Moto & Scooter
Triumph Speed Triple R: l'età della ragione
Ribelle e spregiudicata a inizio carriera, la naked inglese ha negli anni raggiunto la piena maturità: il modello 2016 offre già un’elettronica giusta per godersi il tre cilindri e una componentistica da SBK
La Triumph Speed Triple non è la naked più leggera e prestante del mercato e non è nemmeno la più potente, o la più veloce. Ma, contrariamente a molte concorrenti, ha un fascino unico, che la rende amatissima ancora oggi, ad oltre 20 anni dal debutto. E la tre cilindri inglese, in queste due decadi, non ha mai rinnegato sé stessa, adeguandosi ai tempi, precorrendoli a volte. L’ultima evoluzione è stata presentata nella primavera di quest’anno, ma la Casa inglese aveva recentemente messo mano al progetto, nel 2016.
Leggera e potente
Le novità introdotte con quel model year furono molte, e molto importanti. Il tre cilindri Euro4 vantava infatti oltre 100 componenti nuovi: un restyling sostanzioso quindi, attuato per offrire una guida ancora più divertente e emissioni in linea con le normative entranti. Più leggera, più potente, equilibrata come sempre e divertente come non mai: la nuova Speed era riuscita nell’intento.La linea immortale della Speed Triple è resa ancora più gradevole dalla colorazione brillante e dai particolari in fibra di carbonio che caratterizzano la versione “R”, presentata nel 2016
Perchè comprarla
Oggi questa moto ha ancora molto da dire, e sono tanti i suoi punti di forza. I 140 CV espressi dal propulsore sono tenuti a bada da un’elettronica molto sofisticata: 5 modalità di guida (dalla “rain” alla “custom”, quest’ultima personalizzabile), ABS e controllo di trazione regolabili. La Speed Triple R 2016 vanta inoltre una componentistica di prim’ordine: le pinze freno anteriori sono delle Brembo Monoblocco M50 e le sospensioni, interamente regolabili, sono firmate Öhlins. A questa versione, Triumph aveva affiancato la “S”, leggermente meno sofisticata dal punto di vista ciclistico: montava infatti lo stesso impianto frenante della sorella ma sospensioni Showa. A distinguere i due modelli erano anche alcuni particolari in carbonio e la sella con cuciture rosse, entrambe prerogative della più ricca “R”. Anche le colorazioni erano differenti: la “S” era disponibile nera o rossa, la “R” bianca o grigia.Le quotazioni dell’usato riflettono la differenza di prezzo al momento del lancio: sul mercato dell’usato la “S” ha valutazioni inferiori di circa 2.000-2.500 euro. Trovare una “R” è comunque più facile: i numeri di vendita di quest’ultima sono stati nettamente superiori.