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Prove della redazione

BMW R 1200 GS Adventure

Andrea Padovani il 06/05/2012 in Prove della redazione
BMW R 1200 GS Adventure
BMW R 1200 GS Adventure
1170 cc / 81 kW (110 CV) / 2 cilindri Boxer / Euro 3
€ 14.550 (15.800) c.i.m.

Quasi 1600 chilometri di freddo e neve solo per entrare nella «Fossa» del famoso raduno. Due endurone attrezzate di tutto punto e tanto spirito di sacrificio per raggiungere la Foresta Bavarese. È la storia di una trasferta in sella a due maxi in grado di affrontare tutto. Ma proprio tutto...

Prova in viaggio. Ovvero, si prende una moto, si fissa una meta e si va. In gennaio, è la norma, si punta verso sud a cercare un raggio di sole. Ma visto che in redazione la componente masochistica è notevole, la decisione è venuta (quasi...) da sola: si va all'Elefantentreffen! Quale destinazione migliore per le nostre due BMW R1200 GS? Praticamente un ritorno a casa per l'endurona tedesca e la gemella Adventure. Solla, sede di questo storico raduno, è a una cinquantina di chilometri a nord-ovest di Passau, nel cuore della Foresta Bavarese. E le previsioni meteo annunciano uno dei fine settimana più freddi e duri dell'anno. Occorre attrezzarsi. Questo è poco ma sicuro.

Occhio ai dettagli!

Sulla qualità delle moto non ci sono dubbi: GS è sinonimo di turismo e avventura. Rispetto al modello precedente la linea è rimasta invariata. Tutto nuovo invece il boxer ora con testate a quattro valvole radiali azionate da piccoli bilancieri a dito, mossi a loro volta da due alberi a camme. Una garanzia, visto che questo motore tra l'altro è più potente e vivace ai medi. Ma questo, in previsione di un viaggio nel nevoso nord, conta relativamente: più importante è avere un allestimento che aiuti nel difficile compito di raggiungere la meta con tutta l'attrezzatura al seguito. Punto primo: installare un set di borse capienti in alluminio con carica dall'alto per l'Adventure, classiche per la base. Altro punto importante le gomme: ai pneumatici stradali abbiamo preferito quelli tassellati in previsione di ghiaccio e neve: Continental TCK 80 per l'Adventure, Metzeler Karoo T per la gemella. Mancano solo i coprimanopola, indispensabili per non perdere l'uso delle mani con temperature prossime allo zero, e ci siamo! Carichiamo tenda, sacco a pelo, materassini e un po' di attrezzi per ogni evenienza e lasciamo Milano, direzione Svizzera, Passo del San Bernardino.

Arriva il ghiaccio

L'autostrada scorre veloce sotto le ruote delle GS. Il comfort, nonostante la lieve vibrazione dovuta ai tasselli delle gomme, rimane elevato: i cupolini, specie quello ampio dell'Adventure, svolgono alla perfezione il loro compito e la posizione di guida eretta è tutt'altro che affaticante. Il sole fa il resto. Sconfiniamo in Ticino e ci godiamo la salita verso il Passo, ampi curvoni in appoggio e una strada larga e scorrevole. È una soddisfazione ascoltare il tono basso e corposo del boxer, sempre pronto ad ogni richiamo del comando del gas. Quasi non si sente la flessione della spinta poco prima dei 6000 giri: e la salita viene digerita senza incertezze anche a pieno carico. In piega, il tassello non aiuta e le due GS perdono un po' di sicurezza e precisione in appoggio. L'andatura che si può tenere con questo tipo di gomme rimane tuttavia molto elevata. Il chilometraggio dà qualche soddisfazione in meno, ma i vantaggi - come vedremo - sono altri. Giù dal San Bernardino è l'inferno: freddo e pioggia che ben presto diventano neve e ghiaccio. Un centinaio di chilometri e ci ritroviamo a guidare a 50 all'ora su una lastra trasparente con aderenza nulla, in mezzo a una fila interminabile di auto e camion. Ai lati tutto bianco. La tensione è alle stelle, quasi non respiriamo per non alterare l'assetto della moto. Le GS - specialmente l'Adventure con la sua massa, i 33 litri di benzina nel serbatoio e il carico maxi - non sono proprio biciclette nonostante il baricentro basso e la favorevole distribuzione dei pesi. E infatti la scivolata arriva: poco male, nessun danno a pilota e moto (evviva la solidità tedesca, le borse e il paracilindri) e si riparte. Abbassiamo la pressione delle gomme per aumentare la superficie di contatto col fondo e quindi l'aderenza (1,6 bar anteriore, 1,8 al posteriore) e procediamo con un filo di gas e i piedi a terra. La trazione di queste moto è incredibile. Cala il buio e la tormenta di neve non accenna a smettere: meglio non sfidare troppo la fortuna. Cerchiamo un albergo.

Direzione Passau

L'alba, in questo angolo di Svizzera, è imbiancata da una leggera nevicata. Ancora 400 km e ci siamo. Partiamo, il fondo in autostrada è «solo» bagnato e riportiamo la pressione delle gomme su valori normali. Ma ben presto ci ritroviamo dentro l'ennesima bufera che ci accompagnerà fino a Monaco. E occorre di nuovo scendere con i bar: la media è bassa, i camion ci sfilano sulla sinistra e ad ogni spostamento d'aria la moto ondeggia. Gli strumenti delle GS sono come impazziti: luci d'emergenza ovunque, la rossa «urla» che a -5°C il fondo potrebbe essere gelato (ma va?), l'altra grida di fermarsi perché le gomme sono sgonfie, il triangolino giallo del controllo di trazione perennemente acceso… un calvario. Che per fortuna finisce a Monaco: riusciamo a vedere addirittura un raggio di sole. Quasi un miraggio. Il navigatore dice che mancano poco meno di 200 km alla meta: il fondo è addirittura asciutto e non ci sono limiti di velocità. Ci beviamo l'ultimo tratto di autostrada in un attimo con la lancetta del tachimetro fissa sui 160 km/h e il motore che manco se ne accoge. Ma quanto vanno queste GS? E dire che dietro ci sono anche le borse... Poco prima di Deggendorf prendiamo lo svincolo in direzione Passau e dopo una ventina di chilometri usciamo a Iggensbach. Ce ne aspettano altrettanti di strade strette, tortuose e piene di saliscendi. E il fondo bianco non promette nulla di buono. Avanziamo lenti ma inesorabili ringraziando ad ogni metro i tasselli che mordono ghiaccio e neve. Tra moto cadute o che non riescono ad avanzare, auto bloccate e discese infernali arriviamo all'Elefantentreffen quasi commossi. La neve colora il paesaggio e ricopre tutto, moto comprese. La temperatura scende ben oltre i -10°. E il pensiero va già al ritorno…

Il «calore» della «fossa»

È mattina nella «Fossa», il centro reale e ideale di questo accampamento. Occorre rimettersi in marcia. Due i problemi che dobbiamo affrontare: le serrature bloccate dal ghiaccio e i 50 metri di salita innevata per guadagnare l'uscita. Versiamo del té bollente sui blocchetti di contatto: le GS si avviano al primo tentativo, carichiamo tutto e mettiamo la prima. Uno guida l'altro spinge, mezz'ora di fatica ma alla fine riusciamo, sbandando e sfruttando la perfetta gestione del gas che il boxer garantisce. L'antipattinamento e un paio di parolacce completano l'opera. Le strade sono finalmente pulite, in un lampo arriviamo in autostrada. Nel misto, prima degli interminali 700 km di rettilineo, osiamo qualche piega e rimaniamo stupiti dalla relativa agilità delle GS, anche se così cariche: la sospensione anteriore Telelever, che limita il beccheggio mantenendo costante l'assetto, è una goduria. Con il pulsante dell'ESA poi è facile regolare la taratura idraulica delle sospensioni per aumentare la precisione di guida. Senza contare il prezioso contributo dell'ABS che con le gomme tassellate è un alleato insostituibile: la potenza frenante infatti è notevole, l'aderenza molto, molto meno… Non rimane che puntare le GS verso Monaco e il Brennero. Una formalità a questo punto anche se il meteo ancora promette neve e freddo. Ma tanto, ormai, se siamo arrivati all'Elefantentreffen, tornare indietro non sarà poi molto più difficile. E se siamo qui a scrivere il servizio per Dueruote vuol dire che a casa ci siamo arrivati.
Prima della trasferta un tagliando è d'obbligo: importante la sostituzione della batteria se ha già qualche anno. Le temperature di notte possono raggiungere anche i -15°. Comunque procuratevi anche dei cavi per l'eventuale collegamento. Non fatevi mancare nastro telato, fascette di plastica e una corda per il traino. I pneumatici sono importanti visto le mutevoli condizioni del meteo: consigliamo (se si può) di montarne di tipo semi tassellato che permettono anche l'inserimento di viti Parker a testa bombata da 3,5x9,5 mm per rompere la superficie del ghiaccio e quindi aumentare l'aderenza. Meglio tenere a portata di mano anche un termos con acqua bollente o té caldo per scongelare le serrature..

Dati Tecnici

 
BMW
R 1200 GS Adventure

Motore

2 cilindri boxer a 4 tempi, raffreddamento ad aria; alesaggio per corsa 101,0x73,0 mm; cilindrata 1170 cc; rapporto di compressione 12,0:1. Distribuzione bialbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica, diametro corpi farfallati 50 mm. Capacità serbatoio carburante 20 litri (33 litri). Lubrificazione a carter umido.

Trasmissione

primaria ad ingranaggi, finale ad albero (2,91). Frizione monodisco a secco con comando idraulico. Cambio a sei marce.

Ciclistica

telaio a traliccio in tubi di acciaio; sospensione anteriore a schema Telelever con ammortizzatore completamente regolabile, escursione ruota 190 (210) mm; sospensione posteriore a schema Paralever con monoammortizzatore completamente regolabile, escursione ruota 200 (220) mm. Cerchi: anteriore 2,50x19”, posteriore 4,00x17”. Pneumatici: anteriore 110/80ZR19, posteriore 150/70-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco in acciaio da 305 mm e pinze a 4 pistoncini contrapposti, posteriore a disco singolo in acciaio da 265 mm e pinza a due pistoncini paralleli.

Dimensioni

lunghezza 2210 (2240), larghezza 940 (990), altezza sella 850-870 (890-910), interasse 1507 (1510). Peso a secco 203 (223) kg.

Prestazioni

potenza 81 kW (110 CV) a 7750 giri, coppia 120 Nm (12,2 kgm) a 6000 giri.

Prestazioni

Il commento del centro prove

I rilevamenti riportati in basso sono riferiti alla R 1200 GS standard mentre le curve di accelerazione visibili in alto sono quelle delle ultime tre versioni dell’endurona tedesca. Il miglioramento in termini di prestazioni è sensibile, specialmente con l’introduzione dell’attuale propulsore bialbero. Se infatti tra il model year 2006 e quello 2008 il passo in avanti è nell’ordine di uno/due decimi nelle prove sui 400 e 1000 m, con il 2010 il gap è più sensibile. Stiamo parlando di 4 decimi su entrambi i traguardi. Ma è soprattutto nella prova di sorpasso che il nuovo Boxer dà il meglio staccando le precedenti R 1200 GS addirittura di 1 secondo. Un tempo che la dice lunga sulla coppia di questo bicilindrico! Allineati al passato, invece, i valori spuntati nelle prove di frenata. Occorre però sottolineare le condizioni meteo estremamente rigide durante i rilevamenti che sicuramente hanno influito sul livello di aderenza del pneumatico.

Curva di accelerazione

BMW R 1200 GS Adventure

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento assente
Temperatura aria -1°C
Pressione atmosferica 1008 mb
Temperatura asfalto 2°C

Rilevamenti

 
BMW
R 1200 GS Adventure

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 203,9 km/h (32,9 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 12,2 s (179,0 km/h)
0-1000 m 23,5 s (199,7 km/h)
0-90 km/h 3,5 s (43,8 m)
0-130 km/h 5,9 s (124,9 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 5,0 s (146,9 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,4 s (77,2 m)
50-0 km/h 2,4 s (23,5 m)

CONSUMO

Urbano 16,3 km/l
Extraurbano 16,4 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 16,8 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 241,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 50,5/49,5
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 45,5/54,5

Pagelle

 
BMW
R 1200 GS Adventure

In sella

4.0

Il panzer tedesco dà soddisfazione e fa sentire importante il pilota. Se poi è molto alto di statura può scegliere l’Adventure: un vero trono!

Comfort

4.5

Difficile pretendere di più: perfetta sullo sconnesso, protettiva quanto basta, comoda per pilota e passeggero, gentile nelle vibrazioni.

Dotazioni

3.0

La versione base non ha nulla. Pagando invece si può avere un’astronave con elettronica a go- go, allestimento faraonico e tutti quei dispositivi che piacciono tanto.

Qualità percepita

4.5

Rispetto al passato, in BMW hanno fatto qualche piccolissimo passo indietro: ma il punteggio rimane elevato e la solidità a prova di caduta. Provare per credere.

Capacità carico

3.0

Asportando la porzione di sella del passeggero si scopre un piano di carico ampio. Altrimenti, come al solito, si deve mettere mano al portafoglio e comprare le valige.

Motore

4.5

A guardarlo sembra immutato: guidando (e mettendo alla frusta la moto nei rilevamenti) si scopre invece un motore più vivace, corposo e prestante. Un’iniezione di CV che regala alla GS altri 10 anni di vita.

Trasmissione

4.5

Bella e indistruttibile la frizione, robusto il cambio, ben fatta la finale ad albero: sotto questo aspetto la GS è inattaccabile.

Sospensioni

4.5

Il telelever va compreso: ma dopo che ci si è abituati al limitato affondamento anteriore, si guida che è una meraviglia. Tutto in regola invece al retrotreno.

Freni

4.0

Con l’ABS non ci sono problemi: l’attacco del doppio disco anteriore è ancora un po’ brusco ma una volta fatta la mano si fa quel che si vuole.

Su strada

5.0

Se la tedescona è un bestseller ci sarà un perché: nella guida regala soddisfazione e piacere, con il tassello si va ovunque e i suoi viaggi non conoscono limiti. Se non quelli del pilota...

Versatilità

5.0

Vedi sopra, alla voce «Su strada»: la moto totale esiste ed è questa. Solo i fantini avranno da ridire.

Prezzo

2.0

Costa ma si vende quasi da sola: chi vuole una GS non bada a spese.

Pregi e difetti

 
BMW
R 1200 GS Adventure

PREGI

Versatilità, Personalità, Guida

DIFETTI

Manovre da fermo

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