Vintage non solo nel design delle moto, visto che una tra le notizie più eclatanti di questo EICMA è la rinascita della SWM.
Marchio storico, addirittura leggendario di quell'industria italiana che negli Anni 70 faceva fuoco e fiamme nel fuoristrada. La SWM risorge grazie a un'operazione che mischia capitali cinesi con know-how nostrano. La Shineray Group, che spazia dalle due alle quattro ruote oltre ai prodotti industriali, utilizza infatti lo stabilimento (e le tecnologie) di Cassinetta di Biandronno (VA), dove era di base l'Husqvarna prima di essere acquisita da KTM.
Figura di spicco nel rilancio SWM è l'ingegner Ampelio Macchi, che ha firmato molti e importanti progetti con Cagiva, Husqvarna e Aprilia. Da SWM dichiarano: "Progetto e costruzione sono esclusivamente Made in Italy, utilizzando componenti provvisti del miglior rapporto qualità/prezzo che devono superare una scrupolosa serie di collaudi da parte dei tecnici SWM".

Il mercato di riferimento sarà quello europeo. I primi esemplari di pre-serie dovrebbero arrivare nel corso del 2015. È ancora presto quindi per parlare di prezzi.
La gamma presentata a EICMA si compone di sei modelli. Alcuni sono delle "replica" Husqvarna (dell'era pre KTM) con grafiche bianco/rosse a ricordare le SWM da regolarità. Tra queste la RS300R da enduro, la SM450R e la Superdual 650 da motard.
E poi ci sono i modelli "vintage" con monocilindrico raffreddato ad aria, un quattro tempi da 435 cc. Ciclistica classica con coppia di ammortizzatori, varie declinazioni off-road o stradali, come la Silver Vase e la Gran Milano nelle foto.