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info: https://www.dueruote.it/prove/anteprime/2021/09/08/suzuki-burgman-400-2022.html
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Suzuki Burgman 400: la STORIA continua!

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Motore rinnovato, controllo di trazione, look sportivo ed elegante, il midi giapponese è ancora un riferimento per chi cerca un mezzo da usare sette giorni su sette

La storia del Suzuki Burgman 400 iniziata nel 1998 prosegue ancora oggi con la quarta serie presentata in primavera già come my 2022. Il midi giapponese è stato evoluto, ma non stravolto, conservando la sua versatilità, caratteristica che ne ha decretato il successo fin dall'inizio.

Nel 1998 debutta il Suzuki Burgman 400: per il mondo degli scooter fu una svolta epocale. Da allora è diventato un punto di riferimento e versione dopo versione, più di vent'anni dopo la sua storia prosegue ancora oggi con il nuovo Burgman

Suzuki Burgman 400: le novità

Sul nuovo Suzuki Burgman 400 è rimasto invariato rispetto all'ultima serie lo stile sportivo e al tempo stesso elegante con il frontale affusolato, i fari a led e una linea snella e filante, enfatizzata ora dalle nuove colorazioni opache e satinate e dalle finiture blu dei cerchi – un richiamo al mondo racing di Suzuki. Le novità stanno sotto la pelle, dove debutta un motore rinnovato: un monocilindrico, omologato Euro5, con accensione a doppia candela. Le modifiche hanno interessato la testa del cilindro, il pistone, il profilo delle camme e l’iniettore. È stata ottimizzata la combustione per ridurre i consumi ed emissioni e offrire al tempo stesso una coppia generosa ai bassi e medi regimi.
Cambia anche lo scarico su cui debutta un nuovo convertitore catalitico e infine arriva il sistema Easy Start che facilita l’avviamento del motore richiedendo solo una singola pressione sul pulsante di accensione, con la leva del freno azionata. Per aumentare la sicurezza sul Burgman 400 my 2022 arriva il controllo di trazione, disinseribile.

La cura giapponese

Il Suzuki Burgman  è costruito tutto in Giappone fin dalla prime serie, e quello che invece non cambia è rispetto al passato è la qualità costruttiva che resta sempre un riferimento, con plastiche solide e ben accoppiate. In un mercato dove le strumentazioni sono sempre più hi-tech e connesse, il Suzuki ha un quadro strumenti dal taglio classico ma completo, con tachimetro, contagiri e un display su cui ora viene visualizzata anche l’autonomia e il consumo istantaneo. I comandi sul manubrio sono intuitivi, facili da raggiungere e nel retroscudo c’è il comodo freno di stazionamento. Niente smart-key e dal blocchetto multifunzione, girando la chiave codificata, si comanda l’apertura della sella.

La capacità di carico del Suzuki Burgman 400 è più che buona: il sottosella è spazioso e i vani nel retroscudo sono pratici da utilizzare

Stile e capacità di carico 

La capacità di carico è più che buona: il sottosella è spazioso e può accogliere due caschi (un integrale e un jet). Due i vani nel retroscudo e nel destro c’è la presa 12V. Comodo lo spazio sopra il tunnel centrale, utile per sistemare uno zainetto in mezzo alla gambe. Oltre allo stile, sono stati confermati telaio, sospensioni e impianto frenante che adotta una centralina dell’ABS alleggerita. Sulla sella che ha mantenuto invariata la forma spiccano le eleganti cuciture blu a vista e resta molto comodo lo schienalino del pilota regolabile. Tanto lo spazio anche per il passeggero che ha una bella porzione di sella dedicata, non siede troppo in alto rispetto e chi guida, il dislivello è contenuto e ha comode maniglie a cui tenersi.

Città, tangenziale e autostrada? Con il nuovo Burgman potete andare ovunque il midi Suzuki si conferma uno scooter versatile, pronto per essere utilizzato sette giorni su sette

Suzuki Burgman 400 my 2022: la prova

Appena saliti ci si sente subito parte del mezzo. il nuovo Burgman si conferma un prendi e vai con cui il feeling è immediato. La posizione di guida è naturale. La sella è ben sostenuta, il manubrio è alla giusta distanza, i piedi hanno spazio sulle pedane laterali e la schiena poggia bene sul supporto lombare. Per stare ancora più comodi poi la possibilità di allungare le gambe rende ogni trasferimento molto più rilassante.  Il Suzuki pesa 218 kg in ordine di marcia, ma è ben bilanciato e facile da gestire anche nelle manovre da fermo, dove la sella ben conformata nella parte centrale e la pedana stretta consentono a tutti di appoggiare i piedi a terra. Nel traffico per essere un midi si rivela a suo agio. Ha il baricentro basso, è agile nello slalom e si riescono a fare manovre e inversioni in spazi ristretti grazie al raggio di sterzata ridotto.  Il suo anteriore è molto comunicativo, la forcella abbinata al cerchio anteriore da 15”, filtra bene ed è precisa negli inserimenti. Al posteriore il monoammortizzatore con leveraggio progressivo (una chicca del Burgman), fa il suo dovere sulle sconnessioni marcate confermandolo uno fra gli scooter più confortevoli in assoluto sullo sconnesso. Grazie all'efficace distribuzione dei pesi il Burgman 400 è sempre stabile, rassicurante anche sui curvoni veloci quando si viaggia spediti. Lasciata l’autostrada fra le curve il Burgman sorprende: da guidare è proprio gustoso. È svelto nei cambi di direzione e invita a divertirsi fra le curve, assecondando senza stress una guida allegra e disinvolta in cui i freni sono sempre pronti, hanno un attacco deciso e sono sempre ben modulabili l'ABS, si fa sentire solo quando serve. Con uno scooter così una strada tortuosa diventa il miglior modo per scaricare le tensioni accumulate nelle giornata per gustarsi senza correre il piacere di guidare rilassati assecondati da una ciclistica sincera.

La potenza che serve per andare ovunque

Il rinnovato motore da 29,2 CV abbinato a una trasmissione a punto e sempre fluida, ha una risposta pronta e un sound pacato. La spinta del mono convince: è sempre è piena anche ai medi e in allungo supera i 130 km/h indicati. Il controllo di trazione si apprezza, riduce l’ansia da scivolata è ben tarato e consente di guidare più disinvolti anche quando l’asfalto è umido, volendo comunque lo si può disinserire con un pulsantino sul manubrio, ma non ne vediamo il motivo di farlo. Lato comfort è sempre un Burgman, quindi comodo in ogni condizione. Ha un look sportivo è vero ma il frontale protegge bene, e per avere il massimo, specie nei mesi invernali, un parabrezza più esteso, disponibile nel ricco catalogo di accessori, fa la differenza. Ancora una volta il Burgman quindi evolve, ma resta sempre fedele a se stesso.

Il prezzo (in promozione) e si può comprare anche a rate

Il nuovo Suzuki Burgman 400, con motore rinnovato, controllo di trazione e uno stile sportivo, si conferma uno scooter versatile e pronto per essere utilizzato sette giorni su sette. È già in vendita a 8.199 euro c.i.m, ma con la promozione in corso il prezzo scende a 7.190 c.i.m, inoltre, lo si può acquistare anche a rate a 99 euro al mese e prima rata a sei mesi.
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