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Poggipolini dalle moto allo spazio

di Luigi Rivola il 17/06/2011 in Moto & Scooter

Una delle aziende più avanzate nella produzione di componentistica in materiali pregiati per moto, auto, barche e aerei acquisisce la ATR, industria leader nel settore della fibra di carbonio. E punta molto in alto

Poggipolini dalle moto allo spazio
La NCR M16
Poggipolini è un nome ben noto fra i motociclisti sportivi e non solo italiani. Da più di trent'anni occupa una posizione preminente nel settore della componentistica speciale in materiali pregiati, in particolare titanio e leghe d'alluminio, e la sua fama, nata nel nostro mondo, si è allargata anche ad altri campi: da quello automobilistico fino alla Formula 1, a quello nautico, all'aerospaziale.
NCR è un altro marchio profondamente inciso nella mente degli appassionati di moto speciali e da corsa: lanciato dai noti tecnici bolognesi Giorgio Nepoti e Rino Caracchi negli anni Sessanta e Settanta, ha figurato sul serbatoio di stupendi bolidi Ducati, prima fra tutti la 900 SS con cui Mike Hailwood si impose al Tourist Trophy del 1978. Oggi la NCR fa parte del Gruppo Poggipolini ed ha in catalogo alcune special ultrasportive tra cui, al top della gamma, la M16, moto da 150.000 euro, costruita solo su ordinazione, pesante solo 145 kg e spinta dal propulsore Ducati Desmosedici RR elaborato, da oltre 200 CV alla ruota, montato su un telaio monoscocca in fibra di carbonio.
Da oggi la Poggipolini comprende anche il marchio ATR, simbolo di un'azienda di Colonnella, nel teramano, poco nota forse al grande pubblico, ma molto conosciuta negli ambienti in cui opera per l'altissimo livello qualitativo e tecnologico della sua produzione di componentistica in fibra di carbonio. Nel portafoglio clienti della ATR ci sono nomi altisonanti, come Ducati, MV Agusta, Ferrari, Porsche, Lamborghini, Agusta-Westland e Alenia, clienti estremamente prestigiosi che in molti casi sono anche nel carnet di Poggipolini, che tra l'altro condivide gli stessi campi operativi dell'azienda abruzzese.
La ATR dal 2007 è entrata in crisi ed è stata costretta a proseguire l'attività a ranghi ridotti, a causa del commissariamento e del ricorso alla cassa integrazione, ma con immutato successo. Ora l'intervento di Poggipolini, che con questa acquisizione si assicura un partner di grandi capacità e perfettamente integrabile nel core-business del Gruppo, garantisce alla ATR il rilancio e il mantenimento in organico dei 430 dipendenti rimasti.
L'abbinamento fra Poggipolini e ATR è rilevante anche alla luce di una nuova iniziativa alla quale la capogruppo di San Lazzaro di Savena ha recentemente aderito: si tratta della "IR4I", l'associazione delle ditte emiliano-romagnole che operano nel settore aerospaziale. Lo scopo dell'associazione è unire le forze e le esperienze per partecipare con un forte potere contrattuale alle gare per l'assegnazione di commesse in questo settore strategico della moderna tecnologia. Vale la pena di aggiungere che all'origine di questa associazione, concepita il 13 aprile nella sede dell'Istec-Cnr di Faenza, c'è l'idea di un imprenditore motociclista, Gaetano Bergami, titolare della BMC di Medicina (parti speciali per moto e auto racing), che l'ha realizzata in accordo con Piergiacomo Rinaldi Ceroni, presidente del centro studi Alcide De Gasperi di Imola, città in cui è stata stabilita la sede operativa della "IR4I".

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