Non è un prototipo fine a sé stesso, ma l'anticipazione di un modello di futura reale produzione. Prima di due anni a Montecarlo contano di avere pronto il mezzo per i collaudi; poi si passerà all'industrializzazione.
È la Wattman, un affascinante studio tecnico e stilistico realizzato dalla Voxan per entrare nel segmento delle moto elettriche.

Un settore di cui in Italia si parla troppo poco, ma che nel mondo è in forte espansione. E sul mercato dei componenti si trovano già motori e batterie che garantiscono prestazioni assai elevate.
Così ecco che alla Voxan hanno costruito un prototipo con prestazioni da urlo. Per la Wattman sono annunciati infatti 200 cavalli fra i 7500 e i 10.500 giri, una straripante coppia massima di 200 NM fra 0 e 6000 giri, una velocità massima stimata in 170 km/h e un'autonomia di 180 km secondo il ciclo NEDC. Il rovescio della medaglia è che peserà tanto: 350 kg. Non sarà una sportiva per le pieghe sulle strade di montagna.

L'Italia, dicevamo, è rimasta molto indietro nel settore automotive a energie alternative. Ci si crede poco. Peccato, perché altrove i grandi costruttori fanno numeri importanti con le vetture elettriche. I mercati più importanti sono la Norvegia, il Giappone, gli Stati Uniti e la Francia.
La Norvegia in particolare merita un discorso, visto che fra settembre e ottobre ha visto in testa alla graduatoria delle vendite dapprima la Tesla S e poi la Nissan Leaf.
Il paese del nord Europa ha varato un importante pacchetto di agevolazioni per i veicoli elettrici. Tanto per cominciare, via l'IVA, via i pedaggi e parcheggi gratuiti. Poi la possibilità di percorrere le corsie preferenziali. Ed ecco fatto il miracolo: il mercato dell'elettrico è balzato al 12% del totale. In un paese che produce il 98% della sua energia elettrica da fonti rinnovabili.