Dal duomo di Milano alle cave di Candoglia dove, da quasi 700 anni, viene estratto il marmo per la costruzione e la manutenzione della “domus”, la casa dei milanesi: la (e questo è il nome ufficiale completo), Cattedrale Metropolitana della Natività della Beata Vergine Maria. Un viaggio a bordo di due Yamaha, la Tracer 700 GT e la XSR 700, lungo la via dell’acqua: prima i navigli meneghini, poi il fiume Ticino quindi il lago Maggiore per approdare sulle rive del lago di Mergozzo, alle porte di Candoglia e della sua storica Cava Madre, di proprietà della Veneranda Fabbrica del Duomo (che ringraziamo per le immagini di archivio).

Un viaggio attraverso la storia e la cultura che lega due territori lontani un centinaio di chilometri, eppure vicinissimi: la Val d’Ossola e il capoluogo lombardo. Una storia secolare, e infinita con ben cinque protagoniste: la Veneranda Fabbrica, la Cava Madre, il Duomo e le due Yamaha che ci hanno accompagnato lungo la via dell’acqua. Ovviamente, senza dimenticare l’obiettivo: la scoperta gastronomica. Per l’occasione, Federico Garbin e Roberto Ungaro hanno gustato le prelibatezze del ristorante “Il risottino”, a un passo da Mergozzo. Solito obiettivo: spendere meno di 20 euro e mangiare bene. Ci saranno riusciti?

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