sotto la sella. Non saranno belli da vedere, però sono efficaci: un paio di corde elastiche e lo zaino è saldo, una comodità che si apprezza nell'uso di tutti i giorni.

Caratteri diversi

In città si gradisce parecchio la frizione dolcissima della XJ6 che ben supporta un cambio preciso, anche se non privo di scalino tra un rapporto e l'altro. Meno convincente, invece, la trasmissione della ER-6n che ha il comando della frizione un po' duro da azionare, così come il cambio che con l'uso assiduo tende a perdere precisione. Difetto che aveva la versione precedente e che anche la nuova mantiene. Queste imprecisioni tuttavia si dimenticano in fretta una volta prese le «misure» con il motore, dotato di una coppia discreta ai medi regimi che evita un uso spasmodico del cambio. Questo twin è un vero Kawasaki: un po' ruvido sotto i 3000 giri, sempre pronto e aggressivo dai 4000 in su, sino al limitatore. Insomma, basta aprire il gas e la ER-6n c'è, sempre. Il carattere più deciso della Kawasaki emerge anche in movimento, dove viene più naturale affrontare le curve con maggiore aggressività, sia per la posizione in sella più cattiva, sia per la ciclistica più svelta, soprattutto nei cambi di direzione. Di tutt'altra pasta la XJ6, più morbida e rotonda nell'affrontare le curve e con un avantreno sempre sicuro e solido. Il propulsore ha un'erogazione dolce ed è piacevolmente quasi privo di freno motore. Identiche le sensazioni date dagli impianti frenanti, entrambi morbidi nel loro attacco iniziale e dotati di una buona dosabilità.

Dati Tecnici

 
Kawasaki ER 6N ABS
Kawasaki
ER 6N ABS
Yamaha XJ6
Yamaha
XJ6

Motore

2 cilindri in linea a 4 tempi 4 cilindri in linea a 4 tempi

Raffreddamento

a liquido a liquido

Alesaggio corsa

83,0x60,0 mm 65,5x44,5 mm

Cilindrata (cc)

649,0 cc 600,0 cc

Rapporto di compressione

11,3:1 12,2:1

Distribuzione

bialbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro bialbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro

Alimentazione

a iniezione elettronica con doppie farfalle a iniezione elettronica

Lubrificazione

a carter umido a carter umido

Serbatoio (litri/riserva)

15,5 litri (riserva nd) 17,3 litri (riserva nd)

Frizione

multidisco in bagno d’olio e comando meccanico multidisco in bagno d’olio e comando meccanico

Telaio

a traliccio a doppia culla

Materiale

acciaio tubi di acciaio

Sospensione ant/regolazioni

forcella da 41 mm non regolabile forcella da 41 mm non regolabile

Sospensione post/regolazioni

forcellone con monoammortizzatore regolabile nel precarico molla forcellone con monoammortizzatore regolabile nel precarico molla

Escursione ruota ant/post

120 mm/125 mm 130 mm/130 mm

Pneumatico ant/post

ant. 120/70-17, post. 160/60-17 ant. 120/70-17, post. 160/60-17

Freno anteriore

a doppio disco flottante in acciaio da 300 mm e pinze a doppio pistoncino a doppio disco flottante in acciaio da 298 mm e pinze a doppio pistoncino

Freno posteriore

a disco singolo in acciaio da 220 mm e pinza a doppio pistoncino a disco singolo in acciaio da 245 mm e pinza a singolo pistoncino

Lunghezza

2100 2120

Altezza sella

785 785

Interasse

1405 1440

Peso a secco

204 kg 205 kg

Potenza max/giri

53,0 kW (72,08 CV) a 8500 giri 57,0 kW (77,52 CV) a 10.000 giri

Coppia max/giri

65,73 Nm (6,7 kgm) a 7000 giri 59,7 Nm (6,08 kgm) a 8500 giri

Prestazioni

Il commento del centro prove

La scelta della Kawasaki di equipaggiare con un semplice bicilindrico la proprie ER-6n invece di utilizzare un quattro cilindri come la Yamaha XJ6, non ha causato una perdita in termini di prestazioni nel confronto diretto tra le due moto. Addirittura il twin parallelo ha fatto rilevare ai 1500 metri una velocità superiore insieme a un tempo di raggiungimento inferiore. Le differenze non sono enormi, però testimoniano come la Kawasaki, nonostante le potenze in gioco non siano eccessive, ai medi e alti regimi offra qualcosa in più rispetto alla naked di Iwata. A conferma dell’erogazione ruvida ai regimi più bassi della ER-6n, registriamo un leggero vantaggio della XJ6 nella prova di accelerazione 0-400 m e in quella di sorpasso 80-130 km/h, data dalla tendenza della ER-6n a «scalciare» nel primo tratto di apertura del gas, sempre ai bassi regimi.

Curva di accelerazione

Kawasaki ER 6N ABS, Yamaha XJ6

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 2 m/s
Temperatura aria 8°C
Pressione atmosferica 998 mb
Temperatura asfalto 12°C

Rilevamenti

 
Kawasaki ER 6N ABS
Kawasaki
ER 6N ABS
Yamaha XJ6
Yamaha
XJ6

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 192,5 (34,5 s) 188,7 (34,8 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 12,9 s (163,7 km/h) 12,8 s (162,8 km/h)
0-1000 m 25,0 s (186,8 km/h) 25,1 s (183,5 km/h)
0-90 km/h 3,6 s (49,9 m) 3,6 s (49,1 m)
0-130 km/h 7,3 s (149,9 m) 6,8 s (150,5 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 7,5 s (221,7 m) 7,5 s (220,9 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,4 s (78,0 m) 2,4 s (77,1 m)
50-0 km/h 2,4 s (24,0 m) 2,4 s (23,7 m)

CONSUMO

Urbano 17,6 km/l 17,0 km/l
Extraurbano 18,8 km/l 18,2 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 18,0 km/l 17,6 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 204,5 kg 211,0 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 50,0/50,0 50,0/50,0
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 45,5/54,5 45,5/54,5

Pagelle

 
Kawasaki ER 6N ABS
Kawasaki
ER 6N ABS
Yamaha XJ6
Yamaha
XJ6

In sella

KAWASAKI ER-6n ABS: la posizione è piacevolmente cattiva ma il manubrio stretto non convince.
YAMAHA XJ6: le distanze sella-pedane-manubrio sono ben studiate per il comfort.
3.0
3.5

Comfort

KAWASAKI ER-6n ABS: si sentono un po’ di vibrazioni. Le sospensioni lavorano bene.
YAMAHA XJ6: le sospensioni ben tarate filtrano a dovere ogni buca.
3.0
3.5

Dotazioni

KAWASAKI ER-6n ABS: leve regolabili e ganci per bagagli: ha più di tante altre.
YAMAHA XJ6: ha giusto lo stretto necessario e nulla di più.
3.5
1.5

Qualità percepita

KAWASAKI ER-6n ABS: ovunque la si guardi trasmette solidità, tutto è ben fatto.
YAMAHA XJ6: discreta, anche se alcuni dettagli sono realizzati in economia.
4.0
3.0

Capacità carico

KAWASAKI ER-6n ABS: ha un look sportivo, ma lo spazio per il passeggero è più che sufficiente.
YAMAHA XJ6: scarso: la sella del passeggero è piccola e non dispone di ganci.
2.5
1.5

Motore

KAWASAKI ER-6n ABS: un po’ sporco ai bassi regimi, oltre ha una risposta sempre corposa.
YAMAHA XJ6: l’erogazione dolce e progressiva risulta facile da gestire.
3.5
4.0

Trasmissione

KAWASAKI ER-6n ABS: la frizione è un po’ dura e il cambio impreciso solo se lo si usa troppo.
YAMAHA XJ6: più che buona, con un cambio preciso e la frizione morbida.
2.0
4.0

Sospensioni

KAWASAKI ER-6n ABS: offrono un buon compromesso per avere stabilità e comfort.
YAMAHA XJ6: copiano bene le buche e offrono precisione di guida anche sul veloce.
3.5
3.5

Freni

KAWASAKI ER-6n ABS: garantiscono buoni spazi d’arresto pur senza l’aiuto dell’ABS.
YAMAHA XJ6: pronti e dosabili, non mettono mai in crisi moto e pilota.
4.0
4.0

Su strada

KAWASAKI ER-6n ABS: agile e rapida nel misto, ha lo sterzo un po’ pesante nelle manovre.
YAMAHA XJ6: è leggermente più maneggevole della ER-6n.
3.0
3.5

Versatilità

KAWASAKI ER-6n ABS: non disponibile.
YAMAHA XJ6: non disponibile.
0.0
0.0

Prezzo

KAWASAKI ER-6n ABS: è uno dei più bassi e non mancano gli sconti dai concessionari.
YAMAHA XJ6: rapporto con la qualità in media con la concorrenza, inferiore alla ER-6n.
4.5
2.5

Pregi e difetti

 
Kawasaki ER 6N ABS
Kawasaki
ER 6N ABS
Yamaha XJ6
Yamaha
XJ6

PREGI

Finiture, Carattere del motore, Capacità di carico Erogazione motore, Maneggevolezza, Posizione di guida

DIFETTI

Vibrazioni, Posizione in sella, Erogazione ai bassi regimi Finiture, Comfort passeggero, Personalità

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