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Prove della redazione

Honda CBR 600 F

Fabio Cormio il 24/05/2012 in Prove della redazione
Honda CBR 600 F
Honda CBR 600 F
599 cc / 75,0 kW (102 CV) / 4 cilindri in linea / Euro 3
€ 8790 c.i.m.

Sport sì, ma senza ansie da prestazione. Se la "F" delle origini dominava tra i cordoli, quella attuale punta sulla concretezza e dà il meglio su strada. L'abbiamo provata per sette giorni tra città, tangenziali ed extraurbano

Ogni moto ha una propria collocazione: viene ideata e progettata con uno scopo preciso, poi messa in vendita da un'azienda che ne conosce a menadito le potenzialità. Così, quando ad esempio viene presentata un'ipersportiva, è per tutti sottinteso che potrà essere apprezzata se provata in un contesto ben determinato (la pista) e darà il meglio di sé quando sottoposta a sollecitazioni elevate, risultando invece "legnosa" o scorbutica in città e alle basse andature. Al contrario, uno scooter di piccola cilindrata, dotato di quote ciclistiche, pneumatici e freni completamente differenti, darà il massimo quando le velocità in gioco sono molto più basse, magari nel traffico caotico. Il miglior pregio della CBR600F, protagonista della nostra "Settimana con", è quello di offrire un range di utilizzo molto ampio. Esattamente il contrario rispetto alle medie carenate specialistiche che hanno imperversato nell'ultimo decennio.

Lunedì: approccio soft

Avete mai letto sulle riviste specializzate commenti tipo "Ci sali e ti sembra di averla sempre guidata"? Decine di volte, scommetto. Di solito sono riferiti alle moto Honda e, nel caso della CBR600F il fatto è più che mai lampante. Me ne accorgo il lunedì mattina: la sella è più ampia e meglio imbottita che sulle supersportive, le pedane più basse e i semimanubri più larghi e rialzati. Parto con un filo di gas dopo aver lasciato la leva della frizione (il cui azionamento richiede uno sforzo minimo) e dopo pochi metri sono nel traffico a zigzagare tra le auto con facililtà e senza fatica. L'erogazione già ai bassi regimi è fluida, l'effetto on-off è in pratica inesistente, ma fino ai cinquemila giri la spinta è fiacca: bisogna quindi ricorrere spesso al cambio che, comunque, assicura innesti rapidi e precisi. Quello che non mi sarei aspettato dalla CBR è la capacità delle sospensioni di digerire le tipiche asperità cittadine, come buche e pavé: nonostante l'impostazione sportiva, infatti, la "F" offre un comfort di tutto rispetto. Al semaforo, ad esempio, il calore emanato da motore e radiatore non è eccessivo e mercoledì, dopo avermi "scroccato" un passaggio, un collega mi conferma che la CBR è comoda anche per il passeggero, non costringendolo a posture troppo innaturali e garantendogli una porzione di sella adeguata.

Elogio della polivalenza

Venerdì prendo un giorno di ferie e vado in collina a godermi il sole. Nel tratto di Statale che mi separa dall'agognata campagna, mi accorgo che, sulle manopole, sono presenti vibrazioni piuttosto fastidiose (più per frequenza che per intensità) a partire dai quattromila giri. Quando arrivano le curve, inizia il divertimento: nel misto stretto, il buon braccio di leva offerto dai semimanubri larghi e la posizione non troppo caricata sull'avantreno assicurano maneggevolezza senza richiedere un eccessivo sforzo fisico. Ma la CBR600F dà il massimo sul veloce, appagando sia per stabilità sia per feeling: la "F" è sempre prevedibile, anche in frenata, frangente in cui stupisce grazie a una modulabilità a prova di neofita, anche su fondi irregolari o su asfalto umido. Soprattutto ai regimi medioalti, anche il motore offre prestazioni convincenti: sabato, in autostrada, diretto verso il mare, posso constatare che, a partire dagli 8000 giri la progressione è corposa e sempre lineare fino ai 12.000 indicati. Il propulsore Honda assicura peraltro consumi inferiori alla media di categoria (16 chilometri con un litro in città) e, con la benzina a quota 1,6 euro, non è un pregio da poco... Ho avuto la CBR in mano una settimana ma per capirla sarebbero bastate poche ore: è una moto concreta, facile e davvero polivalente. Forse non regala le emozioni di una sportiva "pura" o di una maxinaked ma offre buone performance in tutti i contesti.

Dati Tecnici

 
Honda
CBR 600 F

Motore

4 cilindri in linea trasversale a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 67,0x42,5 mm; cilindrata 599 cc; rapporto di compressione 12,0:1. Distribuzione bialbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica, diametro corpi farfallati 36 mm. Capacità serbatoio carburante 18,4 litri. Lubrificazione a carter umido.

Trasmissione

Primaria ad ingranaggi, finale a catena. Frizione multidisco in bagno d’olio e comando meccanico. Cambio a sei marce.

Ciclistica

Telaio monotrave in alluminio; sospensione anteriore, forcella rovesciata da 41 mm regolabile nel precarico molla e nel freno idraulico in estensione, escursione ruota 120 mm; sospensione posteriore, forcellone con monoammortizzatore regolabile nel precarico molla e nel freno idraulico in estensione, escursione ruota 128 mm. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 180/55- ZR17. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 296 mm e pinze a 2 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 240 mm e pinza a singolo pistoncino.

Dimensioni

Lunghezza 2150, larghezza 740, altezza sella 800, interasse 1437. Peso in ordine di marcia 206 kg.

Prestazioni

Potenza 75 kW (102 CV) a 12.000 giri, coppia 63,5 Nm (6,4 kgm) a 10.500 giri.

Prestazioni

Il commento del centro prove

Come spesso riscontriamo con le moto Honda, anche la CBR600F permette di gestire con relativa facilità le sue prestazioni massime: merito della ridotta tendenza all’impennata in accelerazione, e al sollevamento contenuto del retrotreno in frenata. Rispetto al modello precedente (model year 2006), a fronte di un minimo aumento di peso (6 kg che corrispondono a circa il 3% del totale), il modello 2011 paga un secondo e 12 km/h sul traguardo dei 1500 m. Grazie alla rapportatura corta mantiene invece inalterato il tempo sui 400 m, perdendo comunque 5 km/h. Migliora leggermente, invece, il risultato della prova di frenata: alla nuova "F" occorre circa un metro in meno per decelerare da 130 a 80 km/h e guadagna mezzo metro sui 50-0.

Curva di accelerazione

Honda CBR 600 F

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 2 m/s
Temperatura aria 29°C
Pressione atmosferica 1005 mb
Temperatura asfalto 48°C

Rilevamenti

 
Honda
CBR 600 F

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 221,1 km/h (30,6 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 11,8 s (187,1 km/h)
0-1000 m 22,3 s (216,0 km/h)
0-90 km/h 3,1 s (39,3 m)
0-130 km/h 5,4 s (109,8 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 7,0 s (205,7 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,4 s (75,9 m)
50-0 km/h 2,4 s (23,3 m)

CONSUMO

Urbano 16,0 km/l
Extraurbano 17,5 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 16,9 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 209,0 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 50,5/49,5
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 47,0/53,0

Pagelle

 
Honda
CBR 600 F

In sella

4.0

La seduta è compatta: i comandi sono ravvicinati e i semimanubri leggermente rialzati rispetto alle supersportive. Ottimo il senso di controllo.

Comfort

3.5

La sella è ben imbottita (tranne nella zona di confluenza con il serbatoio) e il cupolino assicura una discreta protezione dall'aria. Le vibrazioni sono piuttosto fastidiose, soprattutto alle pedane, lungo tutto l'arco di erogazione.

Dotazioni

3.0

Per molti versi, la CBR600F è una Hornet "vestita": quindi niente lussi, la componentistica punta sulla concretezza. Piccola ma completa la strumentazione.

Qualità percepita

3.5

La carenatura è ben rifinita e, come da tradizione Honda, le verniciature sono impeccabili. Alcuni particolari, soprattutto i comandi, hanno un aspetto un po' datato.

Capacità carico

1.0

Praticamente nulla: in questo sì la CBR600F tiene il passo delle supersportive specialistiche!

Motore

3.5

Assicura prestazioni rispettabili anche se non brilla per "carattere". Mai scorbutico, piace per l'erogazione fluida ma è fiacco sotto i 5000 giri.

Trasmissione

5.0

La frizione, dal comando morbido, è progressiva nell'azione. Il cambio assicura innesti rapidi. Non abbiamo registrato "puntamenti" o sfollate.

Sospensioni

4.5

Molto comunicative. La taratura relativamente morbida (sia della forcella sia del "mono") è azzeccatissima per un utilizzo trasversale.

Freni

4.5

Anche sulla versione in prova, priva di ABS e ripartitore di frenata, l'impianto si è dimostrato costantemente all'altezza della situazione. Buona la potenza, addirittura eccellente la modulabilità.

Su strada

4.5

La CBR600F offre da subito un grande feeling: tra i suoi punti di forza, l'avantreno stabile e comunicativo ma mai "pesante".

Versatilità

4.0

Se la cava bene non solo nel misto, suo terreno d'elezione, ma anche in città, dove fa valere una rimarchevole maneggevolezza. Buona ospitalità è riservata al passeggero: i viaggi in coppia sono possibili, a patto di non avere troppi bagagli.

Prezzo

3.0

Sensibilmente più basso rispetto alle supersportive, un po' più alto delle altre naked rivestite rispetto alle quali, però, assicura un livello superiore di prestazioni e finiture.

Pregi e difetti

 
Honda
CBR 600 F

PREGI

Sospensioni, Facilità di guida, Freni modulabili, Comfort pilota e passeggero

DIFETTI

Coppia motrice ridotta ai bassi regimi, Capacità di carico, Assenza di accessori dedicati al turismo

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