Con il TMAX, Yamaha non ha solo fondato il segmento dei maxi-scooter bicilindrici. Usando il loro tipico approccio, gli ingegneri di Iwata hanno ripensato il veicolo da cima a fondo, arrivando a soluzioni per motore (con fasatura a 360° ed equilibratura “a falso pistone”), trasmissione (con catena a doppio stadio) e telaio (a Omega) che a distanza di 20 anni restano in larga parte uniche, e rendono il TMAX il primo veicolo che possa veramente dirsi a metà strada tra uno scooter e una moto.

Il successo di questa ricetta è stato clamoroso, e ha portato molti altri a spingersi sullo stesso terreno; di solito, però, seguendo strade più tradizionali. Il risultato sono stati scooter spesso anche più potenti e performanti dello Yamaha sul piano delle prestazioni pure; ma senza lo stesso magico equilibrio e la stessa incredibile guidabilità e fluidità di marcia.

Kymco AK 550 e BMW C 650 Sport: gli sfidanti

Questo, ovviamente, per qualche anno. Poi chi ha tenuto duro ha potuto far tesoro della propria esperienza e realizzare un pacchetto globalmente sempre più vicino al livello del TMAX; a volte anche migliore in alcuni aspetti specifici. È il caso di BMW e di Kymco, che dopo aver esplorato il segmento con la serie C 600 e il MyRoad 700i, hanno trovato la quadratura del cerchio.

BMW ci è riuscita con il C 650 Sport, evoluzione del C 600 Sport forte di ben 60 CV e 180 km/h e aiutato da una frizione e rapporti rivisti nell’ultima edizione. Il suo twin ha la fasatura a 270° che va di moda sulle moto per richiamare le sensazioni di un V2. Il C 650 Sport vince anche la partita delle dimensioni e della protettività, specie se equipaggiato con i classici accessori BMW come manopole e sella riscaldati.

L’AK 550 è invece un progetto completamente diverso rispetto al vecchio MyRoad. Anziché puntare sul turismo, Kymco ha deciso infatti di offrire un pacchetto compattissimo e sportivo: il motore da 550 cc (anche lui fasato a 270°), appena rinnovato nella termica e ora accreditato di 53,7 CV e 160 km/h, è inserito in una ciclistica svelta e impreziosita dal doppio disco anteriore con pinze Brembo radiali, che nessun altro vanta. Come nessun altro offre una strumentazione tutta digitale come quella Kymco, arricchita dal sistema Noodoe.

Se la situazione fino a un anno fa vedeva quindi sulla carta il TMAX indietro in termini di prestazioni rispetto al tedesco e al taiwanese, per il 2020, Yamaha ha però rinnovato il suo bestseller più profondamente di quanto non avesse fatto negli ultimi anni. In particolare, rompendo il tabù della cilindrata 530, anche se di poco: siamo arrivati a 562 cc per poco meno di 48 CV, comunque decisamente meno rispetto ai concorrenti. Lo Yamaha è però il più leggero (224 kg rilevati in ordine di marcia, contro i 230 kg del Kymco e i ben 256 kg del BMW), e il peso in una Drag Race conta tanto; come conta l’efficacia della frizione, che sul maxi giapponese è addirittura proverbiale.

Come finirà la sfida sui 400 metri? In questa prova contano tanti aspetti: il rapporto peso/potenza, l'erogazione, la trasmissione: ed è difficile individuare un vincitore a priori. Non vi resta che guardare il nostro video.