Fantic Caballero 500 Scrambler Deluxe: tutta mia la città

Se lo spirito è quello che conosciamo, scanzonato e immediato, il look invece è più ricercato grazie a una serie di dettagli mirati: il Deluxe è il Caballero più trendy di sempre. Scopriamolo

Non solo un mix di stili e di colori, ma di anime e di caratteri: da questo intreccio nasce il nuovo Fantic Caballero 500 Deluxe, ultima novità della gamma che va ad affiancare la recente Anniversary, e non solo. Una versione cool ma elegante, che ben amalgama lo stile scrambler urbano con la ruvidità di un carattere grezzo e fuoristradistico e che, allo stesso tempo, stupisce per le prestazioni inaspettate del suo monocilindrico da 40 CV. Il Deluxe è perfetto per chi ama assaporare il fuoristrada light anche in solitudine a cavallo però di un “oggetto” sociale e aggregativo, proprio come può essere la moto da “aperitivo” in città. Motore e ciclistica ben si adattano a questa duplice faccia, garantendo una versatilità che quasi confonde e che porta a chiederti su quale tipo di terreno, tu, preferisca guidarla.

Stile al passo con i tempi

La base di partenza rimane quella della Scrambler 500, alla quale sono state però apportate svariate modifiche in chiave trendy: il colore grigio pastello del serbatoio e dei parafanghi unito alla pelle color cuoio della sella e del traversino paracolpi conferiscono compostezza a una moto su cui sono presenti chiari rimandi al mondo dell’enduro, come le tabelle portanumero e i convogliatori, caratterizzati da una tonalità più scura in grigio metallizzato e nero opaco. Completano il quadro stilistico le manopole marroni e le grafiche Deluxe sulle tabelle, capaci di catturare l’attenzione. Come per tutta la gamma Caballero, anche questo modello gode delle migliorie apportate a livello motoristico al monocilindrico 4 valvole iniezione da 449 cc: un’erogazione più pronta e regolare è garantita dalle modifiche apportate alla centralina.

La guida risulta ora fluida e scorrevole sia in città che - addirittura - in fuoristrada. Il monocilindrico, si sa, presenta qualche limite ai bassi regimi, dove strappa fisiologicamente, ma nulla di inaccettabile, soprattutto se come rovescio della medaglia si ha un grintoso guizzo man mano che si ruota la manopola del gas, accoppiato a un allungo inaspettato. È un motore dalla ricercata semplicità e che, in un contesto di moto “urban” dove spopolano sempre di più i bicilindrici e i tre cilindri, ha nell’immediatezza e nella facilità di utilizzo i suoi punti di forza. Libertà insomma, un qualcosa che non ti aspetti, soprattutto da un’azienda notoriamente famosa per la sua esperienza in ambito off road, ma che ha ormai dimostrato di non aver paura ad uscire dal suo habitat naturale per annientare il traffico disordinato e per dominare ogni tipo di “back road”.

Leggerezza e divertimento

Versatilità e comfort sono confermate, come sugli altri modelli, da un abbassamento della seduta di 20 mm (che passa da 840 mm ad 820), da una taratura più morbida delle sospensioni e da un peso piuma che si attesta sui 145kg. La massima versatilità in situazioni urbane è garantita anche da un kit, disponibile all’acquisto, che opera sulle sospensioni abbassando la seduta di ulteriori 20 mm (portandola a 800) e rendendo la moto adatta a tutte le stature. I pneumatici leggermente tassellati sono la scelta giusta: appagano l’occhio e mordono asfalto e terra. Sono un buon compromesso, perché permettono, senza esasperazione, di andare un po’ ovunque nel più puro spirito scrambler, uno spirito dove l’elettronica è limitata allo stretto necessario, come per esempio l’ABS Continental a due canali, disinseribile su tutte e due le ruote. A tal proposito, l’impianto frenante è potente, incisivo e ben dimensionato. Tanta maneggevolezza viene garantita, oltre che dal basso peso della moto, dalla posizione di guida ben eretta supportata dal largo manubrio e dalla distanza sella-pedane. Come è naturale che sia questo assetto paga pegno nelle situazioni in cui la velocità si fa elevata, come nei trasferimenti autostradali che non sono il terreno di caccia preferito di questa Fantic, anche perché dopo i 140 km/h le vibrazioni iniziano a farsi sentire. Il Caballero ama altro, lo avete capito, perché è un connubio azzeccato di stile e duttilità, di gusto e facilità, e poi perché è capace - con questa versione - di farsi amare in qualsiasi scenario si utilizzi. In più, cosa non secondaria, porta con sé un carico di storia unico e in grado di far sognare intere generazioni. Passate e future.