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Suzuki GSX-R 750: la sportiva assoluta

di Leslie Scazzola il 01/02/2011 in Moto & Scooter

È rimasta la sola 750 cc supersport, ma in Giappone non dormono certo sugli allori: più potenza, più leggerezza e un design ancor più affilato per un grande classico che si rinnova

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Superpotenza o massima guidabilità? Quintali di gomma sull'asfalto in uscita di curva o guida armonica, rotonda e millimetrica? La quadratura del cerchio per Suzuki si chiama GSX-R 750, una sportiva pura, la sportiva della Casa di Hamamatsu.
Una tradizione che si rinnova da oltre 25 anni, e poco importa se le altre industrie motociclistiche hanno via via abbandonato la categoria delle settemmezzo in favore delle superbike da 1000 cc. Le evoluzioni e gli aggiornamenti del progetto 750 per il 2011 hanno un unico comune denominatore: la sportività a tutti i costi. E che vi piaccia domare col polso destro mandrie intere di cavalli imbizzarriti o pennellare le traiettorie con precisione chirurgica, la nuova GSX-R potrebbe fare proprio al caso vostro.
Peso ridotto, quote ciclistiche riviste in favore del massimo contenimento dimensionale e un motore potente e dalla coppia generosa fin dai bassi regimi sono gli strumenti attraverso i quali Suzuki presenta la GSX-R più estrema di sempre, in barba alle mode, alle tendenze e alle logiche del mercato. Gli estimatori di questa moto, ma non solo quelli, avranno di che leccarsi i baffi.
Suzuki GSX-R 750: la sportiva assoluta
Esattamente come sulla versione da 600 cc (la prova su Dueruote di febbraio), la GSX-R 750 vanta un telaio a doppio trave in alluminio completamente ridisegnato, con l'interasse ridotto a soli 1375 mm, ovvero 15 mm in meno rispetto alla precedente versione, grazie anche al posizionamento del motore ruotato di 3°.

In tema di ciclistica trovano invece conferma la forcella Big Piston e il mono posteriore, entrambi Showa e completamente regolabili, mentre all'anteriore spiccano le nuove pinze freno radiali marchiate Brembo che lavorano su dischi da 310 mm di diametro. Grande attenzione è stata posta sul motore quattro cilindri, una unità completamente rivista e contraddistinta da misure ancor più compatte. Un propulsore "superquadro", cioè con misure di alesaggio superiori a quelle della corsa che monta nuovi pistoni in alluminio a tripla fascia ottenuti per forgiatura. Altre novità l'angolo di inclinazione delle valvole rivisto (22,5° per lo scarico e 12° per l'aspirazione) e un nuovo cambio dalle dimensioni lillipuziane, coadiuvato dalla frizione con sistema antisaltellamento. L'elettronica non vanta sistemi quali controllo di trazione o anti-wheeling, ma il classico dispositivo SDTV (Suzuki Dual Throttle Valve) con corpi farfallati a doppia valvola (una comandata dal pilota, l'altra gestita dall'elettronica) promette di gestire l'iniezione del carburante e gli impulsi provenienti dalla manopola del gas al fine di garantire la risposta più fluida e sfruttabile del motore.

Confermata la doppia mappa selezionabile dal semimanubrio sinistro, con potenza piena (A) o limitata per le condizioni di scarso grip (B). Altre modifiche riguardano poi l'impianto di scarico alleggerito di oltre 1 kg rispetto al precedente, e il design, con la "classica" rivisitazione estetica (la moto è pressoché identica alla sorella da 600 cc) che accompagna ogni nuovo modello GSX-R e che in questo caso, curiosamente, ripropone temi stilistici armonici e arrotondati che ricordano molto i modelli K4 e K5 delle supersportive Suzuki. In questo ambito, insomma, la nuova GSX-R non propone nulla di nuovo. Le novità sono soprattutto tecniche, come lo splendido motore che dopo la cura degli ingegneri giapponesi ha raggiunto prestazioni vicine a quelle delle unità da un litro e il peso piuma di 190 kg a secco dichiarati.
Suzuki GSX-R 750: la sportiva assoluta
In uscita di curva, col gas "in mano" come si dice in gergo, puoi scegliere di fare due cose: spalancare la manetta o trastullarti con l'acceleratore nell'attesa di raddrizzare la moto e poter contare di conseguenza su un maggiore appoggio a terra. Con una 1000 solitamente, visti i cavalli a disposizione, l'istinto di conservazione preme per la seconda ipotesi, mentre con una supersport 600 si ha maggior libertà d'azione. La nuova GSX-R 750 è più vicina a quest'ultima categoria, somigliando più a una media cilindrata "vitaminizzata" che a una vera SBK.

Cavalli ce ne sono da vendere, intendiamoci, ma non mettono mai in crisi, grazie anche a una erogazione regolare fin dai medi regimi e alla coppia ben distribuita. Se dovessimo fare un appunto potremmo chiamare in causa solo l'estrema prontezza del motore anche ai bassi regimi, che rispodne così energicamente da richiedere un minimo di assuefazione. Detto questo, sembra facile, in sostanza, andar forte con la settemmezzo Suzuki: la maneggevolezza è quasi sorprendente, tanto la moto è rapida nei cambi di inclinazione e in ingresso di curva. L'arco di erogazione utile molto ampio (da 8000 a 14.000) consente poi al pilota una guida veloce, redditizia ma anche poco affaticante. In pista si apprezza il rinnovato impianto frenante, potente e modulabile anche se afflitto da una leva che tende ad aumentare la sua corsa dopo pochi giri. La frizione antisaltellamento è impeccabile nell'intervento e di conseguenza garantisce sempre l'aderenza del pneumatico posteriore. 

Da segnalare in positivo anche il cambio, ottimamente spaziato e rapido negli innesti, anche quando viene brutalmente violentato in pista, mentre i pneumatici Bridgestone BT 016 Pro offrono un feeling solo discreto forzando il ritmo in circuito, mostrando la loro inclinazione sportiva stradale.
Suzuki GSX-R 750: la sportiva assoluta
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Motore: quattro cilindri in linea, quattro tempi, raffreddamento a liquido, alesaggio per corsa 70,0×48,7 mm, cilindrata 750 cc, rapporto di compressione 12,5:1, distribuzione bialbero a camme in testa e quattro valvole per cilindro, alimentazione a iniezione elettronica. Serbatoio: 17 litri.

Trasmissione: frizione multidisco, primaria a ingranaggi, cambio a sei rapporti, finale a catena (45/17).

Ciclistica: telaio a doppio trave in alluminio, sospensione anteriore forcella a steli rovesciati completamente regolabile, sospensione posteriore forcellone con monoammortizzatore idraulico a leveraggi progressivi, completamente regolabile. Freni: doppio disco anteriore da 310 mm con pinze ad attacco radiale, disco singolo posteriore da 220 mm e pinza flottante a singolo pistoncino. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 180/55-ZR17.

Dimensione (in millimetri): lunghezza 2030, larghezza 710, interasse 1390, altezza sella 810, peso 190 kg.

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