Moto & Scooter
Honda Gold Wing F6B
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La tourer per eccellenza si sveste e diventa una bassa e lunga cruiser. Lo stile è americano, ma a rendere maneggevole un bestione da 385 kg ci hanno pensato i giapponesi. Di questi tempi 24.200 euro non sono pochi, ma è in linea con le concorrenti a stelle e strisce e se amate esibirvi in sella il risultato è garantito
La F6B, è moderna e stilosa: deriva dalla ipercarenata, unica e inimitabile Gold Wing, da cui eredita in particolare il motore a sei cilindri boxer da 1800 cc di muscolosa coppia. Entrambe sono pensate per i motociclisti americani, tanto che la produzione e parte della progettazione sono effettuate negli USA dalla filiale Honda America... dopo che la casa madre nipponica ha dato l'ok.
La F6B si distacca dalla progenitrice, rappresenta un "ponte" tra due generazioni di motociclisti. Ovvero quelli abituati alla sontuosità sibaritica della Gold Wing che in un coast-to-coast scaldano giusto il motore. Poi ci sono quelli, tendenzialmente più giovani ma con le saccocce già belle piene, che apprezzano le lunghe, basse e stilizzate forme della F6B, da sfoggiare, se possibile, sul lungomare di Santamonica, California. Questa almeno è l'idea dei marketing-men Honda, che secondo noi non si discosta molto dalla realtà…
La F6B si distacca dalla progenitrice, rappresenta un "ponte" tra due generazioni di motociclisti. Ovvero quelli abituati alla sontuosità sibaritica della Gold Wing che in un coast-to-coast scaldano giusto il motore. Poi ci sono quelli, tendenzialmente più giovani ma con le saccocce già belle piene, che apprezzano le lunghe, basse e stilizzate forme della F6B, da sfoggiare, se possibile, sul lungomare di Santamonica, California. Questa almeno è l'idea dei marketing-men Honda, che secondo noi non si discosta molto dalla realtà…
Questione di stile, quindi, perché la base tecnica della F6B è praticamente la stessa di quella della Gold Wing: le 12 valvole del suo boxer a sei cilindri sono mosse da un singolo albero a camme, la potenza dichiarata è di 87 kW a 5500 giri e la coppia massima è di 167 Nm a 4000 giri. Il cambio a 5 marce è privo della retromarcia (presente sulla Gold Wing), e ha innesti duretti. Il telaio, i freni e il resto della ciclistica sono in comune ai due modelli.
Però, esteticamente, ci troviamo di fronte ad un livello di comunicazione visiva completamente diverso e il risultato della rivisitazione dei designer è forse andato oltre le aspettative dei progettisti. La carena della F6B è idealmente divisa in due parti dal telaio in alluminio che corre su tutta la lunghezza dei fianchi. Nella parte inferiore, più "meccanica" e spigolosa, sono protagonisti il motore, le ruote e altri componenti della ciclistica.
Come è fatta
Decisamente più interessante la sezione superiore, che sembra seguire il fluire del vento. I designer hanno però dato il meglio nella coda, sia nei dettagli come lo scarico tagliato con inclinazione opposta alle borse integrate nella carenatura, sia nelle linee principali, che ricordano appunto le fiamme (flame surfacing) che escono dal tubo di scarico di un bolide. Da sottolineare anche che le cromature e l'alluminio a vista sono stati abbondantemente ridotti a favore del nero opaco.
Lo stile riprende in generale quello in voga presso i customizer della Costa Ovest, che realizzano mirabolanti "bagger" su base Harley-Davidson. Una bagger per definizione è una cruiser dotata di valigie rigide integrate con le sovrastrutture della moto, normalmente non removibili.
La F6B ha un parabrezza ridotto ai minimi termini, è sparito il bauletto posteriore presente invece sulla Gold Wing, con il risultato di abbassare notevolmente la coda. In questo modo la percezione visiva è quella di una moto lunga e bassa e in effetti la sella si trova a 725 mm da terra, 15 mm in meno rispetto a quella della sorella da turismo. Come detto sono solo 28 i kg in meno rispetto alla GW (la F6B pesa comunque 385 kg), ma la massa è stata eliminata dalla parte superiore abbassando quindi il baricentro.
Lo stile riprende in generale quello in voga presso i customizer della Costa Ovest, che realizzano mirabolanti "bagger" su base Harley-Davidson. Una bagger per definizione è una cruiser dotata di valigie rigide integrate con le sovrastrutture della moto, normalmente non removibili.
La F6B ha un parabrezza ridotto ai minimi termini, è sparito il bauletto posteriore presente invece sulla Gold Wing, con il risultato di abbassare notevolmente la coda. In questo modo la percezione visiva è quella di una moto lunga e bassa e in effetti la sella si trova a 725 mm da terra, 15 mm in meno rispetto a quella della sorella da turismo. Come detto sono solo 28 i kg in meno rispetto alla GW (la F6B pesa comunque 385 kg), ma la massa è stata eliminata dalla parte superiore abbassando quindi il baricentro.
Come va
Abbiamo avuto modo di apprezzare gli effeti del baricentro ribassato nel tour di prova che da Las Jolla, nei pressi di San Diego, California, ci ha portato, per le strade tutte curve delle montagne delle riserve indiane, fino ad Anaheim, il tempio del Supercross.
Anche se spogliata di molte sovrastrutture, la F6B è una moto dalle dimensioni e dal peso importanti. Per questo ci stupiamo accorgendoci che basta spostare di poco il peso del corpo per condurla senza fatica sulle strade in salita dei monti dietro a Los Angeles. Destra, sinistra, lo sguardo anticipa di poco ciò che la moto docilmente esegue. Si sa, le Honda sono un po' tutte così. Come se gli ingegneri nipponici avessero scoperto una magica formula che rende ogni loro moto facile da guidare. Riuscire nell'intento, rendere intuitiva una bestiona del genere, però, non è comunque poca cosa. La sensazione è che tutto partecipi al raggiungimento dell'eccellente risultato: la spinta del motore sorregge la Honda nei tornanti più stretti e la conduce con dolcezza ma con forza fuori dalle svolte. Il tutto nella totale assenza di vibrazioni, dove l'unico segnale di vita del "six" è il sibilo piacevole degli scarichi. Insomma, sotto il punto di vista dinamico, nulla da eccepire.
Anche se spogliata di molte sovrastrutture, la F6B è una moto dalle dimensioni e dal peso importanti. Per questo ci stupiamo accorgendoci che basta spostare di poco il peso del corpo per condurla senza fatica sulle strade in salita dei monti dietro a Los Angeles. Destra, sinistra, lo sguardo anticipa di poco ciò che la moto docilmente esegue. Si sa, le Honda sono un po' tutte così. Come se gli ingegneri nipponici avessero scoperto una magica formula che rende ogni loro moto facile da guidare. Riuscire nell'intento, rendere intuitiva una bestiona del genere, però, non è comunque poca cosa. La sensazione è che tutto partecipi al raggiungimento dell'eccellente risultato: la spinta del motore sorregge la Honda nei tornanti più stretti e la conduce con dolcezza ma con forza fuori dalle svolte. Il tutto nella totale assenza di vibrazioni, dove l'unico segnale di vita del "six" è il sibilo piacevole degli scarichi. Insomma, sotto il punto di vista dinamico, nulla da eccepire.
Fuori dalla Rete
La F6B per essere una vera moto moderna e raggiungere quel tipo di target di clientela più giovane dovrebbe essere più attuale dal punto di vista della piattaforma media. Belli i 12 ed oltre pulsanti più le manopoline presenti sul cruscotto, necessari per pilotare lo stereo con 4 casse ed altre funzioni. Però utilizzarli mentre si viaggia a 130 km/h non ci sembra la cosa più semplice da fare: vero, col tempo, usandola, si impara a trovare il tasto giusto senza guardare, ma nell'epoca dell'iPhone (per il cui "mondo" la F6B è compatibile, comunicano gli uomini del marketing) ci sarebbe piaciuto un sistema di "connessione" con le funzioni della moto più evoluto.
Anche perché la Gold Wing ha un intero universo di riviste, siti, club dedicati nei quali la "nipote" si troverà benissimo. Però la F6B sarebbe potuta essere un'ottima occasione per creare la prima vera iBike. Invece, nonostante la presenza di una presa elettrica posta in uno dei due vani anteriori, non è possibile nemmeno ricaricare il cellulare (serve un adattatore, accessorio Honda). In ogni caso queste osservazioni non hanno nulla a che vedere con le qualità tecniche, di guida e di soddisfazione estetica che questa affascinante Honda offre. Le livree disponibili sono la bicolore nero e rosso e il nero lucido abbinato all'opaco. Per averla bisognerà sborsare ben 24.200 euro, ma in Europa l'ABS (di cui le moto del test non erano dotate) sarà compreso nel prezzo.
Anche perché la Gold Wing ha un intero universo di riviste, siti, club dedicati nei quali la "nipote" si troverà benissimo. Però la F6B sarebbe potuta essere un'ottima occasione per creare la prima vera iBike. Invece, nonostante la presenza di una presa elettrica posta in uno dei due vani anteriori, non è possibile nemmeno ricaricare il cellulare (serve un adattatore, accessorio Honda). In ogni caso queste osservazioni non hanno nulla a che vedere con le qualità tecniche, di guida e di soddisfazione estetica che questa affascinante Honda offre. Le livree disponibili sono la bicolore nero e rosso e il nero lucido abbinato all'opaco. Per averla bisognerà sborsare ben 24.200 euro, ma in Europa l'ABS (di cui le moto del test non erano dotate) sarà compreso nel prezzo.
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