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Prove della redazione

Benelli TRE 1130 K Amazonas, Moto Guzzi Stelvio 1200 4V, Moto Morini Granpasso

Alfredo Verdicchio il 04/07/2012 in Prove della redazione
Benelli TRE 1130 K Amazonas, Moto Guzzi Stelvio 1200 4V, Moto Morini Granpasso
Benelli TRE 1130 K Amazonas
1131 cc / 92 kW (125 CV) / 3 cilindri in linea / Euro 3
€ 13.100 c.i.m.
Moto Guzzi Stelvio 1200 4V
1151 cc / 77 kW (105 CV) / 2 cilin. a V di 90° / Euro 3
€ 13.450 c.i.m
Moto Morini Granpasso
1187 cc / 86,5 kW (118 CV) / 2 cilin. a V di 87° / Euro 3
€ 13.070 c.i.m.

Bando alle teorie: queste «on-off» di grossa cilindrata non esprimono davvero le loro doti nel fuoristrada ma danno il meglio su asfalto e curve

Bastano un paio di gambe lunghe e delle scarpe col carroarmato perché le Case inizino a etichettare qualsiasi cosa abbia due ruote come «enduro». In realtà, maxi, mini, midi che siano, nonostante il nome sono sempre meno dei «fuori- strada» e sempre più delle stradali dalle selle alte. Telai rigidissimi, motori da cento e più CV, freni da superbike: se non sono stradali queste moto, allora la Yamaha R6 è una tourer. Ma se si volesse andare sullo sterrato con la Benelli Tre 1130 K Amazonas, con la Moto Guzzi Stelvio o con la Moto Morini Granpasso? Nessuno lo vieta. Rimane il fatto che guidare in fuoristrada moto di oltre 220 chili equipaggiate con pneumatici dal tassello «finto» non è cosa da tutti. Provate a fare un'inversione in spazi angusti o peggio in pendenza: bisogna avere mestiere nel gestire tali masse e sopportare la fatica di ciclistiche non adatte alle insidie dell'off-road. Meglio usarle nel loro habitat naturale: l'asfalto. Qui le tre moto danno il meglio di sé e ognuna evidenzia una propria spiccata personaltà. Tra le tre, la più galvanizzante è di certo la Amazonas che conquista i favori di chi la guida grazie ai suoi... difetti. Sì, difetti che hanno il pregio di donarle una personalità forte. Come la sella dura che, però, nella guida ti fa «sentire» come lavora il posteriore. O come lo scarico, dal quale si sprigiona un sound esaltante: una voce secca, forte e afflitta da una «raucedine» cronica per via di una elettronica perfettibile e adattata per rispettare le normative antinquinamento. L'erogazione, infatti, è ruvida proprio nei primi 3000 giri, mentre il minimo dopo cinque minuti nel traffico sembra non volerne sapere di regolarizzarsi. Una volta superata la soglia «ecologica», però, il tre cilindri pesarese acquista maggiore fluidità e tira fuori muscoli - e le vibrazioni - dando il meglio di sétrai4000ei7000giri. La seduta è molto simile a quella di una naked, con la sella non troppo alta e il manubrio che sale sì, ma con le estremità rivolte verso il basso come a scimmiottare una postura sportiveggiante. Nel guidato l'avantreno è sincero, scende rapido in piega, saldo, preciso e mai nervoso. Merito della forcella che copia bene l'asfalto e che solo nelle staccate più decise tende ad affondare velocemente. L'impianto frenante è tra i più potenti della categoria - a sensazione secondo solo a quello della BMW R 1200 GS, che però molto meno dosabile - e anche per questo non è raro scomporre l'assetto nelle staccate più decise. In questi casi si apprezza la buona modulabilità del comando al manubrio, insieme alla sensibilità della for- cella alle regolazioni.

La morini granpasso

In scia alla Benelli per prestazioni e guidabilità nel misto spuntano gli occhi alogeni della Granpasso. Non a caso esprimono la stessa filosofia di base. Confrontata con la Benelli, la sella è altrettanto dura, più alta e le sospensioni sono piuttosto rigide. Però il parabrezza - regolabile su tutte e tre - a differenza della Amazonas nella posizione più bassa offre già una discreta protezione dall'aria che diventa ottima una volta alzato completamente. A disturbare è il manubrio stranamente ruotato in avanti. È vero che ci si abitua a tutto, ma sulle prime è piuttosto fastidioso. Dinamicamente la Granpasso mette subito a proprio agio il pilota. Maneggevole nello stretto - grazie anche a un raggio di sterzo inferiore rispetto alla Benelli - e rotonda nell'impostare le curve, solo nelle pieghe esagerate l'avantreno ha mostrato una leggera tendenza a chiude- re lo sterzo, ma per il resto della Granpasso ci si può fidare.
Nei cambi di direzione invece è meno rapida: per voltare richiede un maggiore sforzo sul manubrio che, non a caso è bello largo. In compenso la trazione è sempre buona. Attenzione a non darle però troppa confidenza, un attimo di relax mentale e l'avantreno punta subito verso il cielo. Di motore ce n'è infatti quanto basta e quel che c'è è sempre a disposizione. Regolare e fluido già da 1700 giri, diventa muscoloso una volta superato un lieve calo a 4000 giri. A parte questa minima incertezza, niente snervante on-off quando si riapre il gas in centro curva: sempre una risposta pronta e progressiva. In fatto di elettronica la Moto Morini ha fatto passi da gigante. Peccato solo che il grosso twin produca un caldo infernale sul lato sinistro. Nulla da eccepire in tema di frenata: il comando offre un feeling apprezzabile e le pinze mordono i dischi con prontezza e progressione, senza mettere in crisi la forcella. Questa non è regolabile ed è una carenza accentuata dalla taratura standard piuttosto rigida e sulle sconnessioni si sente. Così come si sentono le vibrazioni dai 4000 giri sulle pedane e sul manubrio, oltrepassati i 5000.

Ispirazione bavarese

La voce fuori dal coro la fa la Stelvio, unica delle tre a offrire un livello di comfort simile a quello della tedesca GS. Sulla Guzzi troviamo una sella ampia e ben imbottita, pedane ben dimensionate e con rivestimento in gomma (presente anche sulla Granpasso) cardano, parabrezza ampio, un pratico vano ricavato nel serbatoio, infine il cavalletto centrale, ormai una rarità su queste moto. Viaggiare con la Stelvio è un piacere, rovinato solo dalle vibrazioni, che sulle lunghe distanze, superati i 6000 giri, diventano fastidiose soprattutto al manubrio: nelle lunghe trasferte mettete in conto il formicolio alle mani. Nonostante il peso esagerato che ne limita la maneggevolezza, la Stelvio si guida che è un piacere. Certo nei cambi di direzione i chili si fanno sentire, bisogna lavorare parecchio di braccia, ma l'avantreno granitico infonde tanta sicurezza. Inoltre, il comportamento della ciclistica è sempre sincero e prevedibile e tra le curve basta non violentarla per ottenere una guida precisa e appagante. Nel veloce, poi, è inamovibile: sembra di viaggiare sul treno, comodi e incollati all'asfalto come se si stesse su dei binari. A spiazzare è il motore, dall'erogazione troppo appuntita, con poca sostanza sotto e fin troppa cattiveria una volta superati i 5500 giri, dove il cambio di registro è netto. In caso di sorpasso o di tour in montagna, l'uso assiduo del cambio è assicurato. Per fortuna è robusto e piuttosto preciso. Robusti sono anche i freni che anche sotto sforzo non perdono efficacia. Non brillano quanto a modulabilità: per frenare forte la leva va tirata con molta decisione.

Dati Tecnici

 
Benelli TRE 1130 K Amazonas
Benelli
TRE 1130 K Amazonas
Moto Guzzi Stelvio 1200 4V
Moto Guzzi
Stelvio 1200 4V
Moto Morini Granpasso
Moto Morini
Granpasso

Motore

3 cilindri in linea a 4 tempi 2 cilindri a V trasversale di 90° a 4 tempi 2 cilindri a V di 87° a 4 tempi

Raffreddamento

a liquido ad aria a liquido

Alesaggio corsa

88,0x62,0 mm 95,0x81,2 mm 107,0x66,0 mm

Cilindrata (cc)

1131,0 cc 1151,0 cc 1187,0 cc

Rapporto di compressione

11,6:1 11,0:1 12,5:1

Distribuzione

bialbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro monoalbero a camme rialzate con comando ad aste e bilancieri e 4 valvole per cilindro bialbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro

Alimentazione

a iniezione elettronica a iniezione elettronica, diametro corpi farfallati 50 mm a iniezione elettronica

Lubrificazione

carter umido a carter umido carter umido

Serbatoio (litri/riserva)

22 litri (di cui 4 di riserva) 18 litri (di cui 4,5 di riserva) 27 litri (di cui 5,5 di riserva)

Frizione

multidisco in bagno d’olio e comando meccanico monodisco a secco a comando idraulico multidisco in bagno d’olio con dispositivo antisaltellamento e comando idraulico con pompa radiale

Telaio

a traliccio in tubi a traliccio

Materiale

in acciaio con piastre fuse in alluminio acciaio acciaio

Sospensione ant/regolazioni

forcella rovesciata da 48 mm completamente regolabile forcella rovesciata da 50 mm completamente regolabile forcella rovesciata da 50 mm non regolabile

Sospensione post/regolazioni

forcellone a traliccio in acciaio con monoammortizzatore regolabile nel precarico molla ed estensione forcellone oscillante monobraccio con monoamm. regolabile nel precarico molla e nell’idraulica in estens. forcellone oscillante con monoammortizzatore completamente regolabile anche nella lunghezza

Escursione ruota ant/post

180 mm/180 mm 170 mm/ 155 mm 190 mm/ 200 mm

Pneumatico ant/post

Ant. 110/80-R19, post. 150/70- R17 Ant. 120/70-R19, Post.180/55-R17 Ant. 110/80-R19, post. 150/70-R17

Freno anteriore

a doppio disco flottante in acciaio da 320 mm e pinze a 4 pistoncini a doppio disco flottante in acciaio da 320 mm e pinze con attacco radiale a 4 pistoncini a doppio disco flottante in acciaio da 298 mm, pinze a 2 pistoncini e pompa radiale

Freno posteriore

a disco singolo in acciaio da 255 mm e pinza a doppio pistoncino. a disco singolo in acciaio da 282 mm e pinza a doppio pistoncino a disco singolo in acciaio da 255 mm e pinza a doppio pistoncino

Lunghezza

2200 2250, 2170

Altezza sella

840 840 870

Interasse

1530 1535 1505.

Peso a secco

215 kg 214 kg 210 kg

Potenza max/giri

92 kW (125 CV) a 9000 giri 77 kW (105 CV) a 7500 giri 86,5 kW (118 CV) a 8500 giri

Coppia max/giri

112 Nm (11,4 kgm) a 5000 giri 108 Nm (11 kgm) a 6400 giri 103,6 Nm (10,6 kgm) a 7000 giri

Prestazioni

Il commento del centro prove

Il grafico relativo alla prova di accelerazione parla chiaro: la Benelli di motore ne ha molto di più rispetto alle altre due. Anche della Granpasso, che nonostante la robusta spinta disponibile tra i 4000-6000 giri, dispone di una potenza inferiore. Nonostante ciò, la moto bolognese evidenza, certamente a causa della distribuzione dei pesi, la tendenza dell’avantreno a perdere contatto col suolo. Nessun dubbio sulle prestazioni della Stelvio, che paga una curva di erogazione troppo appuntita, oltre al peso parecchio elevato. La Stelvio comunque pareggia i conti nella prova più importante in fatto di sicurezza, quella della frenata, facendo segnare spazi di arresto molto simili alla Granpasso nonostante i 47 kg rilevati in meno per la moto bolognese e la scarsa modulabilità evidenziata nella prova in strada. Ultimo posto per la Benelli per via di un impianto frenante fin troppo potente che nelle frenate da panico porta al bloccaggio della ruota anteriore.

Curva di accelerazione

Benelli TRE 1130 K Amazonas, Moto Guzzi Stelvio 1200 4V, Moto Morini Granpasso

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 1,5 m/s
Temperatura aria 30°C
Pressione atmosferica 1013 mb
Temperatura asfalto 54°C

Rilevamenti

 
Benelli TRE 1130 K Amazonas
Benelli
TRE 1130 K Amazonas
Moto Guzzi Stelvio 1200 4V
Moto Guzzi
Stelvio 1200 4V
Moto Morini Granpasso
Moto Morini
Granpasso

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 218,6 km/h (30,6 s) 205,6 km/h (32,7 s) 212,7 km/h (31,5 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 11,8 s (188,5 km/h) 12,5 s (177,1 km/h) 12,2 s (184,2 km/h)
0-1000 m 22,3 s (215,9 km/h) 23,8 s (200,8 km/h) 23,0 s (210,2 km/h)
0-90 km/h 3,2 s (38,8 m) 3,6 s (46,3 m) 3,5 s (43,4 m)
0-130 km/h 5,3 s (103,9 m) 6,4 s (132,4 m) 5,9 s (117,0 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 5,6 s (163,8 m) 8,1 s (244,1 m) 5,9 s (172,5 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,5 s (80,5 m) 2,4 s (77,4 m) 2,4 s (76,0 m)
50-0 km/h 2,5 s (24,5 m) 2,3 s (23,4 m) 2,4 s (24,0 m)

CONSUMO

Urbano 12,7 km/l 11,8 km/l 12,8 km/l
Extraurbano 15,4 km/l 12,7 km/l 14,8 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 14,1 km/l 13,9 km/l 15,5 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 240,0 kg 272,5 kg 225,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 49,5/50,5 47,5/52,5 49,5/50,5
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 45,5/54,5 44,5/55,5 44,0/56,0

Pagelle

 
Benelli TRE 1130 K Amazonas
Benelli
TRE 1130 K Amazonas
Moto Guzzi Stelvio 1200 4V
Moto Guzzi
Stelvio 1200 4V
Moto Morini Granpasso
Moto Morini
Granpasso

In sella

La più turistica delle tre è la Moto Guzzi che lo evidenzia anche nella seduta, dall’ergonomia più comoda sia per le gambe, sia per le braccia. Con la sella e il manubrio più bassi la Benelli ricorda molto di più una naked, mentre la Morini paga un manubrio che non convince e una sella troppo alta.
3.5
4.0
3.0

Comfort

È la Moto Guzzi ad offrire il miglior pacchetto: il parabrezza protegge bene dall’aria e la sella è accogliente e ben imbottita. Anche la Morini ha una buona protezione, però è rigida di sospensioni e la sella è dura. Lo stesso vale per la Benelli che, inoltre, ha un cupolino meno efficace.
2.5
4.0
3.0

Dotazioni

Tutte e tre offrono una componentistica di qualità e il parabrezza regolabile. La Guzzi ha la strumentazione più ricca, il vano nel serbatoio e le pinze freno ad attacco radiale. Radiale anche la pompa del freno della Morini che ha pure fari alogeni potenti, mentre la Benelli vanta la duplice mappatura della centralina.
3.5
4.0
4.0

Qualità percepita

La Stelvio fa percepire maggiore qualità e attenzione ai dettagli. A ruota si pone la Moto Morini che scade per qualche cavetto di troppo in mostra. La Amazonas, invece, paga l’aspetto un po’ posticcio del frontale e le plastiche che appaiono un po’ povere.
3.0
4.0
3.5

Capacità carico

Anche qui la Stelvio offre di serie qualcosa in più - portapacchi e vano nel serbatoio - rispetto alle altre due dallo spirito più sportivo. Però la Benelli, per via dello scarico sotto la sella, è l’unica su cui è possibile montare le valige senza allargare troppo la sagoma.
3.0
3.5
2.0

Motore

Quello della Benelli è il più «sporco» e irregolare dei tre, ma è anche il più muscoloso e galvanizzante. Perfetto - finalmente - quello della Granpasso, gustoso ai bassi e medi regimi e dall’erogazione dolce e progressiva priva di on-off. La Guzzi paga un’erogazione troppo appuntita che alla lunga stanca.
3.5
2.5
4.5

Trasmissione

Sulla Stelvio il cardano si fa apprezzare nel turismo, meno nel misto se sollecitato da una guida sportiva. Convince di più la precisione del cambio. Anche la Granpasso ha un buon cambio dai rapporti corti nelle prime marce, ma con una frizione piuttosto dura da azionare. Meno preciso il cambio sulla Benelli.
2.5
3.0
3.5

Sospensioni

Sulla Amazonas e sulla Stelvio si apprezza la possibilità di regolazione della forcella. La Granpasso ha una forcella rigida e non regolabile, però è l’unica a consentire la registrazione dell’altezza del retrotreno.
4.0
4.0
3.0

Freni

La Stelvio, pur parecchio pesante e con freni migliorabili, offre spazi di arresto abbastanza contenuti, alla pari della Granpasso che pesa parecchi chili in meno. La Benelli ha un impianto molto potente, che diventa esuberante e mal gestibile coi pneumatici tassellati.
3.0
3.5
3.5

Su strada

La Amazonas e la Granpasso non sono altro che delle stradali «rialzate». Entrambe hanno ciclistiche maneggevoli e granitiche, anche se la Benelli nel lento offre un maggiore feeling. La Stelvio paga una scarsa maneggevolezza e un motore troppo vuoto ai bassi regimi.
4.5
3.0
4.0

Versatilità

Lo ripetiamo: sono delle stradali con pneumatici tassellati, perfette per il turismo «sportivo», meno per i lunghi viaggi, anche se in questo la Stelvio è la più malleabile delle tre. Le strade bianche non sono vietate, ma per fare del fuoristrada bisogna essere capaci e forti, viste le potenze e i pesi in gioco.
3.5
3.5
3.5

Prezzo

Tra le tre la più cara risulta la Moto Guzzi, con un prezzo fin troppo vicino a quello della BMW R 1200 GS, il cui costo complessivamente appare ancora più giustificato. Prezzi salati anche per le altre due, motivati solo in parte dalle prestazioni elevate e dalla componentistica di qualità.
2.0
1.5
2.0

Pregi e difetti

 
Benelli TRE 1130 K Amazonas
Benelli
TRE 1130 K Amazonas
Moto Guzzi Stelvio 1200 4V
Moto Guzzi
Stelvio 1200 4V
Moto Morini Granpasso
Moto Morini
Granpasso

PREGI

Spinta ai medi regimi, Guida appagante, Sound Protezione aerodinamica, Stabilità e precisione, Abitabilita Erogazione, Guida appagante, Protezione aerodinamica

DIFETTI

Rumorosità meccanica, Minimo irregolare, Qualità finiture Vibrazioni, Erogazione ai bassi, Maneggevolezza Vibrazioni al manubrio, Finiture, Frizione dura

Gallery

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