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Prove della redazione

Ducati Streetfighter 848

Fabio Cormio il 04/06/2012 in Prove della redazione
Ducati Streetfighter 848
Ducati Streetfighter 848
849,4 cc / 97 kW (132 CV) / 2 cilindri a L / Euro 3
€ 12.792 c.i.m.

Una naked estrema può adattarsi a ogni utilizzo? Noi ci abbiamo provato, usandola per andare al lavoro, per le commissioni quotidiane, per i momenti di svago e anche per girare in pista. Il risultato? Dipende da quanto siete disposti a sacrificarvi...

Ormai, caro direttore, non ci casco più. Lo so, ti aspetti che sia io a chiederti la moto per la "Settimana con" così, come ogni volta, puoi fingere di assecondarmi e alla fine propinarmene una completamente diversa. Perché, anche in periodo natalizio, sei diabolico. E allora stavolta resto in attesa, non voglio darti soddisfazione: tu non mi dici nulla, io nulla ti chiedo. Una tacita partita a scacchi che si conclude un freddo e nebbioso lunedì mattina con l'arrivo nel garage della redazione dell'ultima novità in fatto di naked sportive, la Ducati Streetfighter 848.

Sempre lei...ma più buona
Sono proprio curioso di provarla, visto che, alla sua apparizione, la versione di 1098 cc fece discutere perché considerata troppo estrema e poco sincera a livello di avantreno. Malgrado l'estetica praticamente identica a quella della sorella maggiore, la 848 cambia le carte in tavola con geometrie ciclistiche riviste (a partire dal cannotto di sterzo ora molto più "chiuso") e, al di là delle schede tecniche, le differenze su strada si avvertono subito. La posizione in sella resta radicale, quasi da supersportiva carenata, tuttavia già dai primi metri il feeling accordato dalla Streetfighter è davvero apprezzabile: merito di un avantreno più comunicativo, certo, ma anche del motore Testastretta 11° (al numero corrisponde l'ormai famosa misura dell'angolo di incrocio delle valvole) al quale basta superare la soglia dei 2000 giri per mettere in mostra un carattere amichevole. Durante il tragitto verso casa mi immergo nel consueto traffico dell'ora di punta, reso ancora più caotico dalla corsa natalizia all'ultimo regalo: fatta eccezione per il comando della frizione duro da azionare, gli specchietti un po' troppo larghi (che in compenso garantiscono un'ottima visibilità) e il manubrio dalle estremità spioventi, la nuda Ducati non se la cava poi male negli ingorghi urbani. Il raggio di sterzata piuttosto contenuto (tradizionalmente le Ducati hanno invece "poco sterzo") permette slalom quasi scooteristici. E poi, ovviamente, al verde del semaforo basta aprire leggermente il gas per lasciarsi alle spalle chiunque: a partire dai 3500 giri la progressione del bicilindrico è infatti molto consistente e allo stesso tempo lineare.

Una "rovinafamiglie"
Mercoledì mattina mia moglie mi chiede di accompagnarla al lavoro: dopo essersi lamentata per due chilometri, decide di scendere e continuare a piedi. Difficile biasimarla: al passeggero la Streetfighter riserva uno strapuntino rigido e pedane troppo alte. Se il divorzio non rientra tra i vostri programmi, vi sconsiglio quindi il turismo in coppia su questa Ducati, tanto più che la taratura standard delle sospensioni è rigida e, anche nei brevi tragitti cittadini, bastano una buca o un tombino per mettere a dura prova la schiena di chi siede dietro. Con temperature vicine allo zero e un asfalto viscido a causa delle foglie secche e della brina, anche le ottime Pirelli Diablo Rosso Corsa di serie (con l'inedito 180/60 posteriore primo equipaggiamento derivato dall'esperienza in Supersport) accusano qualche deficit di aderenza. Mi rendo conto, così, che il controllo di trazione è veramente utile non solo in circuito ma anche su strada, evitando involontarie e pericolose derapate: a meno che non avvenga in piena accelerazione, il "taglio" di potenza è davvero poco invasivo, quasi si fatica ad avvertirlo.

Weekend: dentro e fuori dai cordoli
È pacifico, comunque, che la Streetfighter dia il meglio di sé lontano da semafori, rotonde e tombini: da una naked sportiva e tecnologicamente avanzata ci si attendono prestazioni e piacere di guida ai massimi livelli e in questo la bicilindrica Ducati non delude le aspettative. Sabato, quando finalmente posso andare a cercare curve e strade scorrevoli, ho la conferma che a Borgo Panigale abbiano fatto un gran lavoro: la Street è ben piantata sulle sospensioni, rigide certo ma anche scorrevoli. Sul veloce la moto è rigorosa, ferma, rassicurante (nonostante non abbia l'ammortizzatore di sterzo come la versione di maggior cubatura), mentre quando le curve si fanno più strette e ravvicinate emerge un leggero sottosterzo. Certamente più maneggevole della versione 1098, resta comunque meno svelta di alcune concorrenti. Il motore convince pienamente: elastico e progressivo nell'erogazione, è anche reattivo e potente e assicura prestazioni superiori a quelle delle "quattro cilindri" di pari cilindrata. Del resto, l'obiettivo della Ducati era proprio quello di far concorrenza a Honda CB1000R, Kawasaki Z1000 e MV Agusta Brutale 920 (e alla Triumph Speed Triple 1050 che, però, di cilindri ne ha tre). Domenica mi concedo qualche turno in pista e le sensazioni positive emerse nella prova su strada vengono confermate: nelle pieghe più accentuate si fa apprezzare il lavoro del già citato pneumatico posteriore "barra sessanta" che conferisce un appoggio estremamente solido. Il carattere dell'impianto frenante non è quello aggressivo a cui Ducati ci ha abituati con i suoi prodotti più sportivi: l'anteriore è potente ma particolarmente modulabile, mentre il posteriore è poco progressivo.

Bene, la settimana è finita e io, senza uno straccio di parabrezza, sono congelato. Direttore, il mese prossimo farà ancora freddo: posso avere una Gold Wing?

Dati Tecnici

 
Ducati
Streetfighter 848

Motore

2 cilindri a L longitudinale a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 94,0x61,2 mm; cilindrata 849,4 cc; rapporto di compressione 13,2:1. Distribuzione bialbero a camme in testa con comando a cinghia e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica, diametro corpi farfallati 60 mm. Capacità serbatoio carburante 16,5 litri (riserva nd). Lubrificazione a carter umido.

Trasmissione

Primaria ad ingranaggi, finale a catena (15/42). Frizione multidisco in bagno d’olio e comando idraulico. Cambio a sei marce.

Ciclistica

Telaio a traliccio in tubi d'acciaio; sospensione anteriore, forcella rovesciata da 43 mm completamente regolabile, escursione ruota 127 mm; sospensione posteriore, monobraccio con monoammortizzatore completamente regolabile, escursione ruota 127 mm. Cerchi: anteriore 3,50x17”, posteriore 5,5x17”. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 180/60-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco disco flottante in acciaio da 320 mm e pinze con attacco radiale a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 245 mm e pinza a doppio pistoncino.

Dimensioni

Lunghezza nd, larghezza nd, altezza sella 840, interasse 1475. Peso a secco 169 kg.

Prestazioni

Potenza 97 kW (132 CV) a 10.000 giri, coppia 93,5 Nm (9,5 kgm) a 9500 giri.

Prestazioni

Il commento del centro prove

Le prestazioni della 848 Streetfighter vanno oltre le aspettative: tra le naked di media cilindrata è infatti quella più veloce, avvicinando addirittura le performance delle maxi più blasonate. Davvero superlativa la velocità di 235,9 km/h spuntata all'uscita dei 1500 metri, quasi 15 km/h in più della più veloce tra le nude "settemmezzo", rispetto alla quale la Ducati guadagna oltre 1,5 secondi. Il gap è notevole anche sui 400 e sui 1000 metri: al chilometro la velocità rilevata è di 230,4 km/h, quindi vicina a quella rilevata ai 1500 m. Questi dati sono stati ottenuti con il controllo di trazione impostato sul livello 1, il meno invasivo:passando a quelli superiori la prestazione cala, sensibilmente, di circa mezzo secondo. Meno brillante la prova di sorpasso a causa degli strappi a 80 km/h. Eccellente invece la frenata nonostante le difficili condizioni meteo.

Curva di accelerazione

Ducati Streetfighter 848

Condizione della prova

Cielo Velato
Vento 1 m/s
Temperatura aria 4°C
Pressione atmosferica 1001 mb
Temperatura asfalto 4°C

Rilevamenti

 
Ducati
Streetfighter 848

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 235,9 km/h (28,7 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 11,1 s (203,0 km/h)
0-1000 m 20,9 s (230,4 km/h)
0-90 km/h 2,9 s (36,2 m)
0-130 km/h 4,7 s (89,8 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 5,6 s (164,6 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,3 s (76,1 m)
50-0 km/h 2,3 s (23,6 m)

CONSUMO

Urbano 12,0 km/l
Extraurbano 13,5 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 14,4 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 201,0 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 48,5/51,5
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 46,5/53,5

Pagelle

 
Ducati
Streetfighter 848

In sella

4.5

Rispetto alla versione 1098 la posizione a bordo, pur restando marcatamente sportiva, è leggermente meno esasperata: il manubrio è più alto e le pedane del pilota sono più comode.

Comfort

2.0

L'impostazione radicale affatica, soprattutto negli stop&go cittadini, anche perché lo sforzo per azionare la leva della frizione è consistente. Nulla la protezione aerodinamica, abbastanza elevato il livello delle vibrazioni.

Dotazioni

4.0

Il "pacchetto elettronico" di serie prevede ride by wire e controllo di trazione, mentre il sistema di acquisizione dati è optional. Non disponibile invece il controllo elettronico delle sospensioni.

Qualità percepita

4.5

Alta: la Streetfighter è ben fatta e la cura si nota in ogni dettaglio, dalle verniciature agli accoppiamenti, ma soprattutto a livello della componentistica.

Capacità carico

0.5

Assolutamente nulla. Stivare i documenti nel sottosella è una piccola impresa.

Motore

4.5

Considerato che si tratta di un bicilindrico sportivo, il Testastretta 11° brilla per gestibilità e fruibilità. Non manca qualche strattone ai regimi molto bassi ma nel complesso è godibile anche quando non si cerca la prestazione pura.

Trasmissione

4.0

Il cambio è rapido e preciso, soprattutto nella guida sportiva. La frizione è molto modulabile.

Sospensioni

4.0

Tarate piuttosto rigide (in particolar modo il mono) per assecondare la guida sportiva, sono scorrevoli e garantiscono un buon feeling.

Freni

4.0

Ottimo l'anteriore, potente ma anche progressivo. Troppo invadente il posteriore. L'ABS non è previsto.

Su strada

4.5

Veloce e adrenalinica ma anche meno scorbutica rispetto alla versione 1098. La Streetfighter assicura tanto controllo.

Versatilità

1.5

Inadatta all'utilizzo turistico di medio e lungo raggio, stancante in città, è a suo agio su strade aperte, nel misto stretto e tra i cordoli.

Prezzo

2.5

Alto. Anche considerando le concorrenti a tre e quattro cilindri oltre i 1000 cc, si rivela tra le più costose del settore.

Pregi e difetti

 
Ducati
Streetfighter 848

PREGI

Equilibrio dinamico, Prestazioni e gestibilità motore, Elettronica, Componentistica di pregio

DIFETTI

Comfort, Versatilita

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