Moto & Scooter
Honda CN 250: la storia del primo maxi-scooter
Comodo, futuristico e incredibilmente affidabile: noto anche come Spazio, Helix o Fusion, è stato uno dei primi scooter di sempre a spingersi fuori dai confini della città. Ecco le caratteristiche e la sua storia completa
Nel mondo degli scooter, pochissimi mezzi hanno saputo lasciare un segno profondo e rendersi riconoscibili attraverso i decenni come l’Honda CN 250, conosciuto anche come Spazio in altri paesi europei, Helix in Nord America e Fusion in Giappone. Lanciato nel 1986, (ma in Italia arrivò solo nel 1988) questo scooter rappresentò una svolta nella filosofia della mobilità su due ruote, anticipando di molti anni un segmento vasto e diffuso che oggi chiamiamo “maxi-scooter”. Più lungo, più comodo e più versatile dei classici scooter degli anni ’80, il CN 250 seppe conquistare un pubblico molto particolare, diventando nel tempo un vero e proprio cult.
UN PROGETTO RIVOLUZIONARIO
Negli anni ’80 gli scooter erano per lo più mezzi compatti, agili, pensati esclusivamente per la città. I modelli più diffusi, come la Vespa, offrivano comfort limitato e poco o nessuno spazio per il passeggero e i bagagli. Honda decise di cambiare radicalmente questa impostazione, proponendo uno scooter destinato a chi cercava qualcosa in più: praticità per l’uso urbano ma anche capacità di affrontare agevolmente brevi e medi viaggi, stabilità e sicurezza nella marcia a velocità medie e una posizione di guida rilassata; in altre parole, ciò che all’epoca era offerto solamente dalle moto da turismo. Il risultato fu il CN 250, uno scooter lungo oltre 2 metri, con una linea avvolgente e aerodinamica, una sella ampia e molto confortevole e un motore da 244 cc che garantiva prestazioni adeguate ad un mezzo urbano ma anche per la guida su strade a scorrimento veloce.IL MOTORE: EQUILIBRIO PERFETTO TRA POTENZA E AFFIDABILITÀ
Il CN 250 monta un motore monocilindrico a 4 tempi raffreddato a liquido con una cilindrata di 244 cc. Questo propulsore eroga una potenza di 16 cavalli, sufficienti per una velocità massima di circa 110 km/h. Non sono numeri da record, è vero, ma è importante ricordare che il tutto va parametrato agli standard di 40 anni fa e che il vero primato del CN 250 è stato quello di unire caratteristiche fino ad allora apparentemente inconciliabili. La trasmissione è automatica a cinghia con sistema V-Matic, aspetto che lo rende fruibile anche a chi non abbia alcuna esperienza motociclistica. Il prezzo dell’epoca? 8 milioni di Lire.IL SEGRETO DEL SUCCESSO: LA CICLISTICA E IL COMFORT
Uno degli elementi che hanno reso famoso il CN 250 è sicuramente la sua ciclistica studiata per il comfort. Il telaio è realizzato in tubi d’acciaio mentre le sospensioni sono tarate più per assorbire le irregolarità del manto stradale che per offrire precisione nella guida. In effetti, uno dei difetti riconosciuti del CN 250 è proprio il rigore dinamico, assente a causa dell’assetto morbido e sfrenato e delle ruote piccole. Queste sono da 12” all’anteriore e da 10 al posteriore, contribuiscono a mantenere un baricentro basso e un’ottima maneggevolezza nonostante le dimensioni generose del mezzo, ma come anticipato non aiutano a trovare stabilità ad alte velocità. L’impianto frenante prevede anteriore a disco e posteriore a tamburo. Il peso a secco dell’Honda CN 250 si attesta sui 156 kg.
La sella è ampia e imbottita, studiata per accogliere comodamente pilota e passeggero, e la sua altezza è forse un record, ma per il valore più contenuto: 665 mm. La pedana è lunga, permette al conducente di distendere le gambe e assumere una posizione di guida rilassata. L’ampio parabrezza integrato e le generose carenature proteggono efficacemente dal vento e dagli agenti atmosferici, aspetto che ha contribuito a far ottenere al CN 250 il titolo di primo maxi scooter, perfetto anche per viaggi di media lunghezza. Non è in realtà raro che sia stato impiegato anche per percorrenze superiori, da proprietari più coraggiosi che lo abbiano scelto come proprio mezzo prediletto per girare il mondo.