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info: https://www.dueruote.it/news/moto-scooter/2013/05/27/yamaha-fjr-1300-as.html
Moto & Scooter

Yamaha FJR 1300 AS

di Pino Mottola
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Sospensioni elettroniche e cambio robotizzato, sono queste le novità della nuova maxi tourer giapponese. Protettiva, veloce e tecnologica è già in vendita a 19.690 euro, duemila euro in più rispetto alla versione standard

Diciamolo subito: la Yamaha FJR 1300 AS non ha la leva della frizione ma si guida come una moto vera. In sella comanda il pilota e decide lui quando è il momento di cambiare: lo può fare con i comandi al manubrio, ma rimane – e per fortuna – anche la tradizionale e praticissima leva sul lato sinistro.
La moto è gemella della nuova FJR 1300 provata pochi mesi fa e, proprio per questo, vi rimandiamo a quel test per scoprire tutti gli interventi effettuati dai tecnici giapponesi per dare nuova linfa vitale alla loro globe-trotter. Molto più importante, in questa sede, è approfondire ciò che la versione AS, al costo di due mila euro, aggiunge a quella standard.
Partiamo dal cambio robotizzato (YCC-S), di cui abbiamo già accennato sopra. È alla sua seconda generazione ed è stato riprogettato per l'utilizzo con l'acceleratore a controllo semi-elettronico (YCC-T).
Dopo qualche ora passata in sella ci rende subito conto di quanto siano forti i condizionamenti mentali. L'idea di non avere la frizione, soprattutto su un bestione da 300 kg, sulle prime spaventa, soprattutto in quelle situazioni in cui la velocità si abbassa - tornante stretto per esempio - e ci si ritrova a "fidarsi" e a "governare" il tutto solo con l'acceleratore. È qui che il pacchetto Yamaha composto da acceleratore elettronico, cambio robotizzato e trasmissione si fa rispettare. All'aumentare del ritmo il feeling rimane, anzi, aumenta. Soprattutto in fase di scalata si apprezzano la velocità di cambiata, la morbidezza e la precisione nell'inserimento. Non è un caso, infatti, che gli ingegneri giapponesi si siamo concentrati proprio sul miglioramento della velocità di passaggio da un rapporto all'altro. Insomma… risultato raggiunto.

Da segnalare, inoltre, la presenza dello "stop mode", inseribile dal comando al manubrio: si tratta di un dispositivo che, automaticamente, scala le marce quando la velocità è inferiore ai 30 all'ora. È molto comodo nel traffico e nei continui stop&go. Un'ultima annotazione, anzi due. La prima: per accendere la FJR è necessario tirare la leva freno anteriore. La seconda: la prima marcia non è "in giù" ma "in su".


C'è l'elettronica e si comanda tutta con due semplici comandi sul blocchetto sinistro. Da lì si sceglie il setting idraulico (soft-standard-hard) e la regolazione "fine" dello stesso grazie a un range di intervento compreso tra -3 e +3. In aggiunta, "giocando" con i comandi al manubrio si interviene anche sul precarico del mono: altro che "pomellone" vecchio stile, ora semplicemente schiacciando un pulsante è possibile intervenire sulla molla grazie a quattro configurazioni (pilota, pilota più carico, pilota più passeggero, pilota più carico più passeggero).

In mezzo a questo tripudio digitale però, anche la parte analogica non è stata trascurata: la forcella tradizionale della versione standard lascia spazio ora a una più raffinata unità a steli rovesciati da 48 mm di diametro. "Smanettare" con le sospensioni è un attimo e proprio questo essere "user friendly" porta a passare dalla taratura "soft" – capace di garantire, in autostrada, un comfort di marcia assoluto – a quella "hard", da preferisce quando il ritmo si alza, le curve si addrizzano e il piacere di guidare si impenna.
Yamaha FJR 1300 AS, 2013: anteprima
Yamaha FJR 1300 AS, 2013: anteprima
Yamaha FJR 1300 AS, 2013: anteprima
Tutta nuova la zona anteriore della carenatura: il gruppo ottico con “day light” e frecce a led è stato rivisto; il cupolino è costruito in un unico pezzo e ha ora tre condotti d’aria dinamici. Nella zona laterale, inoltre, sono presenti due deflettori d’aria
Sulla Yamaha FJR 1300 AS tutta l’elettronica (mappatura del motore a parte: sport-touring) si gestisce dall’imponente blocchetto sinistro. Navigare nel ricco menù è molto intuitivo, con due tasti, infatti, si fa tutto. È stata modificata l’ergonomia delle leve del cambio al manubrio: ora quella di scalata è più lunga di 4,5 mm ma, nonostante questo, è comunque necessario “cercarla”. Sulla versione AS compare un nuovo pulsante, quello dello “stop mode”, funzione che consente una scalata automatica dalla 5° alla 1° marcia quando la velocità scende sotto i 30 km/h
L’YCC-S è la seconda generazione del cambio senza frizione. Al pilota rimane comunque la possibilità di cambiare a proprio piacimento, sia grazie al comando al manubrio, sia alla classica leva. Il nuova sistema lavora all’unisono con l’acceleratore elettronico YCC-T, ora parte integrante del sistema di cambiata, più veloce del 30%<
La FJR AS è equipaggiata con sospensioni elettroniche. comprese tra -3 e +3. Da fermo, invece, si può intervenire sul precarico del mono su quattro livelli: pilota, pilota più passeggero, pilota più carico e pilota più passeggero più carico. Nuova anche la forcella: mentre sulla versione standard l’unità e di tipo tradizionale, quella AS è equipaggiata con una Kayaba a steli rovesciati da 48 mm di diametro
Anche in movimento si possono scegliere tre livelli di setting: soft, standard e hard a cui è possibile aggiungere ulteriori regolazioni “fini”
Smanettare con le sospensioni è un attimo e proprio questo essere “user friendly” porta a passare dalla taratura “soft” – capace di garantire, in autostrada, un comfort di marcia assoluto – a quella “hard”, da preferisce quando il ritmo si alza, le curve si addrizzano e il piacere di guidare si impenna
L'acceleratore elettronico, il cambio robotizzato e la trasmissione sono ben accordati: all’aumentare del ritmo il feeling rimane, anzi, aumenta. Soprattutto in fase di scalata si apprezzano la velocità di cambiata, la morbidezza e la precisione nell’inserimento in curva

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