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info: https://www.dueruote.it/news/moto-scooter/2013/03/11/a-motodays-la-passione-c-era.html
Moto & Scooter

A Motodays la passione c'era!

di Riccardo Matesic
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Archiviati i quattro giorni di Salone, si torna a casa e si riflette. Si focalizzano i punti più importanti di una manifestazione che spinge all'ottimismo. La passione per la moto c'è ancora tutta

Come sicuramente avete già letto, 141.720 visitatori hanno popolato i padiglioni della quinta edizione di Motodays. Un record che ha sancito il successo della manifestazione romana, nonostante lo scarso aiuto del meteo, che domenica sera ha concluso degnamente quattro giornate d'acqua con una tromba d'aria in provincia di Roma.
Una folla straboccante, quella che ha girato i cinque padiglioni delle moto, partecipato ai test ride o assistito agli spettacoli degli stuntmen. E dopo gli ultimi numeri del mercato, vedere tanta gente intorno alle moto esposte ha rincuorato un po' tutti gli addetti ai lavori presenti.
Attenzione però a non correre troppo. Quella che abbiamo visto in fiera è "solo" una moltitudine di persone genericamente interessate alle due ruote. Nel mucchio c'erano insomma sicuramente gli appassionati duri e puri, i "commuters" che hanno fatto della moto la loro scelta di mobilità, ma anche semplici famiglie in cerca di una giornata diversa.

Ciò non toglie che tanti visitatori, al di là del successo dell'organizzazione, sono la spia di una passione e di un interesse per la moto che sta rimontando. E la manifestazione romana si è rivelata un format giusto in quest'ottica. Pur proponendo qua e là contenuti che si rivolgevano ad appassionati più navigati. Ci riferiamo all'esposizione dei "cinquantini" storici, ad esempio, che ha fatto venire le lacrime agli occhi a molti cinquantenni. O la rievocazione in pista della 6 Giorni d'Enduro, con la presenza del grandissimo Alessandro Gritti. Il tutto inframmezzato con momenti di vera informazione se non formativi.
Sono 55 le officine romane che hanno aderito al convegno dedicato ad analizzare lo sviluppo della professione di motoriparatore. L'obiettivo era cercare un punto fermo sulle nuove regolamentazioni europee, che obbligano i costruttori a rendere disponibili per tutte le officine schemi elettrici, software, attrezzature e formazione.

Si tratta di un primo passo verso la possibilità di fare tagliandi in garanzia presso qualunque officina iscritta alla Camera di Commercio? Probabilmente si, ma durante il dibattito sono stati affrontati molti altri temi, a cominciare dal rapporto con le case, la concorrenza, i margini di guadagno risicatissimi con i quali i meccanici si debbono confrontare e le nuove opportunità.

Sul palco, a parlarne, cinque relatori: Oliviero Cruciani, storico concessionario della Capitale, Matteo D'Andrea, segretario del CNOS-FAP, la scuola per meccanici dei Salesiani, Mario Nicosia, esperto di servizi post-vendita, Antonio Fimiani della Dekra e Antonio Erario, che per il Ministero dei Trasporti si occupa di regolamentazione internazionale.
Per chi fosse interessato alle conclusioni, nel giro di pochi giorni Motodays renderà disponibile sul proprio sito un resoconto completo del convegno.
Gli incidenti e la sicurezza stradale sono uno dei temi più caldi, ma anche più ostici da mandare giù per i motociclisti. Perlomeno così si crede. Ci ha addirittura stupito, dunque, riscontrare tanto interesse per questo argomento da parte di molti appassionati.

Chi scrive è stato ospite sul palco centrale alle lezioni organizzate dalla Polizia Stradale. Si trattava di chiacchierate sul tema dell'alcol e della distrazione (maledetto smartphone!), ma anche di dimostrazioni pratiche dei disturbi visivi e d'attenzione.

Torniamo a parlarne qui, perché è con una innegabile soddisfazione che abbiamo visto la platea riempirsi mano a mano che la discussione veniva approfondita. E abbiamo palpato il silenzio del pubblico durante le ricostruzioni degli incidenti più gravi. Lo stesso pubblico che magari da altre parti ha partecipato ai corsi teorici di guida sicura o si è prenotato per andare a fare i corsi pratici a pagamento.

Ecco, il Motodays che abbiamo visto noi è questo, quattro giorni di full immersion nella moto e nel popolo che la ama. Abbiamo parlato con loro e respirato la stessa aria. E siamo tornati a casa con la convinzione che si, nonostante questa maledetta crisi, la passione per la moto c'è ancora. Alive & kicking.
Appuntamento al 2014!

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