ADV
Eicma 2012
Moto & Scooter
Kawasaki, in sella alle novità
il 14/11/2012 in Moto & Scooter
La Casa di Akashi ha giocato molto d'anticipo rispetto a tutti quanti facendoci provare in anticipo le moto del prossimo anno e oltre a dirvi come sono fatte, siamo già in grado di raccontarvi come vanno la nuova Ninja 300 e la Ninja 636
Kawasaki, in sella alle novità
La nuova Z800 che abbiamo visto da vicino al Salone di Milano è solo apparentemente un restyle della Z750, visto l'arrivo di un nuovo motore di maggiore cilindrata e un telaio dalle prestazioni superiori. Obiettivo: una guida più sicura ed efficace, e uno stile per non passare inosservati

I progettisti giapponesi hanno puntato su un look molto più aggressivo, ispirandosi dichiaratamente al tema stilistico della "belva feroce". Così la Z800 è una presenza che non passa inosservata. Ora il cupolino con faro compatto dal design sfaccettato conferisce un aspetto più deciso, rafforzato dal puntale di serie da vera street-fighter. Il codino posteriore è slanciato e termina nella nuova luce di coda a LED. Rinnovate anche le staffe integrate del poggiapiedi che evidenziano la leggerezza della parte posteriore della moto.
I progettisti giapponesi hanno puntato su un look molto più aggressivo, ispirandosi dichiaratamente al tema stilistico della "belva feroce". Così la Z800 è una presenza che non passa inosservata. Ora il cupolino con faro compatto dal design sfaccettato conferisce un aspetto più deciso, rafforzato dal puntale di serie da vera street-fighter. Il codino posteriore è slanciato e termina nella nuova luce di coda a LED. Rinnovate anche le staffe integrate del poggiapiedi che evidenziano la leggerezza della parte posteriore della moto.
Il propulsore è raffreddato a liquido, reattivo e con un'efficiente testata DOHC a 4 valvole raggiunge una cubatura di 806 cc, grazie a un alesaggio e una corsa di 71,0 x 50,9 mm. Con l'alesaggio che passa dunque da 68,4 mm a 71,0 mm, il nuovo motore offre maggiori prestazioni a qualsiasi regime. Il sistema di iniezione del carburante è gestito da un ECU di alta precisione. Iniettori nebulizzanti e corpi farfallati di diametro maggiore da 34 mm (in precedenza 32 mm) con valvole secondarie a farfalla, forniscono quindi una risposta omogenea su tutto l'arco dei giri. Mentre i collettori di scarico curvati sono il più lunghi possibile. I tubi di bilanciamento collegano i collettori 1-4 e 2-3. Entrambe le caratteristiche contribuiscono a incrementare le performance a regimi medio-bassi. Il valore di massima potenza è quindi di 83.0 kW (113 CV) a 10,200 rpm, mentre la coppia massima è di 83.0 Nm (8.5 kgfm) a 8,000 rpm. I rapporti finali più corti completano il carattere del nuovo motore ed enfatizzano la maggiore accelerazione della Z800

La geometria del telaio presenta una serie di caratteristiche che garantiscono agilità e maneggevolezza, unitamente a una sensazione di estrema stabilità. La posizione di guida leggermente inclinata in avanti (abbassata in avanti, rialzata sul retro) contribuisce a un aspetto più aggressivo.

La geometria del telaio presenta una serie di caratteristiche che garantiscono agilità e maneggevolezza, unitamente a una sensazione di estrema stabilità. La posizione di guida leggermente inclinata in avanti (abbassata in avanti, rialzata sul retro) contribuisce a un aspetto più aggressivo.
L'impiego di supporti in alluminio fuso consente di posizionare punti di attacco anteriori del motore dietro al cilindro, vicino al baricentro del motore. Il forcellone in acciaio è leggermente più lungo (560 mm >> 572 mm) e arricchito dai nuovi tendicatena per una migliore regolazione. La forcella rovesciata KYB da 41 mm presenta un assetto ottimizzato per la maggiore cilindrata del motore e la rigidità rivisitata del telaio. L'ammortizzatore posteriore KYB è stato posizionato 20 mm a sinistra rispetto alla linea centrale della moto. In precedenza l'ammortizzatore era posizionato 38 mm a destra rispetto alla linea centrale della moto. Riposizionando l'ammortizzatore sulla sinistra, il silenziatore sulla destra ha più spazio e il bilanciamento tra lato destro e sinistro è migliore. I dischi a margherita di diametro maggiore da 310 mm (in precedenza 300 mm) con pastiglie sinterizzate offrono maggiore potenza di frenata. Doppie pinze con 4 pistoncini contrapposti contribuiscono a un maggiore controllo.
È evidente che non si tratta di un progetto completamente nuovo, ma ciò non toglie che sotto la pelle la nuova Ninja sia stata oggetto di profonde modifiche: il propulsore cresce con l'aumento della corsa (da 42,5 a 45,1 mm), vantando alberi a camme riprofilati e condotti di aspirazione di maggior diametro in prossimità dei corpi farfallati. Unitamente a numerose altre modifiche di dettaglio il risultato è una potenza di 131 CV a 13.500 giri, ma soprattutto un notevole incremento della curva di coppia ai bassi e medi regimi.
Il telaio rimane simile al precedente, con modifiche alle fusioni al fine di ottenere maggiore rigidità e un cannotto di sterzo dall'inclinazione appena maggiore (da 24° a 23,5°) in cerca di maneggevolezza. Per le sospensioni si segnala l'introduzione di una nuova forcella di tipo "big piston", con funzioni idrauliche e meccaniche separate, mentre l'ammortizzatore vede ora leveraggi più progressivi e una molla più lunga di 7 mm. Un capitolo a parte per l'elettronica, vera protagonista sulla nuova 636. Il controllo di trazione (denominato KTRC) è parente stretto di quello impiegato sulla Ninja ZX-10R e vanta tre modalità di intervento. I sensori sulle ruote incrociano i dati provenienti dal motore (regime di rotazione, rapporto inserito e impulso sulla manopola del gas) con tempi di analisi e intervento di circa 5 millisecondi, così da intervenire rapidamente in ogni situazione. Il sistema è disinseribile; ogni volta che si gira la chiave di contatto l'impostazione torna automaticamente sul livello più sportiva. Per la centralina le modalità sono due, Full o Low. Quest'ultima taglia circa il 20% della potenza.

Rivedere la Kawasaki Ninja ZX-6R 636 all'Eicma dopo averla provata per un giorno intero in pista a Thunder Hill in California ci ha fatto venire una voglia di correre…. Sarà contagiosa? Lasciate per un attimo il salone e riguardatevi il nostro video in pista!
Il telaio rimane simile al precedente, con modifiche alle fusioni al fine di ottenere maggiore rigidità e un cannotto di sterzo dall'inclinazione appena maggiore (da 24° a 23,5°) in cerca di maneggevolezza. Per le sospensioni si segnala l'introduzione di una nuova forcella di tipo "big piston", con funzioni idrauliche e meccaniche separate, mentre l'ammortizzatore vede ora leveraggi più progressivi e una molla più lunga di 7 mm. Un capitolo a parte per l'elettronica, vera protagonista sulla nuova 636. Il controllo di trazione (denominato KTRC) è parente stretto di quello impiegato sulla Ninja ZX-10R e vanta tre modalità di intervento. I sensori sulle ruote incrociano i dati provenienti dal motore (regime di rotazione, rapporto inserito e impulso sulla manopola del gas) con tempi di analisi e intervento di circa 5 millisecondi, così da intervenire rapidamente in ogni situazione. Il sistema è disinseribile; ogni volta che si gira la chiave di contatto l'impostazione torna automaticamente sul livello più sportiva. Per la centralina le modalità sono due, Full o Low. Quest'ultima taglia circa il 20% della potenza.
Rivedere la Kawasaki Ninja ZX-6R 636 all'Eicma dopo averla provata per un giorno intero in pista a Thunder Hill in California ci ha fatto venire una voglia di correre…. Sarà contagiosa? Lasciate per un attimo il salone e riguardatevi il nostro video in pista!
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.
Kawasaki, in sella alle novità
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.