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Le moto sportive più attese del 2026

Carlo Pettinato
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Le moto sportive più attese del 2026
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Le moto sportive più attese del 2026

Dalle superbike stradali, ormai in arrivo imminente anche dalla Cina, alle piccole bicilindriche per diciottenni, passando per tante proposte intermedie, abbordabili ma interessanti. Ecco le nostre scelte

Come da un paio d’anni a questa parte, EICMA mostra, oltre alle sempreverdi crossover e adventure, la ripresa del segmento delle sportive carenate. Un ritorno non così timido, che interessa tutte le cilindrate e che spazia tra tutte le configurazioni di motore, dal bicilindrico parallelo sino al V4. Abbiamo dunque scelto le 8 moto sportive secondo noi più interessanti viste al salone milanese, alcune in arrivo già nel 2026, altre poco più avanti, alcune importanti per i volumi di vendita che saranno, altre per il loro valore intrinseco e per ciò che rappresentano. Ecco il nostro elenco in ordine alfabetico.
1. CFMoto SR-RR V4 Prototype
Partiamo con un prototipo, una moto che probabilmente non vedremo prestissimo sul mercato, ma nemmeno in un futuro così lontano. Questa CFMoto SR-RR V4 è però segno che laggiù in Cina ci stanno dando dentro per davvero e che hanno intenzioni serissime, indipendentemente da come la si possa pensare. Non solo, se si considerano le recenti voci per cui proprio CF potrebbe rilevare il reparto corse di KTM, allora fanno proprio paura. Ma torniamo alla SR-RR V4: è una supersportiva da oltre 210 cavalli per un peso inferiore a 200 kg, dotata di aerodinamica attiva, novità assoluta. Le ali anteriori possono muoversi autonomamente e in modo intelligente per ottimizzare penetrazione dell’aria o carico aerodinamico in base alle necessità del momento. Insomma, non è solo super aggressiva o potente, è pure innovativa. Per il resto, la sua componentistica è al top, con freni Brembo e scarico Akrapovič. Quando la vedremo? Presto per dirlo. Dove la vedremo? Noi speriamo sì nelle vetrine delle concessionarie, ma anche in Superbike.
2. Ducati Panigale V4 R
Regina assoluta della gamma Ducati, la Panigale V4 R arriva come di consueto un anno dopo la prima presentazione della nuova generazione di Panigale V4. La R è la più speciale, la base per omologare la versione Superbike, con una cilindrata non più di 1.103 cc ma di 998, per rientrare nei limiti regolamentari imposti alle 4 cilindri. La potenza, considerato che è una moto che può circolare su strada, è spaventosa: 218 cavalli in configurazione Euro 5+, 235 con scarico da pista. Velocità di punta dichiarata di 330 chilometri l’ora. L’aerodinamica è sviluppata come su una vera moto da corsa, arrivando ad un carico di 6 kg a 300 orari. Ciclisticamente, la V4 R 2026 conferma la struttura a motore portante con telaio front frame e forcellone bi-braccio; le sospensioni sono Öhlins e i freni sono Brembo, con pinze anteriori Hypure e dischi da 330 mm di diametro. A meno che non si intenda schierarsi sulla griglia di Phillip Island il prossimo 21 febbraio, la Ducati Panigale V4 R è una moto da collezionisti, e il prezzo lo conferma: 43.990 euro.
3. Kawasaki Ninja ZX-10R
In casa Kawasaki, per il 2026 la Ninja ZX-10R riceve diverse novità: arriva una nuova aerodinamica per la parte frontale della moto, con alette integrate nella carena che aumentano la deportanza del 25%. Il motore quattro cilindri in linea da 998 cc è aggiornato per rispettare la norma Euro 5+; per il momento, curiosamente, non viene dichiarato il dato della potenza, ma si consideri che sulla versione 2025 i cavalli erano 203. Insomma, la spinta non dovrebbe mancare. La ciclistica si basa su un telaio perimetrale in alluminio, classica scuola giapponese, le cui geometrie sono però state leggermente riadattate per lavorare al meglio con la nuova aerodinamica; ci sono sospensioni Showa e freni Brembo, con pinze radiali M50 e dischi da 330 mm. L’elettronica è completa: controllo di trazione cornering, launch control, cambio elettronico, diverse mappe motore e pure cruise control, per chi preferisca la strada alla pista. C’è pure una versione ZX-10RR, con bielle e pistoni Pankl, tubi freno in treccia e ammortizzatore di sterzo Öhlins. 
4. QJ Motor SRK 250 RR
Da un quattro in linea da litro e 200 cavalli, ad una piccola bicilindrica parallela da 250 cc. È la QJ Motor SRK 250 RR, sportivetta carenata di piccola cilindrata che farà gola a molti diciottenni. Il motore è un bialbero a otto valvole alimentato a iniezione da 249 cc e 25 cavalli, ampiamente entro i limiti per patente A2; la trasmissione prevede frizione multidisco in bagno d’olio e cambio a 6 marce. La ciclistica si basa su di un telaio in tubi d’acciaio, un forcellone in lega d’alluminio, monoammortizzatore regolabile, forcella a steli rovesciati e freni con disco anteriore singolo da 300 mm di diametro e pinza assiale, il disco posteriore è invece da 240 mm. Le ruote sono naturalmente da 17”, con pneumatici da 110/70 e 140/70, l’altezza sella è di 780 mm, quindi abbordabile da tutti, e il peso a secco dichiarato è di 175 kg. Di questa QJ Motor SRK 125 R non è ancora stato reso noto il prezzo, ma considerato che la sorella 125 non supera i 3.600 euro, c’è da aspettarsi che anche quello di questa 250 sia super interessante.
5. Suzuki GSX-R 1000R
Torniamo sulle cilindrate piene con la Suzuki GSX-R 1000R, la mitica Gixxer che torna sul mercato dopo un periodo d’assenza iniziato nel 2022. Quello del 2026 non è un progetto completamente nuovo, ma la superbike di casa Suzuki è comunque stata rinnovata sotto diversi punti di vista. Innanzi tutto lato motore, per rispettare la norma Euro 5+. Gli impianti di aspirazione e scarico sono tutti nuovi, con nuovo sistema di iniezione, nuova pompa benzina e silenziatore più snello e leggero. Allo stesso modo è stata rivista la testa del motore, le camere di combustione e il rapporto di compressione. Ci sono nuovi pistoni forgiati, nuovo albero motore, nuova catena di distribuzione e una frizione antisaltellamento perfezionata. Ci sono 195 cavalli a 13.200 giri e 110 Nm a 11.000, per la verità meno di quelli della moto presentata nel 2017: all’epoca i cavalli erano 202 e i Nm 118. Della Gixxer 1000 2026 è arricchita l’elettronica, con mappe motore, controllo di trazione su 10 livelli, anti impennata, cambio elettronico e launch control.
6. Voge RR660S
Continuiamo il palleggio Cina-Giappone con la Voge RR660S, moto carenata a quattro cilindri in linea con motore bialbero 16 valvole da 662 cc, 99 cavalli a 11.500 giri e 64 Nm a 10.000 giri. Numeri da sportiva, ma non da moto davvero racing: per raffronto, la Honda CBR 600 RR Fireblade, pur con 60 cc in meno eroga 20 cavalli in più. In sostanza, un mezzo meno estremo, realisticamente più affidabile e sicuramente molto più abbordabile economicamente. La dotazione elettronica è comunque completa: ci sono ABS e controllo di trazione cornering e launch control. La ciclistica si basa su un telaio perimetrale in acciaio, forcellone bi-braccio in alluminio, forcella rovesciata, monoammortizzatore regolabile nel precarico e nel ritorno idraulico; i freni sono all’anteriore Brembo con pinze radiali, al posteriore Nissin. Confermano il posizionamento non tra i modelli racing gli pneumatici di primo equipaggiamento CST. La 660 è affiancata dalla 500, anche lei 4 in linea, da 76 cavalli. Entrambe saranno disponibili in versione per patente A2.
7. Yamaha R7
La Yamaha R7 non è una vera novità, ma per il 2026 riceve alcuni importanti aggiornamenti, in particolare in tema di elettronica. Arriva una nuova piattaforma inerziale a 6 assi derivata da quella della R1, che permette il funzionamento di controlli elettronici regolabili su più livelli: controllo di trazione, lo slide control, una sorta di controllo di imbardata, anti impennata, launch control, brake control e gestione del freno motore. Arriva un comando gas elettronico e con esso tre riding mode predefiniti, più due personalizzabili. Rivisti gli innesti delle prime tre marce del cambio, c’è un quick shifter bi-direzionale. Novità anche in campo ciclistico: il telaio è più rigido, la forcella Kayaba da 41 mm completamente regolabile è più leggera, mentre i cerchi sono gli Yamaha SpinForged, anch’essi più leggeri dei precedenti. Tra le novità più effimere, le colorazioni, tra cui la livrea celebrativa del 70° anniversario Yamaha che riprende fedelmente quella dell'originale R7 del 1999, un colpo al cuore per i nostalgici.
8. ZX Moto 820RR
Lei è una delle più belle novità di EICMA 2025. ZX Moto è la nuova azienda lanciata da Zhang Xue, il fondatore di Kove, casa che arriva entrando dalla porta principale e con una gamma variegata. La più estrema delle proposte stradali è la 820RR, una carenata a tre cilindri in linea che con ogni probabilità vedremo presto nel Mondiale Supersport. 818 cc, 134 cavalli per la standard, 150 per quella da corsa, un peso dichiarato di 175 kg in ordine di marcia. Il telaio è un perimetrale, presumibilmente in alluminio, il forcellone è tradizionale e la componentistica è di alto livello, con sospensioni Kayaba e freni Brembo. L’estetica prende ampio spunto dall’ultima generazione di Honda CBR 1000 RR Fireblade, ma si sa che l’originalità non è mai stata una delle principali doti delle moto cinesi, per lo meno non di quelle disegnate in patria; ad ogni modo, brutta non la si può di certo definire. E non è sola, in casa ZX Moto: arriverà anche la 500RR, una quattro cilindri da 470 cc e 84 cavalli, con uno stupendo monobraccio. Come lavorano questi cinesi!

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