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Fallimento Moto Morini, parla il Sindacato

di Luigi Rivola il 19/05/2010 in Moto & Scooter

Secondo la FIOM di Bologna la trattativa è sempre stata condotta su dichiarazioni d'intenti col rifiuto di specificare per iscritto un preciso piano industriale

Fallimento Moto Morini, parla il Sindacato
Il primo disegno al computer del bicilindrico Morini
Il fallimento della Moto Morini, decretato dal tribunale di Bologna a seguito della rottura di ogni trattativa fra la Nuova Garelli, che aveva avanzato un'offerta di acquisto, e la FIOM di Bologna, il sindacato dei metalmeccanici, potrebbe non essere il definitivo epilogo della vicenda. Difficilissimo un esito diverso, ma il fallimento stesso potrebbe invogliare altri potenziali acquirenti, una volta nominato il curatore e avviate le lente pratiche legate a evenienze del genere.
La Nuova Garelli comunque si è dichiarata non interessata, per motivi di immagine, a rilevare dal fallimento la Moto Morini o qualsiasi altra azienda.
Questo è almeno ciò che ci è stato riferito da Nicola Patelli, che per la FIOM di Bologna ha condotto la trattativa dalla parte sindacale.
Avendo pubblicato ieri su motonline.com il comunicato della Nuova Garelli che spiegava nei dettagli le ragioni della conclusione negativa dell'accordo, ci è sembrato doveroso ascoltare anche "l'altra campana", che ovviamente suona in modo molto diverso dalla prima.
"Come si fa ad accettare un piano industriale – è stata la risposta immediata di Nicola Patelli – proposto solo verbalmente, rifiutando di metterlo su carta per motivi di riservatezza? La Nuova Garelli assicurava, ma sempre verbalmente – che si sarebbero utilizzate tutte le sinergie possibili con la Moto Morini relativamente alla scooteristica, quanto al motore 1200, l'idea era di completare quelli in costruzione, liberi comunque di cedere i diritti sul propulsore nel caso che qualcuno avesse fatto un'offerta. In pratica, i modelli prestigiosi della Moto Morini non avrebbero avuto alcun futuro".
"La Nuova Garelli ci tranquillizzava – ha continuato Patelli – anche in merito alla permanenza della fabbrica a Casalecchio di Reno e al personale occupato. Nel primo caso si parlava di mantenere il sito produttivo nell'attuale stabilimento, affittandolo per sei anni, ma, sentite bene, solo compatibilmente alla volontà dell'affittante e dell'affittuario".
- Il che, se abbiamo ben capito, significa che in qualsiasi momento la Nuova Garelli, o il proprietario dell'immobile avrebbero potuto recedere dal contratto d'affitto...
"Esattamente. Quanto al personale occupato, l'offerta, ripeto ancora, verbale, parlava di 20 dipendenti assorbiti e dell'assunzione di altri 25-30 dipendenti entro il 2012. Noi a questo punto abbiamo detto: la Moto Morini ha in carico attualmente 57 dipendenti, di cui 7 andranno in pensione. Ne rimangono dunque 50, che sono esattamente i 20 più 30 di cui parlate. Se si raggiunge l'accordo su questo punto, noi, come sindacato, apriremo una cassa integrazione straordinaria che permetterà ai 30 dipendenti "in stallo" di essere coperti economicamente fino alla nuova assunzione e a voi di poter usufruire anche in un secondo tempo di dipendenti capaci che conoscono già perfettamente il loro lavoro".
- Quale è stata la risposta della Nuova Garelli?
"Ha chiuso ogni possibilità di accordo ribadendo la sua intenzione di non stendere un piano industriale scritto, una proposta inaccettabile che infatti non è stata da noi accettata".
- Il comunicato diramato ieri dalla Nuova Garelli elenca però, per iscritto molti dei punti su cui avete discusso...
"Quello non è un piano industriale, ma solo una dichiarazione d'intenti che non scende nei dettagli e che quindi non costituisce impegno scritto ai fini di un contratto".
- I dipendenti della Moto Morini si sono dichiarati d'accordo con la vostra decisione di rifiutare l'offerta della Nuova Garelli?
"All'unanimità. Abbiamo avuto anche il pieno appoggio dei venti dipendenti che sapevano che non avrebbero perso il posto di lavoro con la nuova proprietà".
- Quindi anche la seconda vita della Moto Morini è finita...
"Purtroppo temo di sì. Al momento l'unica cosa interessante è un appuntamento fissato per lunedì pomeriggio dall'assessorato alle attività produttive della Provincia di Bologna, alla quale siamo stati invitati noi e la Nuova Garelli. Vedremo che cosa ne uscirà".

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COMUNICATO STAMPA
Nuova Garelli – Moto Morini

Milano, 17 Maggio 2010

Oggi, 17 maggio 2010, presso gli uffici della Moto Morini in Casalecchio di Reno si è tenuto il previsto incontro tra i rappresentanti della Nuova Garelli spa e le O.O.S.S. - Fiom Bologna e Rsu aziendali.
Nuova Garelli come premessa ha:
- riconfermato la proposta inviata al Commissario dott. Aicardi, a conoscenza del giudice Delegato che, in sintesi, prevede un esborso di Euro 2.800.000,00 per: acquisto asset materiali, immateriali, marchi, merci e semilavorati, escluso fabbricati; l'accollo Tfr e quant'altro delle 20 risorse di cui alla proposta al Sindacato; richiesta della stipula di un contratto di locazione dell'immobile per 6 anni.
- ribadito anche le informazioni inviate dal consulente dott. Innocenti alla Fiom Bologna che in sintesi sono: garanzia del mantenimento del sito produttivo a Bologna; assorbimento 20 risorse; integrazione alla Cig, fino al 30 ottobre, per le restanti risorse di € 250,00 mensili/cad.
Ha quindi riferito i punti salienti del piano triennale ( 2011 – 2013) previsto per lo sviluppo di Moto Morini che in sintesi possono così riassumersi :
- Utilizzo del k.h. Franco Morini Motori per la definizione di una famiglia di motori 4T ( da 50 cc a 300cc ) da utilizzare sugli scooter Garelli della famiglia XO'. Tali scooter unitamente alle relative motorizzazioni saranno assemblati e collaudati in Moto Morini.
- Definizione di una famiglia di moto 50cc, 125cc, 350cc, da progettare, assemblare e collaudare in Moto Morini, ex novo sia come ciclistica che come motorizzazione e da lanciare sul mercato progressivamente dal 2011 al 2013.
Tale piano comporta investimenti rilevanti sia finanziari che in risorse umane (oltre 20 aggiuntive).
Il sindacato non ha ritenuto di accettare tale proposta che, ad oggi, è l'unica che permette di evitare il fallimento della Moto Morini spa.
Nuova Garelli spa si rammarica moltissimo di questa conclusione.

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