Mai arrendersi

E' la mia

Nel 77 avrei potuto guidarla, ma non potevo permettermela perchè andavo a scuola ed i soldi presi d'estate come cameriere servivano per libri e vestiti. Nel 79, appena finito il servizio militare, avrei potuto comprarla, usata, ma nessuno non mi ha prestato le 400.000 lire che servivano (non esistevano le finanziarie). Poi è arrivato il lavoro in giro per l'Italia, la carriera, la moglie, la casa con super mutuo, i mobili a rate, il figlio, il dentista, un nuovo lavoro, un'attività in proprio, ecc., ecc.. Ad un certo punto ho detto stop. Esisto anch'io, ed il bambino che è ancora chiuso in me vuole il giocattolo tanto sognato. Ho fatto il bravo per tanto tempo e adesso mi merito un premio. Allora ho cominciato a cercarla, e poichè Dio esiste, era proprio li a 20 Km da casa. Bella ed affascinante come un tempo, forse un pò sciupata e bisognosa di affetto. L'ho portata a casa senza dire niente a nessuno, e nessuno ha detto niente quando sono arrivato. Hanno percepito il mio stato d'animo, la mia gioia, e ne sono stati partecipi. Dopo qualche mese di uso sporadico ho fatto spazio nel garage e cominciato a smontarla pezzo per pezzo, lucidando e verniciando, riparando e sostituendo. Cromature a parte, tutto è stato fatto alla sera nel garage di casa (ho bruciato un trapano e non sò quanti piattelli per lucidare a specchio quell'alluminio che ora sembra cromo). Ora giudicate voi il risultato, che uso quotidianamente per andare al lavoro. Quindi, ragazzi, mai arrendersi. Michele