Prove della redazione

CFMOTO 675NK: guida occidentale, prezzo cinese

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Arrivata sul nostro mercato da poche settimane, la 657NK è una moto molto importante, perché offre livelli di gratificazione alla guida finora sconosciuti alla produzione cinese, a un prezzo che come sempre lascia a bocca aperta

Partiamo inevitabilmente dal prezzo: 6.590 euro f.c. per una naked di media cilindrata e, diremmo, tutt’altro che entry-level.  La CFMOTO 675NK è una sorpresa, o meglio una conferma: la conferma che possiamo dimenticarci tutto quello che tradizionalmente abbiamo associato alle moto cinesi. Non è banale nella linea, non è mal rifinita, non è scadente nella componentistica, non è pesante (189 kg in o.d.m.), non ha un motore piatto nell’erogazione. Ragazzi, è una bella moto che potrebbe benissimo essere confusa con un prodotto occidentale.

CFMOTO 675NK: zero eccessi, 100% sostanza

Una bella moto, minimal eppure molto disegnata nel faro, nel parafango, nell’elemento che porta le frecce posteriori, nel sinuoso raccordo tra serbatoio e convogliatori. Sobrie anche le grafiche, nell’unico colore grigio tendente all’azzurro. Il telaio perimetrale in acciaio alto resistenziale è abbinato ad un leggero forcellone in lega di alluminio, asimmetrico e curvilineo sul lato destro. Deriva dalla sorella sportiva 675SR ma non è identico, infatti la 675NK ha quote ciclistiche differenti, con angolo del cannotto di sterzo a 26,5° e avancorsa di 94 mm, pur mantenendo l’interasse a 1.400 mm. Il peso è contenuto in 178 kg a secco, 189 in ordine di marcia; la sella è posta a 810 mm. Lato dotazioni abbiamo l’impianto frenante J.Juan con due dischi anteriori da 300 mm e pinze radiali, forcella e mono KYB, con in aggiunta l’ammortizzatore di sterzo. Non manca la connettività, sia Bluetooth sia Wi-Fi con la CFMOTO Ride App e il TFT da 5".

Motore: 3 cilindri e un carattere tutto suo

La cosa forse più sorprendente di questo pacchetto è il motore. Prima che lo diciate sì: i cinesi hanno in passato copiato tanti motori. Ma non questo: con 72 x 55,2 mm, ha A/C = 1,30, le vecchie Triumph 675 avevano quote diverse (A/C = 1,41) e le 765 sono ancora più superquadre (A/C = 1,46), mentre la NK è più dalle parti della Yamaha MT-09 (A/C = 1,26). È alimentato a iniezione non ride-by-wire, ed eroga 90 CV a 11.000 giri con 68 Nm di coppia a 8.250 giri. Undicimila: regimi che non leggiamo spesso sulle schede tecniche cinesi. E infatti, se lasciamo la tecnica e veniamo alle sensazioni, il triple cinese si rivela bello fin dalla timbrica, molto presente a livello di aspirazione con la cassa filtro sotto al serbatoio, e plastico nell’erogazione. Saranno le quote motoristiche azzeccate, sta di fatto che si scende a 1.000 giri in sesta marcia, circa 40 km/h, e soltanto lì il motore CFMOTO dà qualche accenno di rifiuto. Altrimenti è fluidissimo, a 6.000 giri ha già superato i 130 km/h e in generale a livello di coppia c’è sempre. È solo un po' brusco nel chiudi-apri a bassa velocità, ma nel complesso è un bel motore sportiveggiante, molto gradevole su strada; non diremmo ancora sportivo al 100%, perché quando spalanchi il gas non ha ancora quella cattiveria dei migliori rivali giapponesi o europei. Ma rispetto ai twin cinesi di 5-700 cc che conosciamo, è comunque tutta un’altra storia.

Un'altra storia

Tutta la moto è un’altra storia, affinata e priva di quelle ingenuità che ancora le 700CL-X, una manciata di anni fa, presentavano. Corta, leggera, ben sostenuta, ben frenata anche se non strappa l’eccellenza in nessun comparto: le sospensioni KYB sono un po’ schematiche sullo sconnesso, specie il mono montato al posteriore senza leveraggi; e i freni J.Juan, pur con pompa e pinza radiale, li conosciamo già per molto modulabili, ma non potentissimi; sulla 675NK, comunque, vista la leggerezza generale fanno bene il loro dovere. Il cambio è dolce, ma non dolcissimo: dipende un po’ da come il quickshifter ingaggia la frizione antisaltellamento. In certe condizioni, a partire dai 5.000 giri con gas costante, è di solito molto fluido; senza RBW, in basso è invece brusco e qualche contraccolpo può capitare anche ai medi. È il classico comportamento dei quickshifter senza RBW, ma in generale è piacevole e anche lesto a scendere, basta aiutarlo puntando il gas. Molto corta (1.400 mm di interasse), alla guida è sensibile ma non nervosa: si capisce che c’è una ragione per aver montato l’ammortizzatore di sterzo, perché la 675NK per dare il meglio di sé vuole comunque asfalto liscio; poi che sia misto stretto o misto veloce poco importa, lei c’è sempre. In compenso è stabile, sui curvoni non dà mai l’idea di essere leggera di avantreno anche perché il motore è più progressivo che esplosivo nella sua spinta: bello da usare in scorrevolezza, snocciolando le marce e godendo della rapidità nel salire o scendere di giri. Se invece gli si chiede il massimo guidando full gas, è un po’ più in affanno.

Una bella sportiva stradale

Non è una naked supersportiva in stile Aprilia Tuono 660 o KTM 790 Duke; è più una bella stradale, magari non la più conciliante per i viaggi: il comfort non è male, ma le sospensioni rigide (specie il mono), la sella duretta e la protezione dall’aria soltanto discreta la rendono ovviamente una moto da medio raggio, votata al divertimento e alla guida disimpegnata. Non scalda e non vibra particolarmente, forse è più la rumorosità a dar fastidio sulla distanza. E quindi che moto è questa CFMOTO 675NK? Una moto, come dicevamo, sorprendente. E non solo per il rapporto qualità/prezzo (che senz’altro lo è), ma perché è sinceramente, onestamente e orgogliosamente divertente. Una moto che mette sul piatto una gran bella guida, e mette il piatto alla portata di molti grazie a un prezzo d’acquisto da 125 4T.
CFMOTO 675NK: guida occidentale, prezzo cinese
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