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Il giorno dopo: Romano Fenati, accuse e scuse

il 10/09/2018 in Motogp

A Misano in quella che poteva essere una giornata perfetta resterà per sempre una macchia incomprensibile: il gesto di Romano Fenati nei confronti di Stefano Manzi. Il suo team divorzia e per il futuro le porte del team Forward si chiudono. Il pilota sul suo sito chiede scusa

Il giorno dopo: Romano Fenati, accuse e scuse
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Romano Fenati ieri a Misano ha scritto una bruttissima pagina della sua carriera e in generale dello sport. Con la manovra folle compiuta ai danni di Stefano Manzi durante la gara della Moto2 il pilota ascolano ha ricevuto la bandiera nera e la squalifica per le successive due gare. Il suo team, il Marinelli Snipers Team, però ha già preso le distanze rescindendo il contratto con il pilota della Moto2 per questa stagione scusandosi con tutti gli appassionati. Anche la Federazione Motociclistica Italiana ha condannato il gesto di Fenati.

 

Di seguito la nota del team Marinelli Snipers Team

 

"Marinelli Snipers Team ha terminato il contratto con il pilota Romano Fenati con effetto immediato in seguito alla sua condotta antisportiva, pericolosa e dannosa per l’immagine di tutti. Con estremo dispiacere prendiamo nota del fatto che il suo atto irresponsabile ha posto a rischio la vita di un altro pilota e questo non può essere perdonato in alcun modo. Da questo momento il pilota non prenderà parte ad alcuna gara con Marinelli Snipers Team. La squadra, Marinelli Cucine, Rivacold, tutti gli altri sponsor e le persone che ci supportano sempre porgono le loro più sentite scuse ai fan del Motomondiale".

 Per Romano Fenati oggi si chiudono anche le porte per la prossima stagione: il team Forward lo aveva scelto per correre sulla MV Agusta, ma le parole del Presidente Giovanni Castiglioni su Instagram sono molto chiare e lasciano zero speranze.

Le scuse di Romano Fenati

 

Dal canto suo Romano Fenati ha scelto di comunicare con un comunicato ufficiale apparso sul suo sito che riportiamo di seguito. “Chiedo scusa a tutto il mondo sportivo. Questa mattina, a mente lucida, avrei voluto che fosse stato solo un brutto sogno. Penso e ripenso a quei momenti, ho fatto un gesto inqualificabile, non sono stato un uomo! Un uomo avrebbe finito la corsa e poi sarebbe andato in Direzione Gara per cercare di ottenere giustizia per i precedenti episodi. Non avrei dovuto reagire alle provocazioni. Le critiche sono corrette e comprendo l’astio nei miei confronti.Voglio scusarmi con tutti quelli che credevano in me e tutti quelli che si sono sentiti feriti dalla mia azione. È uscita un’immagine di me e dello sport tutto, orribile. Io non sono cosí, chi mi conosce bene lo sa! Nella mia carriera, sono sempre stato un pilota corretto. L’anno scorso sono stato uno dei pochissimi a non ricevere alcuna penalizzazione, non ho mai messo a repentaglio la vita di qualcun altro, anzi, ho sempre sostenuto che ci sono piloti pericolosi, in pista, per stile di guida. È vero, purtroppo ho un carattere impulsivo, ma la mia intenzione non era certo quella di fare del male ad un pilota come me ma volevo fargli capire che quello che stava facendo era pericoloso e che anch’io avrei potuto fargli delle scorrettezze cosí come lui le aveva appena fatte a me! Non voglio giustificarmi so bene che il mio gesto non è giustificabile, voglio solo scusarmi con tutti. Ora avrò tempo per riflettere e schiarirmi le idee”.

 

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