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BMW S1000RR HP4: pronta alla sfida!

di Leslie Scazzola il 05/09/2012 in Moto & Scooter

Quasi 9 kg in meno e una raffinata elettronica, che gestisce motore e sospensioni, per la nuova "arma totale" di BMW. Immatricolabile, seppure nata esplicitamente per la pista e le corse

BMW S1000RR HP4: pronta alla sfida!
Jerez (Spagna) - Anno 2009, BMW presenta la sportiva S1000RR ed è subito un successo: forte delle prestazioni mozzafiato del suo quattro cilindri e delle doti dinamiche da vera "racer". Se pensavamo di aver visto tutto, però, è ora di ricredersi: sulla falsariga di quanto già fanno Ducati con i suoi modelli "S" ed "R", oppure Aprilia con la sua RSV4 Factory APRC, la Casa dell'Elica presenta la versione più estrema della sua superbike stradale. Una moto dedicata all'impiego in pista e farcita di succulenti novità in fatto di equipaggiamento.
La HP4, acronimo di High Power 4 (cilindri) si presenta così con 8,8 kg in meno rispetto al modello di serie, ottenuti tramite nuovi cerchi ruota forgiati e diverse altre limature, ma soprattutto con le innovative sospensioni elettroniche adattative, capaci di variare assetto in base al tipo di guida e alle condizioni del tracciato. Oltre a questo, come vuole la nuova tendenza del settore, in BMW hanno pensato bene di affiancare una gestione elettronica ancora più specialistica, che oltre al controllo di trazione e al sistema antiwheeling, che controlla le impennate, vede l'inserimento del launch control, ovvero l'assistenza elettronica per le partenze "a razzo" necessarie in gara.

La HP4 è quindi una moto nata e pensata per l'impiego in pista, come sottolineato dal codino rigorosamente monoposto e dall'assenza delle pedane del passeggero. Se poi vorrete usare questo gioiellino su strada col passeggero, il kit pedane e sellino potrete comunque acquistarlo a parte.
BMW S1000RR HP4: pronta alla sfida!
Non è per i deboli di cuore. Intendiamoci, non che la S1000RR "standard" lo sia, ma catamente con la nuova HP4 le cose si complicano ulteriormente. Sulla pista di Jerez abbiamo fatto la conoscenza con una moto più rapida, più reattiva e veloce, ma che conserva comunque intatte le doti di stabilità e precisione del modello meno estremo, dal quale tra l'altro riprende "in toto" il telaio e il motore quattro cilindri.

Il fatto è che l'alleggerimento di cui è stata oggetto rende la HP4 una moto ancor più specialistica, dedicata a chi vuole il massimo, o meglio, per i piloti intenzionati a correrci. I 193 CV del motore spingono conrabbia, ma grazie al lavoro di alleggerimento e di affinamento dell'elettronica, che ha portato a un irrobustimento della coppia tra i 6.000 e i 9.500 giri, il quattro cilindri si presenta cattivo agli alti ma sfruttabile ai regimi intermedi. Col risultato che ogni impulso sul gas si trasforma in una spinta sostanziosa anche lontano dalla zona rossa del contagiri. La guida appare addirittura più facile, almeno finché non si cerca di sfruttare appieno il potenziale, soprattutto in uscita dalle curve con la moto molto piegata.

In questo frangente il sistema DTC (Dinamic Tracion Control) fornisce un aiuto evidente, scaricando a terra la potenza in maniera calibrata e mantenendo sempre un grip eccellente. Nelle mappature Rain, Sport e Race il sistema non è calibrabile (e risulta un po' invasivo quando si spinge a fondo), mentre nell'impostazione Slick l'intervento è settabile su sette valori. Noi abbiamo impostato il sistema a "– 4" non appena indossate delle performanti Pirelli Supercorsa Slick, trovando l'equilibrio perfetto tra grip e sicurezza, mentre con gli pneumatici in versione stradale abbiamo regolato il sistema in un più conservativo " – 2".

Le sospensioni a controllo elettronico rappresentano un'altra grande novità BMW: dotate di un avanzato sistema che gestisce l'idraulica (compressione ed estensione) in base all'angolo di piega, alla velocità di inclinazione e all'apertura del gas, forcella e mono rispondo alla perfezione in ogni frangente, e anche nella guida più esasperata non abbiamo sentito l'esigenza di particolari modifiche di setup. Modifiche che, per la cronaca, si fanno semplicemente agendo sui comandi al manubrio, in maniera pratica e molto rapida. L'ABS, in questa versione Race, lascia al pilota ampia possibilità di modulazione della frenata, intervenendo esclusivamente quando si arriva al bloccaggio reale. Ancora non è chiaro come e perché lo si debba usare in una ipotetica gara in circuito, ma comunque sia il sistema BMW ha il pregio di non essere affatto invadente nell'intervento.

La nuova S1000RR verrà presentata al pubblico ad EICMA in novembre, ed entro l'anno raggiungerà le concessionarie. Il prezzo non è ancora stato definito ma è ipotizzabile che sia allineato a quello di altre "fuoriserie" della categoria.
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