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I viaggi dei lettori

Le gole del Verdon

di Emanuela Castelli il 18/06/2009 in I viaggi dei lettori

Alcuni dei panorami più suggestivi della Francia in questo itinerario che ci ha portati nel canyon più grande d'Europa

Le gole del Verdon
La sospirata data della partenza è finalmente arrivata. Le previsioni meteo sono buone, la moto, una BMW R 850 RT è carica, si parte per il "Gran Canyon" Del Verdon.
Da Como decidiamo di prendere l'autostrada fino a Oulx per poi dirigerci in Francia attraverso il colle del Monginevro. Questo era quanto programmato, ma all'indicazione della SS24 del Monginevro decidiamo di uscire prima, evitare la noiosa autostrada, e goderci il panorama della Val di Susa.
Mai decisione fu più fortunata. Dopo pochi chilometri il filo della frizione si rompe! Fortuna che siamo ancora in territorio Italiano, e la dea bendata ci fa arrivare in un piccolo paese, Villarfocchiardo, dove troviamo un meccanico che - viste le nostre facce disperate - riesce a sistemarci la moto in poche ore.
Un grande ringraziamento a Gianfranco della BS Moto che ci ha così permesso di continuare la nostra avventura.
Con un po' di ritardo sulla tabella di marcia proseguiamo il viaggio attraverso il colle del Monginevro, arriviamo finalmente in Francia. La prima tappa prevista era Briancon, ma visto il ritardo accumulato decidiamo di non fermarci, peccato perchè sicuramente meritava di essere vista.
All'uscita da Briancon ci dirigiamo verso la D902 direzione Col d'Izoard. La strada è bellissima e il panorama, quasi lunare, è veramente fantastico e ci impone numerose soste, così tante da farci venire il dubbio di non riuscire ad arrivare a destinazione in un orario decente. Arriviamo finalmente in vetta dove ci fermiamo per la classica foto con l'indicazione dell'altitudine raggiunta.
Risaliti in moto ci dirigiamo verso Guillestre. Ci fanno compagnia immensi prati tappezzati di fiori gialli. La strada si inoltra poi
verso il Parc du Queyras, da qui partono le G.se du Guil.
Proseguiamo sempre sulla D902 verso il Col de Vars, scolliniamo fino ad arrivare a Jausiers, tappa finale del nostro primo giorno. Qui soggiorniamo al residence Chateau des Magnans, bellissimo castello a prezzi modici… peccato però che noi abbiamo soggiornato nella dependance di fianco!
Ore 9.00 del giorno dopo si riparte. Usciti da Jausier seguiamo le indicazioni per Barcelonnette che attraversiamo senza fermarci.
Proseguiamo sulla D902, la mitica Route des Grandes Alpes, direzione Col de la Cayolle. La strada è stretta, ci accompagnano durante la salita numerose cascate, e verso la cima ai lati della strada una muraglia di neve. Che spettacolo! Proseguiamo sulla D2202 in direzione Guillaumes costeggiando il fiume Var. Da qui ci inoltriamo verso le Gorge de Daluis, spettacolare canyon con roccie di colore rosso-viola. La strada ha curve molte dolci che sono la gioia di ogni motociclista, ma per poter godere appieno dello spettacolo decidiamo per un'andatura da passeggio. Anche qui le tappe non si contano, oltretutto i cugini francesi hanno fatto delle piazzole ad hoc dove ci si può fermare in tutta tranquillità. Proseguiamo fino a trovare l'indicazione per Entrevaux dove ci fermiamo per una pausa .
Entrevaux è un borgo medioevale, con tanto di mura fortificate che circondano l'abitato, ben sei ponti levatoi e meraviglia un fossato con un fiume (il Var) che passa tutto intorno. Il posto ci conquista subito fin dai primi passi. Le stradine acciottolate sono ripide ed in salita. L'atmosfera che si respira è davvero particolare. Non per niente la città è menzionata tra le "mille più belle di Francia".
All'estremità del villaggio vediamo il castello, una fortezza con le carceri, i sotterranei e le torri bastionate. Il tempo è tiranno e quindi decidiamo di proseguire.
Usciamo da Entrevaux prendendo la D4202 direzione Castellane. Poco prima di entrare in Castellane godiamo della vista del Lac de Castillion. Usciamo da Castellane, la visiteremo domani, e proseguiamo sulla D952 direzione Comps sur Artuby. Le strade poco frequentate, almeno quando ci siamo passati noi, ti permettono di ammirare appieno dei bellissimi paesaggi che si incontrano lungo il percorso. Usciamo da Comps sulla D71, punto di partenza per la parte sud del Canyon del Verdon denominata "Corniche Sublime".
Le piazzole di sosta non mancano di certo ad iniziare dal Balcons de la Mescla. Proseguendo, sosta obbligata sul Pont dell'Artuby, posto perfetto per i temerari del Bungee Jumping. Si passa poi sotto i tunnel "de Fayet" da cui si gode un bellissimo panorama fino ad arrivare alle "Falaises des Cavaliers" dove c'è uno strapiombo da far paura. Un po' più avanti si arriva al punto più alto di tutto il circuito, 1200 metri, il "Cirque de Vaumale", tutti strameritati.
Infatti vediamo scorrere il Verdon nel precipizio sotto di noi, un serpente verde tra le rocce grigie.
Dopo una decina di chilometri la strada cessa di costeggiare il canyon ed inizia a scollinare verso Aiguines, da cui già si vede il grande lago di S.te Croix. Qui ci fermiamo per una breve sosta e qualche fotografia al castello. Lasciata Aiguines, ripartiamo verso il nostro albergo a Les Sales sur Verdon a pochi chilometri da qui.
Siamo all'ultimo giorno della nostra permanenza in Francia dedicato alla parte nord del Canyon, la R.te des Cretes. Lasciamo Les Sales sur Verdon e per dirigerci a nord sulla D957 e poi sulla D952 verso Moustiers S.te Marie. Passiamo prima su un ponte da dove abbiamo una spettacolare vista del fiume Verdon che si unisce al lago di S.te Croix e dove terminano le gole. A Moustiers S.te Marie ci fermiamo per un paio d'ore. Si tratta di un paese di origine medioevale arroccato a mezza costa ai piedi dell'altopiano. Dal paese si vede la cappella di Notre Dame de Beauvoir, in alto nella gola, ma considerato l'equipaggiamento moto, la lunga salita per arrivarci ci scoraggia, anche se da lassù il panorama deve essere strepitoso. Ci accontentiamo di fare un giro fra i caratteristici negozi di porcellana e fra i vicoli. Lasciata Moustiers S.te Marie ci dirigiamo sulla D952 verso la Palud sur Verdon punto di partenza per il circuito della R.te des Cretes.
La R.te des Cretes è in pratica un anello stradale spettacolare. L'intero anello di 23 Km segue per un gran tratto i margini del bordo settentrionale con alcune delle più spettacolari vedute del Canyon. Per effettuare l'intero anello arrivando da Moustiers si attraversa il paese di La Palud e dopo circa 1 km si svolta a dx verso le r.te des Cretes. Ci sono una quindicina di belvedere con stupendi panorami, dei quali i primi tre sono i migliori (Trescaire, Esclales e il Dent d'Aires) da dove si ha la vista più panoramica di tutto il Canyon. Lasciato l'anello breve pausa a la Palud per dissetarci per poi dirigerci verso le Castellane. Prima di arrivare a Le Castellane breve tappa a Point Sublime per l'ultima vista sul Canyon.
Lasciata Castellane prendiamo la Route Napoleon direzione Grasse – Cannes. La strada è ben tenuta e molto scorrevole con ampie curve. Il panorama è comunque bello anche se non all'altezza di quello del Canyon, che comunque merita un passaggio in moto. Seguiamo poi l'indicazione per l'autostrada che imbocchiamo a Nizza. Da qui ci dirigiamo sull'autostrada dei Fiori verso Savona dove abbiamo prenotato l'albergo. Purtroppo il giorno successivo il tempo si è annuvolato e la giornata di spiaggia che avevamo previsto salta. Ma non ci scoraggiamo, risaliamo in sella e decidiamo di andare fino alle Cinque Terre. La frizione è molto dura e quindi niente strada panoramica, riprendiamo l'autostrada direzione La Spezia. All'uscita di La Spezia seguiamo le indicazioni per le Cinque Terre, prima però ci fermiamo sul promontorio per una fotografia al Golfo dei Poeti.
Arriviamo a Riomaggiore, dove però un vigile ci dice che i parcheggi sono completi, se si vuole scendere in paese bisogna lasciare la moto in strada e quindi scendere, scendere, scendere. Non ce la sentiamo quindi decidiamo di provare con il paese successivo, Manarola. Qui siamo più fortunati, la moto dobbiamo lasciarla comunque sulla strada, ma la discesa al paese non è così lunga, una quindicina di minuti. Manarola è un piccolo e coloratissimo borgo arroccato su uno scosceso promontorio di roccia scura, con il suo piccolo porto racchiuso tra due speroni rocciosi. Molto caratteristico. Purtroppo la ressa che troviamo è indescrivibile.
Da Manarola si può raggiungere Riomaggiore percorrendo a piedi il sentiero più famoso delle Cinque Terre, la Via dell'Amore, in parte tagliato nella roccia a picco sul mare. Ne percorriamo un breve tratto, poi visto le nuvole minacciose all'orizzonte decidiamo di proseguire il nostro viaggio in moto sulla strada panoramica fino a Levanto. Arrivati a Levanto breve sosta per dissetarci e da qui riprendiamo l'autostrada per la prossima e ultima tappa Santa Margherita Ligure dove passiamo a salutare i nostri amici del Diving, perchè oltre che motociclisti siamo anche subacquei. Ci fermiamo per una breve passeggiata sul lungo mare e un apertivo. Ore 18:30: il tempo che nel frattempo ci aveva dato tregua, sembra peggiorare quindi considerato che fino ad ora non abbiamo usato le tute antipioggia decidiamo di avviarci verso casa.

- Briancon, la città più alta d'Europa.
- Col de l'Izoard.
- Il borgo medioevale di Entrevaux.
- Le G.se de Daluis: spettacolari gole con roccie di colore rosso-viola.
Moustiers S.te Marie, altro paese medio arroccato su una roccia.
- Canyon del Verdon (La Route des Cretes e La Corniche Sublime, da dove si può vedere in tutta la sua magnificenza il più grande Canyon d'Europa, secondo al Grand Canyon degli Stati Uniti).

Riferimenti utili
- Chateau des Magnans, Jausiers (una camera per 4 persone Euro 75,00): qui si può anche cenare a prezzi più che abbordabili (se si sceglie il menù del giorno il costo è di Euro 22,00 a persona).
- Entrevaux, La Creperia del Cavaliere (ottime creps sia salate che
dolci).
- Auberge des Salles, Les Sales sur Verdon (una camera matrimoniale al prezzo di Euro 55,00). Anche se dopo aver visto Moustiers S.te Marie, sarebbe meglio proseguire il viaggio per pochi chilometri e trovare qui una sistemazione per la notte.

Le gole del Verdon
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