Ibridi italiani ad EICMA Cina

Anche nel gigante asiatico si devono fare i conti con consumi ed emissioni: ecco dunque uno scooter a basse emissioni che nasce grazie alla collaborazione con le nostre imprese

Tra le varie novità che si verdranno a Pechino si segnala un nuovo scooter ibrido che nasce dalla collaborazione fra la Engines Engeneering, Faam, Malaguti SpA, Ducati Energia in Italia e di CFMoto di HangZhou (Cina), con l' ITT di Cento (Ferrara) nel ruolo di capofila.

Tra i partner del progetto ci sono anche l'Università di Tongji e il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
In sintesi si tratta di un accordo a lunga scadenza in cui l'Italia interviene con lo studio e la realizzazione delle parti più sofisticate del veicolo e la Cina con l'apporto di un motore a scoppio che promette caratteristiche, prestazioni e affidabilità d'avanguardia.
Tale progetto consiste in un motore elettrico ("ruota-motore" o "Hub motor") alimentato da una batteria con quest'ultima alimentata da un motore a scoppio (motore endotermico) che viene utilizzato solo nei periodi in cui lo stato di carica raggiunge un livello minimo.

"Semplificando il principio, tale configurazione – illustra l'ing. Andrea Ferioli, amministratore delegato di ITT – è simile a quella di un veicolo elettrico "convenzionale", con un gruppo elettrogeno a bordo, in cui il motore a combustione interna ha il solo scopo di ricaricare le batterie tramite un generatore di corrente, mentre la trazione del veicolo è esclusivamente elettrica".