Ci sono miti che non moriranno mai, e tra questi c’è il Booster 50. Per i ragazzini degli anni ’90 e dei primi 2000 un’icona simbolo a 14 anni di libertà ed emancipazione. Tra i trenta e trentacinquenni di oggi c’è chi l’ha avuto, chi lo avrebbe voluto e chi magari aveva qualcos’altro di figo ma che tutto sommato il Booster è sempre il Booster. Anteriore leggero, avantreno che con un po’ di dimestichezza puntava il cielo con facilità e gomme grasse che almeno sulla carta si prestavano a scorribande su tutti i terreni. 

È noto a tutti come Booster, ma il nome della versione Yamaha, l’originale, era in realtà BW’S, per Big Wheels. Nacque nel 1987 in particolare per i mercati giapponese e statunitense, ma la risposta del pubblico fu ben più calorosa in Europa, dove in breve, dal 1989 per la precisione, spopolò. 

Ruote da 10”, forcella a steli rovesciati per la prima decina di anni, freni a tamburo, carburatore da 12, monocilindrico Minarelli raffreddato ad aria e un peso a secco di appena 69 kg. Il primo lotto in arrivo in Italia contava 4.000 unità, tutte vendute in men che non si dica. Nel 1994 un primo aggiornamento, con il freno a disco almeno all’anteriore. Successivamente arrivò un restyling più importante, ma nel ’96 venne riproposto a grande richiesta l’originale.

L’originale Booster, o BW’S che dir si voglia, è uscito di produzione nel 2017 dopo aver conquistato generazioni di quattordicenni. Ma non è finita qui, perché come per tutti i mezzi vintage esiste un fiorente mercato dell’usato, e se sui ragazzini di oggi potrà esercitare poco fascino, chi è più adulto con relativamente pochi euro si può mettere in garage quel pezzo di adolescenza che magari era stato costretti ad abbandonare per qualsivoglia ragione.

E quindi eccone uno, particolarmente ben conservato, direttamente dal nostro portale Dueruote Annunci. È un esemplare del 1999 e ricalca per filo e per segno forme e dettagli dell’originale, o quasi (fatta eccezione forse per un sarcastico tachimetro con fondoscala a 180 km/h). È stato restaurato nel 2014 e personalizzato in diverse parti, tutte modifiche reversibili, come ad esempio l’opinabile maschera del fanale frontale.

La richiesta non è indifferente, parliamo di 1.900 euro, e le condizioni non sono nemmeno di totale originalità, ma il fatto che la meccanica sia in buono stato è già una solida base di partenza per, eventualmente, ripristinare la colorazione corretta.