Presentata nel 1987, la CBR600F è una evergreen tra la stradali carenate, grazie al riuscito connubio tra versatilità e prestazioni, principi cui si ispira anche la rinnovata versione 2011.
Sparita dai listini per qualche anno, i ripresenta opportunamente aggiornata e spinta dal motore a 4 cilindri in linea da 599 cc derivato dalla CBR600RR del 2007, utilizzato anche sulla Hornet, in questa release capace di 102 cv a 12.000 giri (e caratterizzato - assicurano alla Honda - da un'erogazione particolarmente fluida).
Il motore è incastonato ad irrigidire un telaio monotrave in alluminio; la ciclistica prevede una forcella rovesciata da 41 mm e un forcellone in alluminio pressofuso (particolarmente lungo per garantire trazione, nonostante l'agilità assicurata dall'interasse contenuto in 1.437 mm) con monoammortizzatore regolabile, freno anteriore con dischi flottanti e pinze a due pistoncini.
La posizione di guida combina sella abbastanza bassa (soli 800 mm da terra) a semimanubri più alti rispetto alle supersportive tradizionali. Il comfort del passeggero è assicurato da una sella più ampia e più imbottita rispetto alle supersportive estreme, con due appigli nella parte inferiore del codone
La CBR600F reca la firma del designer Valerio Aiello: "Volevamo creare un design che rimanesse attraente per molto tempo, non un anno o due, la nuova CBR600F ha le dimensioni compatte di una veloce Super Sport, ma anche un'eleganza senza tempo".
Disponibile anche con sistema C-ABS (il sistema di frenata combinata con dispositivo antibloccaggio), caratterizzato da pinze anteriori a tre pistoncini, verrà proposta nelle colorazioni Pearl Cool White/Hyper Red, Pearl Cool White/Moody Blue Metallic e Pearl Nightstar Black/Matt Cynos Grey Metallic.
La CBR600F, che è dotata di serie di antifurto HISS, potrà essere equipaggiata con numerosi accessori dedicati, dal cupolino maggiorato al coprisella in tinta.

La best-seller Hornet si aggiorna, per restare al passo con una concorrenza sempre più agguerrita. Invariato il motore, le migliorie principali riguardano l'estetica, che è stata resa più moderna e "leggera": in particolare, un restyling corposo ha riguardato il codino, ora più alto e slanciato, e il frontale in cui si sente maggiormente il family feeling con la CB1000R.
La nuova strumentazione LCD è protetta da un'unghia che si integra al profilo del gruppo ottico anteriore ed ha anche funzione di riparo aerodinamico.
Due nuove colorazioni, Giallo e Bianco perlato, si aggiungono al classico nero.

Sportività di una naked ad alte prestazioni, guida eretta e aspetto da adventure-bike: questi i tratti distintivi della Crossrunner, una tuttoterreno dalla vocazione spiccatamente stradale spinta dal motore V4 da 800cc che equipaggiava la VFR V-TEC.
Le ricerche hanno messo in evidenza il desiderio dei clienti di una moto divertente da guidare in tutte le condizioni e per tutto l'anno, adatta alla città ma anche ai lunghi viaggi. I prototipi del Crossrunner sono stati sviluppati in galleria del vento, così da perfezionare le forme della sinuosa carenature e ottimizzare la precisione di guida.
Il motore V4 di 90° da 782 cc (rapporto superquadro tra alesaggio e corsa, di 72x48 mm), con distribuzione bialbero e raffreddamento a liquido, è dotato del sistema VTEC con fasatura delle valvole ridefinita per combinarsi a mappature di iniezione e accensione studiate per garantire un'erogazione lineare e una coppia generosa. I consumi contenuti determinato un'autonomia pari a 328 km sfruttando i 21 litri di capacità del serbatoio.
Il cambio è a sei rapporti, la frizione in bagno d'olio e la trasmissione finale a catena.
Lo scarico basso 4 in 2 in 1 ha consentito un posizionamento basso della sella per il passeggero; il manubrio è alto e largo, la strumentazione regolabile è completa.
La ciclistica prevede un telaio di derivazione sportiva, a doppio trave in alluminio, forcella a cartuccia HMAS da 43 mm e forcellone monobraccio in alluminio pressofuso, con leveraggio progressivo e ammortizzatore a gas regolabile in estensione e nel precarico molla.
L'impianto frenante prevede ha l'ABS e il Dual CBS di serie.
Tre le varianti di colore: Graphite Black e Moonstone Silver Metallic, Pearl Fadeless White e Bullet Silver Metallic, Candy Blazing Red e Moonstone Silver Metallic.
Per il Crossrunner sarà disponibile una vasta gamma di accessori: borse laterali da 29 litri, bauletto portaoggetti, poggia schiena, borse interne e cupolino maggiorato, manopole riscaldate, cavalletto centrale, presa da 12V.

Per ora non chiamatela Varadero, anche perché Honda ci tiene a precisare che è di una concept bike che stiamo parlando. Anche se a vederla dal vivo sembra già una moto pronta per andare in produzione. Un modello "turistico" che andrà a sfidare il segmento delle maxi-enduro, spiazzando la concorrenza con un motore V4.

A colpo d'occhio la CrossTourer mostra le doti tipiche della moto che non vuole sentire parlare di confini. Imponente nell'aspetto e nel gruppo ottico anteriore, leggermente più minimalista delle concorrenti con tanto di doppio faretto da turistica d'assalto, ma che non teme l'off-road. Anzi lo sfida con tanto di paracolpi laterale, pronto a proteggere l'affilata carrozzeria. Un design che risulta quindi molto snello, nonostante le dimensioni importanti del mezzo e del telaio doppia trave di alluminio.

Il motore è però la sorpresa più grande, visto che si tratta del V4 da 1200cc mutuato dalla nuova VFR, con tutta la tecnologia e l'elettronica che un trapianto di questo tipo si porta in dote. Quindi si confermano la trasmissione finale a cardano e il cambio a doppia frizione DCT. 
Infine da notare le ruote a raggi e il cerchio anteriore da 19". La CrossTourer non arriverà nei concessionari prima del 2012.

L'NM2 è la sfida di Honda al segmento dei maxi-scooter. Una sigla che nasconde un concetto: "New Mid 2", ovvero la nuova via di mezzo tra le prestazioni di una moto e le comodità dello scooter. In sostanza un progetto che mira a farsi largo in un mercato dominato da una concorrenza difficile da spodestare.

Previsto in strada non prima del 2012, l'NM2 mette in mostra un mix di soluzioni tecniche che si rifanno ancora una volta alla VFR 1200, che di fatto ha segnato la nuova era di tutti i nuovi modelli Honda. Anche se parliamo sulla base delle indiscrezioni, come quella che vorrebbe il cambio DCT a doppia frizione derivato proprio dalla sorellona turistica. Il motore invece è fissato nel telaio, come una moto appunto.

Lo stile è piuttosto sportivo, con il grosso scudo anteriore che termina lateralmente con due prese d'aria simili alle branchie di uno squalo, quasi a voler ribadire la propria vocazione aggressiva. Contestualmente con le ruote alte da 17 pollici e i cerchi a 5 razze a "Y", anodizzati rossi per richiamare la scelta cromatica della sella e del retro-scudo. Infine non sfuggono ad uno sguardo attento anche due dettagli importanti: il forcellone con leveraggio Pro-Link e l'importante impianto frenante, molto probabilmente con ABS e con dischi maggiorati con profilo wave.

La nuova piccola è spinta da un monocilindrico da 249 cc, quattro valvole, raffreddato a liquido, con cambio a sei rapporti, in grado di erogare una potenza massima di 19,42 kW (26,4 CV) a 8500 giri/min e una coppia massima di 22,9 Nm a 7000 giri.
L'alimentazione è affidata al sistema di iniezione Honda PGM-FI, che promette consumi di circa 27 chilometri con un litro di benzina, per un'autonomia dichiarata di oltre 350 km grazie al serbatoio da 13 litri. Per la ciclistica si è scelto il telaio di acciaio a doppio trave, forcella con steli da 37 e al posteriore un mono ammortizzatore con schema Pro-Link. Sui cerchi da 17" le gomme sono da 110/70 all'anteriore e 140/70 al posteriore. Il freno a disco anteriore è da 296 mm con pinza a doppio pistoncino, quello posteriore è da 220 mm.
Il peso dichiarato è di 162,8 kg e l'altezza della sella contenuta in 784 mm da terra. La posizione di guida non sembra sacrificata: i semimanubri non sono eccessivamente chiusi e le pedane non sono troppo in alto. Pratico il vano sottosella in cui è possibile sistemare un lucchetto ad U.
Due le colorazioni disponibili, nera o bianca/blu.

Rispondendo a un mercato in crescita, la CBR125R si rivolge ad un pubblico di giovanissimi, che non vogliono rinunciare a guidare una moto "vera", e si ispira esteticamente alle sportive Honda di cilindrata maggiore
Presentata nel 2004, è stata profondamente rivista per il 2011 e si propone con una nuova strumentazione digitale, un look particolarmente aggressivo e doti dinamiche che facciano assaporare il gusto di guidare un mezzo di cilindrata maggiore.
Il propulsore monocilindrico raffreddato a liquido da 124,7 cc è alimentato a iniezione ed incastonato in un telaio in acciaio. Il peso, di soli 136,9 kg, ed il piano di seduta posto a 793 mm ne fanno un mezzo ben gestibile anche da persone poco esperte.
Sarà disponibile in tre varianti di colore, Terra Silver Metallic SE, Ross White Tricolour ed Asteroid Black Metallic.

L'SH300i, presentato nel 2007, è piaciuto al pubblico per via dell'equilibrio complessivo, per le prestazioni e per il comportamento assicurato dalle ruote da 16".
Per il 2011 la linea è stata rinnovata e la ciclistica aggiornata, con modifiche al telaio e alle sospensioni, nuovi cerchi da 16" in alluminio pressofuso e una nuova sella in pelle.
Il propulsore da 279,1 cc, capace di 20 kW (27,2 CV) e 26,5 Nm, è abbinato al nuovo telaio a semi doppia culla tubolare in acciaio, messa a punto per migliorare la stabilità.
Al posteriore si trova un nuovo pneumatico radiale con tecnologia monospirale.
L'SH300i sarà disponibile anche con sistema di frenata C-ABS di serie.
Le colorazioni 2011 sono cinque: Moondust Silver Metallic, Satin Blue Metallic, Pearl Pacific Blue, Pearl Nightstar Black, Pearl Cool White.

L'SH125i, insieme alla versione da 150 cc, per il 2011 si aggiornano con un pannello strumentazione migliorato per una migliore visibilità notturna, e arrivano due nuove colorazioni: la versione "Sporty" in Pearl Cool White/Black e la "Special", in Champagne Bronze Metallic e Castagna Brown.
Inoltre, l'SH150i GT ha un parabrezza più alto e un baule in tinta che si apre con la stessa chiave.

Tutto nuovo il commuter di grossa cilindrata SW-T, che eredita l'impostazione tecnologica del Silver Wing.
Motore bicilindrico da 600 cc, dunque, e linea simile alla versione da 400 cc, già presentata un paio di anni fa, per uno scooter che intende fare della capacità di carico e della proiettività, anche nell'uso fuori porta, le proprie armi.
Il propulsore eroga 37,7 kW (51,2 CV) a 7.500 giri, con una coppia pari a 55 Nm a 6.000 giri. Il vano sottosella è in grado di alloggiare due caschi integrali o una valigetta, la dotazione prevede anche il sistema di frenata combinata con ABS per un veicolo che si preannuncia come particolarmente ben rifinito.
Sarà disponibile in tre colori, Sword Silver Metallic, Pearl Cosmic Black e Titanium Metallic.