Arriva la Kymco K-Pipe 125

Il ritorno delle 125 sta prendendo direzioni impreviste: accanto alle intramontabili sportive, ora a 4t, sono rifiorite da una parte le 2t da Cross, dall'altra le "sbarazzine" con semplici motori raffreddati ad aria, derivati da quelli da scooter a 4t, ma con cambio a marce: come la Honda MSX125 e, ora il Kymco K-Pipe 125. Rispetto alla proposta giapponese, il K-Pipe mostra un design postmoderno, più aggressivo e caratterizzato dal doppio faro sovrapposto, dal codino rastremato e dalla linea di scarico orizzontale in stile scrambler.

Il motore conferma la natura ibrida del veicolo: nonostante i quattro rapporti, la frizione automatica e il cilindro orizzontale rimandano al mondo scooter. Il monoalbero a due valvole, con misure di 54x54 mm, eroga 6 kW (8,2 CV) a 7.000 giri/min e 8,6 Nm a 5.500 giri/min. Valori non elevati in assoluto, ma la ricetta dei veicoli come il K-Pipe è quella, visto che la potenza di un 125 4T è giocoforza limitata, di puntare tutto sulla leggerezza: il peso è di appena 103 kg e anche il serbatoio pieno non aggiunge molto, visto che è limitato a 4,5 litri grazie alla grande efficienza del mezzo, dato per oltre 45 km/l.

La ciclistica punta a una maneggevolezza da BMX, il mezzo a cui il K-Pipe dichiaratamente si ispira. Il telaio, in acciaio, è una struttura complessa costruita attorno a un robusto monotrave centrale, mentre il forcellone conta su una capriata superiore di irrigidimento. I cerchi da 17" calzano pneumatici da 120/70 anteriore e 130/70 posteriore, un buon compromesso tra maneggevolezza e appoggio in curva. L'impianto frenante conta su un disco anteriore da 276 mm e un tamburo posteriore. A dispetto delle misure supercompatte, il K-Pipe è omologato per due. La strumentazione è tutta digitale.
Il K-Pipe 125 è già disponibile nei rivenditori Kymco, nel solo colore nero, a 1.600 euro f.c.