Eicma 2019
Moto & Scooter
A tu per tu con Yuzuru Ishikawa, il papà della Honda CBR1000RR-R Fireblade 2020
A tu per tu con il capo del team che ha realizzato l’arma finale di Honda per la conquista del mercato delle supersportive (e del Mondiale Superbike)
Essere ammessi, allo stand Honda ad Eicma, alla zona riservata alle “personalità” mette già una certa apprensione. Sedersi poi al cospetto dell’Ingegner Yuzuru Ishikawa, project leader della nuova Honda CBR 1000 RR-R Fireblade, ci fa onestamente salire un po’ i battiti. Supportati dal prezioso aiuto del traduttore, Ishikawa preferisce parlare in giapponese, gli diciamo subito di essere rimasti impressionati dalla nuova creatura e gli chiediamo se ora Honda si sente davvero pronta e all’altezza di competere con le hypersport da 1000 cc più performanti. La risposta è secca e quasi inaspettata, visto il proverbiale autocontrollo del popolo giapponese: “Ora non vogliamo più perdere!”, ci dice Ishikawa contenendo a fatica un sorrisetto soddisfatto.
NATA PER VINCERE
E il sospetto un po’ ci era venuto, quando abbiamo visto campeggiare sulla fiancata della nuova Fireblade gli adesivi HRC, sinonimo di propensione al lavoro finalizzato ad un unico fine: vincere, appunto. Si, perché tutto sulla CBR 1000 RR-R è stato progettato con il solo obiettivo della performance assoluta e dal bacino della MotoGP si vede che è stato attinto moltissimo. In fase di progettazione, Ishikawa ha potuto muoversi in completa libertà senza mai dover trovare compromessi con gli altri membri dell’ampio team che ha lavorato sulla Fireblade, come ci ha raccontato. Quella che vediamo esposta ad Eicma è la moto esattamente come lui si aspettava che venisse.
In poco più di un minuto ecco in questo video tutto quello che dovete sapere sulla nuova Honda CBR1000RR-R Fireblade
NUOVA DALL'INIZIO ALLA FINE
Nata da un foglio bianco, nulla è stato preso dalla versione che l’ha preceduta. Da notare che Ishikawa era a capo del progetto che ha dato alla luce la prima moto di serie ad avvicinare il muro dei 300 km/h, la leggendaria CBR 1100 XX Super Blackbird. Diciamo quindi che è uno che di prestazioni se ne intende. Gli chiediamo poi se c’è qualcosa delle dirette concorrenti che è servito a tracciare una linea guida per il progetto Fireblade MY 2020 e Ishikawa, ancora una volta da bravo giapponese ci ha risposto che “hanno massimo rispetto per le avversarie”, e ci mancherebbe aggiungiamo noi, visto come sono andate le cose negli ultimi anni, “però non c’è nulla che sia stato preso come ispirazione da altre ipersportive che hanno voluto in qualche modo riprodurre nella loro CBR 1000 RR-R”.
La nuova Honda Fireblade nasce da un “foglio bianco” per quanto riguarda motore, telaio e aerodinamica, con un solo obiettivo: eccellere in pista
QUELL'ISPIRAZIONE
Anche se, alla fine della veloce chiacchierata, a Ishikawa una dichiarazione d’amore siamo riusciti a strapparla. Alla domanda se c’è qualcuna della mille concorrenti per la quale prova un particolare fascino, dopo una breve esitazione dettata secondo noi più dal dubbio se dichiararsi che su quale scegliere, l’Ingegnere un nome ce l’ha fatto. Noi non ve lo ripetiamo, vi diciamo però che generalmente è rossa e arriva dalla patria dei tortellini. Un po’ di orgoglio nazionale non guasta mai.
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