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MV Agusta: la storia, il futuro

Redazione
dalla Redazione il 20/01/2020 in Moto & Scooter
MV Agusta: la storia, il futuro
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MV Agusta il 19 gennaio ha spento 75 candeline: una storia leggendaria di successi sportivi e industriali che continua e si proietta nel futuro

MV Agusta festeggia 75 anni. In questi anni di storia c’è un’abitudine che MV Agusta non ha mai perso: vincere, sempre e su ogni fronte. Dai circuiti, con il suo record imbattuto di 37 titoli mondiali, agli showroom e alle fiere di tutto il mondo, dove le sue moto sono considerate icone di stile e di arte motociclistica.

MV Agusta: la storia, il futuro

Agostini fu il binomio più celebre della storia del motociclismo: nella sua carriera, “Ago” vinse 13 titoli mondiali, 18 campionati italiani e 10 Tourist Trophy

MV Agusta la storia

Tutto cominciò il 19 gennaio del 1945, con la nascita della Meccanica Verghera Srl a Cascina Costa, a pochi passi dall’attuale aeroporto internazionale di Malpensa. La famiglia Agusta, protagonista dell’industria aeronautica, non potendo più fabbricare aeroplani nell’immediato dopoguerra, decise di esprimere la propria passione per la velocità e per la tecnologia costruendo motociclette. La leggenda vuole che il primo modello, una 98 cc di cilindrata, dovesse chiamarsi “Vespa”, ma il nome era già stato preso, così passò alla storia semplicemente come MV98.

Gli Agusta sapevano come convertire con successo i loro modelli da corsa in moto stradali per il crescente pubblico di appassionati, cominciando proprio da una versione di lusso della 98 che fece furore alla fiera di Milano del 1947. Da allora ogni nuovo modello MV Agusta ha lasciato il segno nella storia del motociclismo, e ancora oggi la presentazione di una nuova moto o di una nuova gamma è un evento molto atteso dal pubblico e dalla stampa.

Il Conte Domenico Agusta aveva grande fiuto nello scegliere sempre i migliori piloti, molti dei quali sono diventati leggende del motociclismo: Franco Bertoni, il primo pilota MV, seguito da Arcisio Artesiani, Carlo Ubbiali “il cinese volante”, Leslie Graham, Cecil Sandford, Fortunato Libanori, John Surtees, Mike Hailwood, Gianfranco Bonera, Giacomo Agostini e Phil Read. Nei trent’anni dell’era Agusta, la storia delle loro vittorie si intreccia con quella di altrettanto leggendari modelli MV Agusta di serie. Quello tra MV Agusta e Giacomo Agostini fu il binomio più celebre della storia del motociclismo: nella sua carriera, “Ago” vinse 13 titoli mondiali, 18 campionati italiani e 10 Tourist Trophy.

MV Agusta: la storia, il futuro

La F4, una quattro cilindri da 750 cc, fu la prima moto della nuova era, e anche la prima superbike. A tutt’oggi è considerata “la moto più bella di sempre”

L'intuizione di Castiglioni, la prima F4

Venuto a mancare il conte Domenico nel 1971, e dopo l’ultima vittoria di Agostini al Nürburgring nel 1976, il destino dell’azienda sembrava segnato, quando la famiglia Castiglioni decise di cambiarne le sorti. Nel 1992 la Cagiva di Claudio Castiglioni acquisì il marchio MV Agusta e ne trasferì la produzione nei propri stabilimenti della Schiranna, sul lago di Varese, dove si trova tuttora.

Sotto la guida visionaria di Claudio Castiglioni il marchio non ha mai smesso di rappresentare la migliore tradizione motociclistica italiana, acquisendo ulteriore fama e prestigio. Castiglioni rivoluzionò l’intero comparto industriale, investendo pesantemente in ricerca e sviluppo e rinforzando la produzione. La F4, una quattro cilindri da 750 cc, fu la prima moto della nuova era, e anche la prima superbike. A tutt’oggi è considerata “la moto più bella di sempre”. Claudio inventò anche il concetto di “naked”, una novità assoluta nel mondo delle moto.

Scomparso prematuramente nel 2011, fu suo figlio Giovanni a succedergli alla guida dell’azienda e a raccogliere la sfida della continua innovazione. Giovanni sviluppò attivamente e con successo legami con eccellenze mondiali come Pirelli ed il campione di Formula1 Lewis Hamilton, creando sinergie che allargassero gli orizzonti dell’azienda. Fu sempre Giovanni ad ispirare la creazione della “Brutale” e della F3, dotata del mitico 3 cilindri in linea. La F3 fu la prima a montare un albero contro-rotante, oltre a presentare molte altre innovazioni tecniche. Sotto la guida di Giovanni Castiglioni furono sviluppati altri modelli di notevole rilievo, come la Dragster e la Turismo Veloce, che segnò l’ingresso del marchio in un segmento fino ad allora inesplorato, oltre alle successive evoluzioni della F4 e della F3, sempre accolte molto favorevolmente da critica ed appassionati.

Nel 2017 l’azienda era pronta a compiere il passo successivo e crescere ulteriormente, con l’ingresso di nuovi capitali apportati dalla lussemburghese ComSar Invest, di proprietà di una famiglia di imprenditori animati da un forte spirito pionieristico e dalla passione per i motori, alla stregua degli Agusta e dei Castiglioni. 

MV Agusta: la storia, il futuro

Un nuovo inizio

Dopo un iniziale periodo di prova, nel 2019 la famiglia Sardarov acquisiva il 100% del pacchetto azionario di MV Agusta e Timur Sardarov, attuale CEO dell’azienda, ne prendeva le redini.

Oggi il nuovo corso di MV Agusta è caratterizzato da una forte attenzione alla stabilità, alla qualità, alle customer relation, all’assistenza e all’allargamento della gamma di prodotto e della rete vendita. Sono stati introdotti concetti come la connettività e la digitalizzazione del prodotto. In termini di relazioni col cliente, sono stati fatti particolari sforzi nel migliorare l’attenzione e l’ascolto, dando un supporto solido e concreto ai clienti al fine di consolidare la fedeltà al marchio. Nuovi modelli, come le produzioni limitate delle serie “Oro” della Brutale 1000 RR e della Superveloce 800, un omaggio alla tradizione di velocità, design e alta ingegneria del marchio, sono stati accolti con grande entusiasmo e riconosciuti come degni rappresentanti dello spirito MV Agusta. Nel 2019 la Superveloce 800 Serie Oro è valsa all’azienda il riconoscimento di “Eccellenza del Design Lombardo”, a testimonianza del suo DNA inconfondibilmente MV Agusta.

Sardarov si è anche concentrato sulla stabilizzazione finanziaria e sulla riorganizzazione della struttura dirigenziale dell’azienda, chiamando manager di provata esperienza, nomi conosciuti e rispettati nel mondo delle moto, a costituire un dream-team dirigenziale di tutto rilievo, probabilmente la miglior squadra manageriale del settore.

MV Agusta: la storia, il futuro

Il futuro di MV Agusta: 20 nuovi modelli e il ritorno a cilindrate più piccole

Questa strategia è contenuta nel piano quinquennale recentemente presentato, che punta ad una crescita sia organica sia strutturale, con l’obiettivo di portare i volumi annuali di vendita a 25,000 unità nei prossimi cinque anni con oltre 20 nuovi modelli. L’apertura a nuovi segmenti, in particolare quello di un pubblico più giovane, è previsto anche attraverso il lancio di una nuova gamma entry-level, così come il ritorno a cilindrate più piccole, come la 350 cc, per la conquista di nuovi mercati, come quello asiatico. A tale scopo è stato recentemente siglato un importante accordo col colosso cinese Loncin per la produzione e la distribuzione di questi nuovi modelli di gamma media. Ricerca e sviluppo si confermano pilastri fondamentali della strategia del marchio: tecnologia d’avanguardia e design mozzafiato  rimangono l’inconfondibile marchio di fabbrica di MV Agusta.

I festeggiamenti ufficiali del 75esimo di MV Agusta si terranno a Varese il 20 e 21 giugno 2020.

MV Agusta: la storia, il futuro

“Essere a capo di MV Agusta in questo momento storico mi dà grande emozione ma al tempo stesso rappresenta una sfida. Lo considero un privilegio e allo stesso tempo una grande responsabilità. Guardando alla storia dell’azienda, so di sedere sulle spalle di un gigante: ciò mi conforta e mi ispira nel continuare a far crescere l’azienda, a esplorare nuove frontiere e proporre inediti, incredibili modelli, lanciando al tempo stesso tecnologie innovative, alla conquista di mercati dove non siamo mai stati prima.”

Timur Sardarov, CEO di MV Agusta Motor S.p.A
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