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Moto Guzzi V7: qualcosa è cambiato

di Stefano Borzacchiello il 29/03/2012 in Moto & Scooter

Stone, Special e Racer. Ecco i nuovi modelli su base V7 con tre stili inconfondibili, spinti dal rinnovato bicilindrico a V di 90° da 750 cc . In vendita a partire da 8090 euro chiavi in mano

Moto Guzzi V7: qualcosa è cambiato
La Moto Guzzi V7 in questi anni è diventata qualcosa di più di una moto dal fascino vintage: grazie al suo carisma, la piccola naked lariana è ormai un'icona e come tale ha conquistato una folta schiera di ammiratori in tutta Europa e non solo.
La V7 è una moto progettata per tutti quei motociclisti, dal neofita all'esperto, che sono alla ricerca di un mezzo unico, dal design inconfondibile ma essenziale, e allo stesso tempo desiderano una moto da guidare in città tutti i giorni, facile, con prestazioni che non intimoriscano.

In questa nuova versione la V7 è cambiata parecchio proprio la dove serviva, ma ha conservato immutata la sua personalità, anzi semmai ora ha ancora più carattere.

La nuova V7 che ora andremo a scoprire, sarà disponibile in tre differenti allestimenti: la versione essenziale Stone caratterizzata da colorazioni rigorosamente monocromatiche (nera opaca o bianca), la versione Special, in cui spicca il serbatoio bicolore e i cerchi a raggi, e infine dalla celebre Racer che oltre a sfoggiare tante cromature, il codino monoposto e il serbatoio lucidato a specchio, ha due aggressivi semimanubri bassi e inclinati.

Diverse nel look e nel prezzo in comune le nuove V7 hanno invece la ciclistica, il nuovo serbatoio in metallo e il rinnovato propulsore a V di 90°. Sì, il bicilindrico "serie piccola" ha mantenuto la storica architettura e il layout esterno sembra simile a quello della precedente unità, ma dentro (e non solo) è cambiato parecchio.

Moto Guzzi V7: qualcosa è cambiato
Il progetto originario del biclindrico Guzzi risale al lontano 1964, ad opera dell'ingegner Giulio Cesare Carcano, celebre in tutto il mondo come padre del 500 V8 GP del 1955. Montato sulla V7 a partire dal 1966, undici anni dopo venne affiancato da un nuovo motore che diede vita alla serie "piccola", in versione 350 (V35) e 500 (V50) su progetto dell'ingegner Lino Tonti. Il propulsore dell'odierna V7 deriva appunto dalla serie "piccola", che nel tempo aveva subito numerosi aggiornamenti, passando dall'alimentazione a carburatori all'iniezione elettronica e crescendo di cilindrata fiino a 750 cc. La Moto Guzzi, partendo da questo propulsore, ha introdotto oltre il 70% di nuovi particolari, pari a oltre 200 organi meccanici nuovi o riprogettati. Vediamoli nel dettaglio.
Il gruppo termico ora ha un differente layout e l'alettatura squadrata è stata sostituita da una forma arrotondata, che ricorda la prima generazione del bicilindrico. Il coperchio delle valvole ora è in alluminio, mentre sono stati eliminati i due collettori di aspirazione e i relativi corpi farfallati.
I collettori sono stati sostituiti da un singolo collettore a Y realizzato in gomma dall'andamento rettilineo che si collega a un singolo corpo farfallato Magneti Marelli da 38 mm di diametro. La testata del motore è stata riprogettata, i condotti di aspirazione, ora hanno un diametro maggiorato, e sono raccordati meglio per ridurre le perdite, inoltre è stato spostato al centro il foro di alloggiamento della candela. L'area di squish è stata incrementata e il rapporto di compressione grazie all'impiego di nuovi pistoni è passato da 9,2 a 10,2. I due pistoni oltre alle sacche ricavate sul cielo, hanno la parte inferiore totalmente ridisegnata per irrobustire la struttura senza aumentarne il peso. Anche i segmenti sono nuovi, di dimensioni, materiale e forma più moderna e contribuiscono a migliorare l'efficienza e il consumo olio. All'efficienza generale del propulsore concorre sia la nuova alettatura dei cilindri, di maggiori dimensioni e interasse che contribuiscono ad abbassare le temperature medie di esercizio, sia la nuova cassa filtro ridisegnata per assecondare le esigenze di "respirazione" del bicilindrico e spostata sotto la sella per lasciare in vista la "V" del motore e garantire una più agevole manutenzione.

Il cambio è sempre a cinque marce, ma ora ha un nuovo preselettore. Resta invece invariata la trasmissione finale a cardano. Dopo tutti questi interventi il motore della nuova gamma V7 eroga più coppia ad un regime inferiore - già da 2800 giri - ed ha più potenza (+12%) .
Anche i consumi si annunciano migliorati: la Guzzi dichiara fino a 23 Km/l nel misto e un'autonomia prossima ai 500 km.
Ma sulla V7 anche la ciclistica è stata modificata, vediamo dove!
Moto Guzzi V7: qualcosa è cambiato
Il telaio a doppia culla, su cui è sistemato il nuovo e più capiente serbatoio in metallo (22 litri), non ha subito alcuna modifica rispetto alla versione precedente, mentre è stata rivista la taratura della forcella che ora è più scorrevole. Sulla Stone e sulla Special arrivano nuovi ammortizzatori posteriori - regolabili nel precarico molla tramite una ghiera - con una nuova calibratura a tutto vantaggio del comfort, mentre sulla Racer troviamo con una coppia di ammortizzatori a gas Bitubo WMT dotati di serbatoio esterno.
L'impianto frenante ha sempre un singolo disco da 320 mm all'anteriore e uno posteriore da 260 mm. Un'altra novità importante della V7 sono i cerchi in lega leggera della Stone e a raggi con canale in alluminio lucidato per la Racer e la Special, con questa modifica la V7 ha perso ben 5 kg nelle masse non sospese e a beneficiarne, come vedremo, è la maneggevolezza e la sensibilità nella guida.

È adesso è arrivato il momento di salire in sella!
Moto Guzzi V7: qualcosa è cambiato

Avviando il twin la musica è cambiata: il borbottio dagli scarichi ora un timbro più marcato. Un segnale che anticipa al pilota che finalmente questa Guzzi, da soli 50 CV, ha un vero carattere.
È bello salire su una moto e sentirsi subito a proprio agio. Ci era successo a suo tempo con la prima V7 e anche oggi abbiamo provato la medesima sensazione in sella alla nuova serie. La posizione di guida, infatti, è rimasta invariata e trasmette il medesimo feeling. Ovviamente un discorso a parte va fatto per la Racer che con quei semi manubri così bassi e chiusi obbliga a stendersi con il busto più in avanti e a caricare maggiormente il peso sugli avambracci: tradotto significa che la Racer si conferma più estrema delle ospitali Stone e Special. Queste, grazie al largo manubrio, consentono di guidare con il busto eretto stando ben sistemati sulla comoda e larga sella, mantenendo le gambe solo appena angolate e i piedi appoggiati saldamente sulle pedane con rivestimento in gomma. La seduta bassa agevola poi i movimenti da fermo e alle basse andature.
"Finalmente si guida sentendo bene l'avantreno!" Questo abbiamo pensato dopo poche curve. La nuova V7 adesso, oltre a essere un po' più leggera è anche più maneggevole, e rispetto a prima è anche più stabile e rigorosa. Queste migliorie emergono dopo pochi metri: basta impostare una svolta e l'avantreno che prima andava "forzato" in inserimento, scende più progressivo in piega rivelandosi anche nettamente più preciso nel mantenere la traiettoria impostata. Parte del merito va anche ai nuovi pneumatici Pirelli Sport Demon che nonostante la sezione ridotta garantiscono un buon grip.

Sulle strade tortuose si danza con un passo allegro e al tempo stesso la guida della V7 richiede il minimo impegno psicologico: un valore aggiunto per chi in una moto cerca il relax e il piacere di guidare senza lo stress di dover gestire delle maxi potenze. E sulla Guzzi i 50 CV a disposizione sono quelli necessari per guidare in souplesse.
La V7 era ed è rimasta una moto per andare a spasso sulle strade extraurbane: la frenata del monodisco è, infatti, potente e modulabile ma non offre un gran mordente. Stesso discorso per il freno posteriore che però non ha più la fastidiosa tendenza a bloccare.

Per godersi al meglio la V7 bisogna adottare una guida rotonda, allora si che si apprezza il carattere del motore che ha un'erogazione, piena e corposa fin dai bassi regimi, che si traduce anche in un discreto spunto nelle partenze. Rispetto al vecchio V di 90° questo motore ha più spinta in basso, proprio ai regimi dove era vuoto il precedente, e offre anche un'erogazione più sostenuta col crescere dei giri. La coppia è cresciuta, la potenza anche, mentre purtroppo le vibrazioni sono rimaste invariate e si percepiscono specie nella zona delle pedane.

Guidando fra le curve
delle strade del lago di Lecco, le prestazioni umane e in particolare la coppia del nuovo motore non obbligano a usare frequentemente il cambio. Basta mettere la terza o la quarta e si viaggia in souplesse senza bisogno di cambiare rapporto frequentemente e così ci può godere meglio il panorama. Quando, però, si è costretti a cambiare marcia frequentemente allora il selettore si rivela un po' impreciso, dalla corsa lunga e un po' duro negli inserimenti.

Infine il comfort
. A bordo si è ben inseriti e la sistemazione del pilota è confortevole: la sella è spaziosa, ma se la forcella ora copia meglio la strada, gli ammortizzatori sulle malformazioni a volte sobbalzano. Al passeggero la V7 Stone e Special riservano un trattamento più che dignitoso, pedane ampie e basse e una porzione di sella ampia, le maniglie laterali sono però sistemate troppo in basso per essere impugnate comodamente.

Alla fine, la nuova V7 ci ha convinto, ci aspettavamo solo un restyling estetico e invece per come si guida è diventata proprio un'altra moto!

Scopri tutti gli accessori disponibili!

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Moto Guzzi V7: qualcosa è cambiato
Accessori per V7 Stone e Special

KIT SCARICO SLIP-ON RACING: realizzato in collaborazione con Arrow, è costituito da una coppia di silenziatori realizzati in acciaio lucidato, non omologati per l'uso su strada aperta al pubblico. La forma conica richiama i silenziatori da competizione delle V7 che partecipavano alle competizioni delle derivate di serie negli Anni 70. Si montano sui collettori di serie senza effettuare alcuna modifica, sfruttando i supporti delle staffe di sostegno originali. Non necessitano di una mappatura specifica della centralina, garantiscono un sensibile risparmio di peso e un miglioramento delle prestazioni ai medi regimi e nella potenza massima, guadagnando un'accelerazione più pronta e un sound più sportivo.

KIT SUPPORTI SCARICO MONOPOSTO
: si tratta di due supporti realizzati in pregiato alluminio anodizzato in sostituzione di quelli di serie, permettendo così l'eliminazione delle pedane del passeggero e rendendo la moto monoposto.

KIT AMMORTIZZATORI BITUBO
: la coppia di ammortizzatori Bitubo con serbatoio del gas separato, sono studiati specificamente per le esigenze della V7 e sono dotati di regolazione nel precarico della molla e nell'idraulica in estensione e compressione. Grazie alla possibilità di personalizzazione delle tarature, sono in grado di garantire maggiore comfort e una migliore guidabilità, oltre a spiccare per un look davvero unico.

KIT FIANCATINE IN ALLUMINIO
: le fiancatine in alluminio spazzolato e anodizzato contribuiscono a rendere i profili della V7 più rastremati. Lo stile richiama anche in questo caso le creazioni artigianali tipiche delle competizioni degli anni '70.

KIT CUPOLINO
: il kit comprende il cupolino realizzato in materiale plastico stampato, non verniciato e i supporti in alluminio con relativa minuteria per il montaggio.

KIT PROTEZIONI SERBATOIO
: sono due protezioni in morbido materiale gommoso da applicare sui fianchi del serbatoio su cui appoggiare le ginocchia durante la guida, al fine di aumentare il comfort di marcia.

TELO COPRIMOTO
: è realizzato in tessuto nero antigraffio ed è impreziosito dal logo Moto Guzzi presente su ambo i lati.

KIT PARABREZZA TOURING
: è progettato per offrire una migliore protezione aerodinamica, rispettando al contempo l'estetica della V7. Omologato secondo gli standard più severi (DOT e TUV), è stato testato su strada in ogni condizione climatica dai collaudatori Moto Guzzi.

CAVALLETTO CENTRALE
: un altro componente studiato ed ingegnerizzato rispondendo ai più severi standard di sicurezza e resistenza. E' realizzato in acciaio trattato per cataforesi e polveri, per renderlo inattaccabile agli agenti atmosferici.

KIT COPERCHI INIETTORI
: sono realizzati in alluminio e consentono di proteggere la zona degli iniettori dal contatto accidentale con le ginocchia del pilota.

KIT BORSE LATERALI:
è composto da due valigie rigide in nylon dal volume di circa 20 litri. Le borse sono rivestite in vera pelle idrorepellente e sono dotate di chiusura con fibbia in acciaio cromato. Nel kit sono presenti i telai di fissaggio in acciaio ad alta resistenza e una coppia di borse interne asportabili.

KIT CODONE MONOPOSTO
: per rendere il look della V7 ancora più esclusivo e sportivo Moto Guzzi ha realizzato un coprisella specifico in materiale plastico stampato a iniezione dotato di portanumeri laterali. Il kit comprende la minuteria per il montaggio.

KIT PORTAPACCHI
: questo pregevole articolo svolge due funzioni importanti: da una parte portapacchi, dall'altra solido appiglio grazie ai due maniglioni integrati. L'accessorio è realizzato in acciaio ad alta resistenza saldato a TIG e successivamente cromato. Si installa al posto delle maniglie d'appiglio del passeggero originali.

KIT PEDANE ARRETRATE CAFE'
: le pedane arretrate derivano da quelle utilizzate di serie sulla versione Racer della V7 e offrono una posizione di guida più sportiva; sono realizzate in alluminio anodizzato e dispongono di tutta la minuteria per il montaggio.

COPPIA FREGI SERBATOIO CROMATI
: i fregi serbatoio, realizzati in metallo cromato e smaltato, ripropongono il logo Moto Guzzi nella sua versione più classica.

BORSA BAULETTO
: si fissa sul portapacchi dedicato tramite cinghie ed è realizzata in vera pelle idrorepellente. Può essere facilmente trasportata grazie alla maniglia posteriore.

KIT VALIGIE LATERALI GOFFRATE
: indispensabili nel turismo e nel diporto quotidiano, le borse rigide in polipropilene e ABS sono resistenti agli urti – anche grazie alla doppia goffratura - impermeabili e dotate di serratura con chiave.

KIT SUPPORTO VALIGIE
: sono necessari per il montaggio delle borse rigide.

KIT VALIGIE SEMIRIGIDE COMPLETE DI SUPPORTI
: grazie ad una capacità di carico di circa 42 litri, la coppia di valigie semirigide sono il compendio ideale per chi non vuole rinunciare a trasportare nulla sulla propria V7. Sono realizzate in skay tecnico, si agganciano facilmente ai supporti previsti nel kit. I profili riflettenti aumentano la visibilità notturna.

SELLA COMFORT GEL
: dedicata a chi pretende sempre il massimo comfort, questa sella dispone di un inserto in gel disposto sia nella zona di seduta del pilota, sia del passeggero. Grazie ai fianchi rastremati permette inoltre un migliore appoggio di entrambi i piedi a terra. Il rivestimento riprende gli stilemi della sella di serie e viene arricchita dal logo "Comfort gel" punzonato.

SELLA RIBASSATA COMFORT GEL
: in questa sella il comfort del cuscino dotato di inserto in gel si combina alla praticità del profilo rivisto e ribassato di 20mm per consentire a tutti un sicuro appoggio dei piedi a terra. Il rivestimento. Il rivestimento riprende gli stilemi della sella di serie e viene arricchita dal logo "Comfort gel" punzonato.

Accessori per V7 Racer

KIT V7 RECORD: il nome Record evoca il prototipo di Moto Guzzi V7 che all'inizio degli anni '70 conquistò 19 primati di velocità. Le forme dei componenti del kit richiamano alla memoria proprio le soluzioni aerodinamiche tipiche della racer anni '70. Il kit si compone di un cupolino di forma tondeggiante che ospita il proiettore singolo della V7, caratterizzato dai profili laterali di raccordo alla zona del serbatoio e da una sella che ingloba il codone monoposto, sagomato a formare uno spoiler nella sua parte terminale. La seduta sportiva è realizzata in uno speciale materiale schiumato bicomponente, ignifugo e idrorepellente, con memoria di forma, il massimo della tecnologa di diretta derivazione agonistica. I componenti sono realizzati in vetroresina, rispettano gli standard di omologazione e risultano facili da installare, grazie alle staffe di fissaggio (per il cupolino) in acciaio tagliato al laser e successivamente sabbiato.
Moto Guzzi V7: qualcosa è cambiato
Moto Guzzi V7 Stone 8090 euro ci.m.
La Stone rappresenta il modello d'accesso alla gamma e si distingue per le nuove ruote in lega leggera e la grafica minimalista rispetto alle altre versioni, chiaramente ispirate, anche nelle scelte cromatiche, alle leggendarie Moto Guzzi del passato. I cerchi in lega leggera hanno permesso un risparmio di 1440 grammi sull'anteriore e 860 sul posteriore, con conseguente abbattimento dell'inerzia giroscopica di circa il 30%, un vantaggio in termini di dinamica traducibile su strada in una maggiore maneggevolezza e velocità d'inserimento in curva.

Moto Guzzi V7 Special 8590 euro c.i.m.
La Special è la più vicina al concetto originario della V7, non solo per il nome identico alla prima V7 firmata da Lino Tonti ma perché ricalca fedelmente la stessa filosofia guida, quella di una moto da turismo ricercata nelle finiture ed esclusiva nelle soluzioni tecnica. Come la progenitrice è avvolta in un concetto cromatico bicolore ed è dotata di preziose ruote a raggi con canale in alluminio che, come nel caso della V7 Stone, contribuiscono a migliorare la dinamica di guida grazie al peso più contenuto rispetto alla V7 Classic.

Moto Guzzi V7 Racer a 9550 euro c.i.m.
La Racer è ora l'unica versione sportiva della V7 ed è il modello della gamma che beneficia maggiormente delle due più rilevanti novità: il nuovo motore ad alimentazione singola, che restituisce prestazioni più sportive e il serbatoio metallico, ulteriormente esaltato dal trattamento di cromatura specifico di questo pregiata versione. Prodotta in edizione numerata come rivela la targhetta celebrativa posta sulla piastra superiore di sterzo, la V7 Racer colpisce per la raffinatezza esecutiva dei dettagli, come la preziosa cinghia di pelle, un richiamo alle moto d'antan come i fregi metallici del logo Moto Guzzi, in tinta con il telaio. Quest'ultimo, di colore rosso ispirato a quello delle prime mitiche V7 Sport con telaio al CrMo, è il frutto di uno speciale trattamento di verniciatura, esteso anche ai mozzi, ruota e forcellone, che esalta la purezza architettonica del telaio. Su queste tubazioni appoggia la sportivissima sella monoposto (ma sono disponibili come accessori a richiesta la sella biposto e le pedane passeggero), rivestita di pelle scamosciata e raccordata in un codone aerodinamico sul quale sono state integrate lateralmente le tabelle porta numero, nel più puro stile seventies. Di scuola tipicamente Guzzista è il cupolino, la cui forma richiama, con il piccolo plexiglas sormontante la tabella porta numero, il leggendario frontale della Gambalunga, sportivissimo e intonato stilisticamente al nuovo design del parafango anteriore.
Tra gli elementi maggiormente distintivi di questa preziosa special edition vi è un largo impiego dell'alluminio spazzolato e forato, una lavorazione artigianale di alta fattura esecutiva con la quale sono stati prodotti i fianchetti laterali, le protezioni dei corpi farfallati e le staffe di supporto dei silenziatori. Tra i pezzi pregiati non mancano le pedane arretrate regolabili ricavate dal pieno, il perno di sterzo alleggerito e la protezione della piastra di sterzo realizzata attraverso un doppio anello cromato così ben riuscito da sembrare un ornamentale monile e una coppia di pregiati ammortizzatori Bitubo WMY01 dotati di regolazione del precarico molla, in estensione e compressione grazie a un pomello a scatti modificabile su 12 click.
Moto Guzzi V7: qualcosa è cambiato
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Motore: 2 cilindri a V di 90°, 4T
Cilindrata (cc): 744,0
Serbatoio (litri): 22
Trasmissione: finale a cardano
Telaio: doppia culla
Interasse: nd
Sospensione anteriore:
forcella teleidraulica da 40 mm non regolabile
Sospensione posteriore/regolazioni:
doppio ammortizzatore/precarico
Pneumatico ant/post:
100/90-18 130/80-17
Freno ant/post:
disco da 320 mm, disco da 260 mm
Lunghezza: nd
Larghezza: nd
Altezza sella: 805 mm
Peso in ordine di marcia: 179 kg
Potenza max/giri:
37,0 kW (50,0 CV)/6200
Coppia max/giri:
60,0 Nm (6,11 kgm)/2800

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