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MV Brutale 1090: un tris per il 2013

il 22/10/2012 in Moto & Scooter

Una cubatura, due soglie di potenza, tre allestimenti, tutti con controllo di trazione. Nella sua versione a quattro cilindri, il mito di Schiranna si rinnova e si impreziosisce

MV Brutale 1090: un tris per il 2013

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Tre caratteri, tre allestimenti, tre prezzi. Ma una sola cilindrata per la Brutale a quattro cilindri: l'unità è il ben noto 1090 (in realtà si tratta di un 1078 cc). Insomma, via la 920, ora l'entry level ha la stessa dignità delle sorelle per cui la gamma ora si articola così: Brutale 1090, Brutale 1090 R e Brutale 1090 RR. Le caratteristiche principali sono quelle di sempre: motore quattro cilindri con distribuzione doppio albero e valvole radiali, telaio scomponibile a traliccio in tubi di acciaio e piastre in alluminio, monobraccio posteriore, forcella a steli rovesciati da 50 mm, impianto frenante di alto livello e controllo di trazione regolabile su 8 livelli.

Esteticamente si notano i nuovi elementi luminosi disposti simmetricamente ai lati del copricruscotto, allo scopo di rendere la moto più visibile nelle ore diurne e notturne. In un certo senso si illumina anche il quattro cilindri, ora di colore argento. Stessa tonalità per i nuovi cerchi a razze sdoppiate, particolarmente leggeri: il risparmio di peso rispetto a quelli montati sul modello precedente è di oltre 1,5 kg (a coppia). I terminali di scarico sovrapposti, inoltre, si incattiviscono grazie alle estremità rastremate e si impreziosiscono tramite una finitura superficiale che ne esalta la compattezza. Novità anche per il nuovo gruppo ottico posteriore e per gli specchi retrovisori che sulla entry level sono rivisti nel design, mentre sulle versioni più costose integrano gli indicatori di direzione. Il portatarga non è più in plastica ma in metallo, più bello e leggero.

MV Brutale 1090: un tris per il 2013 — Al top della gamma ecco la Brutale 1090 RR. In questo allestimento, il 1078 cc eroga 158 CV

Il motore è proposto in due configurazioni che si distinguono per le prestazioni: la versione che equipaggia la 1090 e la 1090 R raggiunge i 144 CV (106 kW) a 10.300 giri/min e i 112 Nm (11,4 kgm); la 1090 RR può invece contare su un "quattro" più tirato: 158 CV (116,5 kW) a 11.900 giri/min ma un filo di coppia in meno (100 Nm a 10.100 giri/min). La RR, inoltre, è dotata di frizione con dispositivo antisaltellamento meccanico.

La forcella con steli di 50 mm è completamente regolabile: compressione su uno stelo, estensione sull'altro, precarico della molla su entrambi. Il nuovo piede forcella a sgancio rapido farà felici gli amanti del mondo racing. Anche il mono ammortizzatore è personalizzabile nella risposta, con alcune distinzioni in base alla versione: sulla 1090 e la 1090 R si possono registrare il freno in estensione e il precarico molla; la RR è dotata anche di registro dell'idraulica in compressione, con regolazione separata per la risposta alle alte e alle basse velocità.

L'impianto frenante è, come da tradizione, di alta qualità: due dischi anteriori di 310 mm per Brutale 1090, 320 mm invece per Brutale 1090 R e Brutale 1090 RR; per tutte, un disco in acciaio con diametro di 210 mm. Le pinze sono a quattro pistoncini sia davanti sia dietro; su Brutale 1090 RR quelle anteriori sono Brembo monoblocco.

La 1090 è disponibile in nero opaco, bianco perlato opaco e grigio metallizzato opaco a 12.990 €.
La 1090 R è offerta in nero metallizzato, rosso pastello e argento a 13.990 €.
La 1090 RR, infine, si può scegliere in varianti bicromatiche: rosso-argento, oro-bianco perlato, blu metallizzato-bianco perlato a 16.990 €.

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