Le avevamo citate fra le moto che avremmo voluto vedere al Salone e invece non c'erano. Adesso sono arrivate, riuscendo comunque a soprenderci. Le moto con cui la Husqvarna dell'era KTM aveva rimesso piede sull'asfalto ci erano sempre piaciute per la loro unicità stilistica, ma anche per la bellissima guida che le 701 sapevano regalare. Leggerissime ma comunque ben dotate di cavalleria con oltre 70 CV, le Vitpilen e Svartpilen erano sia agili che stabili, personali e ben costruite ma purtroppo anche decisamente costose per essere delle "mono". 

Vitpilen e Svartpilen 801: motore KTM 790 

Le piccole e più economiche 401, invece, hanno funzionato anche commercialmente e sono appena state rinnovate. Ma in Austria non potevano certo accontentarsi di queste entry-level, soprattutto dopo aver mostrato con le 701 la loro voglia di esplorare spazi nuovi (dalla Svartpilen Style alla fascinosa Vitpilen Aero Concept). E proprio alla presentazione delle nuove 401 ci siamo imbattuti in questo concept che prefigura, molto da vicino, le nuove Vitpilen e Svartpilen bicilindriche, mosse dal twin parallelo LC8c.

Ci aspettavamo però di vedere delle "901", dotate cioè del motore LC8c 890 che già equipaggia la Norden 901, per due ragioni fondamentali: la prima è che all'interno del Gruppo KTM Husqvarna ha un posizionamento premium, e quindi riceve normalmente le dotazioni più sofisticate e più aggiornate. Il secondo è che appunto esiste già la Norden, e sembrava logico uniformare la piattaforma.

A Mattighofen hanno invece deciso, a giudicare dal nome (che si legge sulla pedana sinistra), di montare sulle nuove Husqvarna bicilindriche stradali il motore 790 realizzato da CFMOTO che equipaggia la KTM 790 Duke, la entry-level delle Duke di fascia media. Probabilmente questo è indice della volontà di mantenere i prezzi competitivi in un momento in cui questa cilindrata è particolarmente affollata di proposte europee, giapponesi e naturalmente cinesi. 

Resta comunque probabile che vedremo delle moto "ibride", cioè con il motore meno costoso e performante (anche vista la declinazione più roadster che sportiva delle due moto) ma con una elettronica e una ciclistica di prim'ordine. La concept relativa a una Svartpilen 801 da neve, con tanto di ruote chiodate, non lascia capire più di tanto, ma la base è evidentemente Duke con il telaio a traliccio integrato dal motore come elemento portante, il forcellone con nervature esterne e il pacchetto sospensioni WP APEX. Le ruote sono in lega e non più a raggi, altro indice di un posizionamento di prezzo più aggressivo.

La linea resta minimal, ma il serbatoio che si protende verso le piastre forcella è molto diverso da quello delle 701 mentre è stato conservato l'originale e leggerissimo codino con il faro posteriore integrato. Lo scarico è alto come sulla 790 Duke, mentre sulle 701 era basso. Il faro resta tondo con un accenno di mascherina, e come sulle 701 la porzione di sella riservata al passeggero non è proprio regale: parliamo di due moto da guerriero urbano solitario, che dovrebbero però essere anche estremamente godibili nel misto, come del resto la 790 Duke che ha 95 CV (per essere depotenziabile A2) e pesa soltanto 188 kg col pieno.

Non resta che attendere di sapere quando potremo vedere le nuove Husqvarna 801 in forma definitiva: probabilmente al prossimo Eicma, forse un po' prima. Quanto ai prezzi, se prendiamo a riferimento la KTM 790 Duke potrebbero assestarsi attorno ai 10.000 euro chiavi in mano, cosa che metterebbe il coltello tra i denti delle nuove Vitpilen e Svartpilen 801 nel mercato attuale.