Ci sono moto che attorno a sé costruiscono un piccolo mondo, che condivide poco o nulla con gli schemi commerciali consueti ma che non manca di una sua coerenza. La Moto Guzzi California è in questo senso un esempio calzante. Sarebbe presuntuoso (e forse anche un po' inutile) ripercorrere in poche righe gli oltre 40 anni di vita; data la notevole quantità di versioni è impossibile stabilire quale sia la California "definitiva". Qui entriamo nel gusto personale…

A nostro avviso la versione più interessante è sicuramente la 1100 EV. In vendita tra il 1997 e il 2006, nella sua vita ha subito solo un importante aggiornamento tecnico, il passaggio da Euro1 (con pompa benzina esterna al serbatoio), a Euro2 (con pompa interna) avvenuto nel 2003. Grazie alla lunga permanenza nei listini, è abbastanza semplice da reperire sul mercato dell’usato, malgrado i numeri di vendita non siano mai stati da primato.

Fatte salve le quotazioni ufficiali, è quasi impossibile dare indicazioni precise sulle cifre di una trattativa: influiscono tantissimo lo stato di conservazione (spesso "maniacale") e le dotazioni supplementari. Attorno ai 6.000 euro si possono trovare delle moto ben tenute e accessoriate. Con meno (4.500 euro) si fanno degli acquisti interessanti, ma magari privi di borse e accessori da viaggio o semplicemente più vissuti. Tra i 7.000 e i 7.500 euro si può già trovare il classico "pari al nuovo" con meno di 50.000 km.

La Moto Guzzi California EV è una moto sostanzialmente priva di veri difetti e di base molto affidabile; ma gli anni e i chilometri "segnano" anche i progetti migliori. La stragrande maggioranza delle eventuali problematiche (e quindi delle cose da controllare) si concentrano nel cambio e nella trasmissione. Un problema abbastanza classico del cinque marce Guzzi, soprattutto sulle moto con molti chilometri e/o usate tanto in città, è la difficoltà nel passaggio tra la seconda e la terza marcia. Il manicotto del terzo ingranaggio e le relative forchette negli anni tendono ad usurarsi. Passando alla frizione, bisogna mettere in conto che questo elemento mediamente "dura" 70.000 chilometri circa. Detta così fa un po' sorridere (70.000 km possono sembrare un'eternità...), ma visto che è abbastanza normale trovare delle moto in vendita con quel chilometraggio, è bene porsi il problema.

La manutenzione di una Guzzi è molto agevole da eseguire, l'eccezione è proprio la frizione, perché bisogna letteralmente aprire in due la moto. Il costo dell'intervento è quindi influenzato dalla manodopera. Anche il cardano e i relativi giunti, per quanto robusti, non sono eterni: il solito meccanico competente è in grado di valutare spesso "a orecchio" il corretto gioco di tutto l'insieme. Attenzione alle versioni PI dotate delle cosiddette "punterie idrauliche": la soluzione di regolare il gioco delle valvole con l'olio motore, infatti, ha dato non pochi grattacapi. Il bicilindrico a V eroga oltre 70 CV (dipende dalle versioni) e dà il meglio tra i 3.000 e i 5.000 giri: non ha quindi bisogno che gli si "tiri il collo" per muoversi svelti. È raro dunque dover rettificare le teste prima di 150.000 km; e non è infrequente trovare dei California che con 200.000 km viaggiano ancora come nulla fosse. Oltre questo limite tutto è possibile... compreso vedere i 500.000 chilometri.