SYM Symphony 125: generazione EURO 5

Un inedito motore raffreddato ad aria capace di soddisfare la normativa anti-inquinamento, un prezzo accattivante, tanti contenuti pratici. Il nuovo ruote alte taiwanese è un cittadino esemplare

Far breccia nel mercato dei 125 è sempre più dura, i competitor non mancano; ma il nuovo Sym Symphony ha le carte in regola e un prezzo competitivo: 2.590 euro chiavi in mano per lasciare il segno. Essenziale e compatto è pensato per chi cerca uno scooter a ruote alte leggero e maneggevole da guidare, ma anche facile da spostare a motore spento quando lo si parcheggia nel box e poco affaticante da mettere sul cavalletto centrale, volendo però c’è anche il laterale facile da raggiungere.

I suoi punti di forza

Nell’ampia gamma SYM il Symphony è un punto di riferimento da anni. I suoi punti di forza - che ritroviamo sul nuovo modello - sono le dimensioni contenute, la praticità e l’agilità.
Su questa nuova versione poi debutta il nuovo motore monocilindrico raffreddato ad aria, omologato Euro 5, che ha il 12% di potenza in più del precedente. Cambia lo stile con un design più elegante e uno scudo filante, in cui spicca il gruppo ottico a led e la firma luminosa.
Le finiture del taiwanese sono curate, con plastiche solide e ben assemblate. Sullo scooter la praticità fa la differenza e il SYM se la cava bene: oltre alla pedana piatta, sotto la sella, che si sblocca girando la chiave o premendo un pulsantino sul manubrio, si può sistemare un casco jet di piccole dimensioni. Per aumentare la capacità di carico c’è il bauletto, in tinta, da 33 litri. Nel retroscudo, oltre al gancio portaborse a scomparsa, troviamo un piccolo cassettino con serratura, diviso in due parti, e la presa USB (esterna). Chiara e ben leggibile, ma molto essenziale, la strumentazione

Cittadino ideale

Nelle nostre città, dove il traffico è sempre congestionato, il Symphony 125 si conferma, una soluzione vincente per svicolare fra le auto in coda. Intuitivo, immediato ha una posizione di guida ben studiata: il manubrio è alla giusta distanza dal busto e si impugna facilmente, la sella ha un’altezza da terra ridotta che consente di appoggiare bene i piedi nelle soste e sulla pedana c’è spazio per mettere uno zainetto in mezzo alle gambe. Il SYM si lascia guidare con facilità, il suo bilanciamento è azzeccato, è agile e preciso nelle svolte. Le ruote alte, i cerchi sono entrambi da 16”, e il buon equilibrio permettono di muoversi con disinvoltura. Negli slalom cittadini è rapido, ma al tempo stesso resta stabile anche quando si superano i 50 km/h. Non perde precisione neppure fuori città quando è lanciato alla massima velocità. Le sospensioni, ben tarate, digeriscono tutto... o almeno ci provano, visto lo stato di alcune strade in città. Di certo, non vanno in crisi e in particolare gli ammortizzatori posteriori offrono un comportamento preciso anche sugli avvallamenti più marcati.  Passando al comfort, la sella ha un’imbottitura discreta. Lo scudo è stretto, ma ripara bene le gambe. Il busto resta esposto, ma fra gli optional c’è il parabrezza.

Consumi: oltre 35 km/l

Il nuovo motore SYM ha un bel brio. La trasmissione è scattante e molto progressiva. Buoni i consumi, senza particolari accortezze abbiamo percorso oltre 35 km/l in ambito urbano e con un pieno si fanno oltre 150 km. La frenata dei due dischi, pur senza ABS è efficace, il ripartitore fa bene il suo lavoro. Non c’è però il controllo di trazione.
Seppur sia un compatto il SYM è comodo anche in coppia, lo spazio per il passeggero è più che discreto, la sella è quasi alla stessa altezza del pilota e questo gli consente di mantenere le gambe in una posizione rilassata, sul bauletto poi è presente lo schienalino a cui appoggiarsi.