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BMW G 650 GS

di Alfredo Verdicchio, foto Marco Zamponi il 05/10/2011 in Moto & Scooter

Con la sua grande praticità, il peso ridotto e il motore facile poco assetato, la monocilindrica bavarese conquista sin dai primi metri. Il prezzo è però ancora troppo vicino a quello delle concorrenti bicilindriche

BMW G 650 GS
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Il frontale così ridisegnato l'ha ringiovanita però, sotto le plastiche, la bavarese G 650 GS resta la stessa monocilindrica che fino a quattro anni fa rappresentava l'unica alternativa (e lo è tutt'ora, anche se il prezzo per noi resta ancora alto) alle vendutissime bicilindriche giapponesi (leggasi Honda Transalp e Suzuki V-Strom 650).
E a dirla tutta la piccola enduro tedesca non va niente male, anzi. Rispetto alla versione precedente di quattro anni fa, l'odierna G 650 GS gode di una ciclistica aggiornata nel comparto sospensioni, dove sia la forcella (che arriva dritta dalla BMW F 650 GS) sia il monoammortizzatore si presentano con una taratura più sostenuta e maggiormente adatta all'uso prettamente stradale del mezzo. A conferma di questa maggiore propensione all'asfalto le ruote in lega leggera, anch'esse ereditate dalla "seiemmezzo" bicilindrica, che al posteriore portano un pneumatico di larga sezione che offre in curva un appoggio sicuro. In fatto di maneggevolezza e agilità la piccola GS non ha nulla da invidiare alla concorrenza, soprattutto se confrontate con le più imponenti bicilindriche messa di fronte alle quali, però, paga un minore comfort di viaggio.
Il parabrezza e la zona serbatoio un po' stretta non offrono certo una protezione adeguata nei lunghi viaggi e la sella non è larga come quella presente sulle concorrenti citate. È anche vero, però, che la monocilindrica tedesca ha il pregio di vibrare poco anche alle alte velocità e, in più, di godere di un propulsore piuttosto brillante lungo tutto l'arco di rotazione. In tutte le marce il motore è fluido e pronto a rispondere ai comandi del gas anche quando la lancetta del contagiri è poco sotto i duemila giri (in quarta e quinta sobbalza fino ai 2500), ed è dotato pure di una grinta discreta una volta superati i tremila. Insomma, il "mono" ereditato dalla BMW G 650 Xcountry (non più in listino da un paio d'anni, così come le sorelle G 650 Xmoto e G 650 Xchallenge) funziona bene, e se c'è bisogno sa anche andare forte, ben oltre i limiti imposti dal Codice della Strada.
In presenza di entrambe le borse laterali la G 650 GS "fatica" nell'ottenere le stesse punte velocistiche, non tanto per il maggiore peso, più che altro per la resistenza offerta all'aria: le valigie sono piuttosto larghe anche se, per poco, non riescono a contenere nessun tipo di casco. Un vero peccato, perché nell'uso di tutti i giorni – ma anche nelle gite al mare – torna sicuramente comodo un posto dove riporre l'elmo e muoversi liberi da qualsiasi impiccio. Di contro, le borse realizzate per la piccola GS hanno la peculiarità di essere estensibili tramite un meccanismo interno facile da azionare: in un attimo le valigie si compattano tanto da contenere lo stretto necessario, la 24ore e la tuta antipioggia.
Cercando il pelo nell'uovo, vien da fare un appunto al cambio, normalmente mai morbido negli innesti ma preciso nel passaggio da un rapporto all'altro, e alla frenata dotata di ABS: di questa non critichiamo tanto la potenza a disposizione, più che discreta, quanto la modulabilità del comando al manubrio ridotta a causa del sistema antibloccaggio che lo rende un po' spugnoso. In compenso consuma davvero poco, visto che durante la prova, mantenendo i 120 km/h, abbiamo rilevato una media dei 23 km/l.
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