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Moto & Scooter
Ritorna l'Ancillotti
di Luigi Rivola
il 14/07/2009 in Moto & Scooter
Presentata sul circuito del Mugello, in occasione del CIV, la GA 125, sofisticata moto da cross con cui la storica marca di Firenze cerca il rilancio sul mercato e in pista
Al Salone del Ciclo e Motociclo di Milano sarà presente anche la Casa toscana Ancillotti, un nome che certamente gli appassionati maturi non possono aver dimenticato, essendo stato al centro dell'attenzione in campo nazionale e non solo, negli Anni '60 e '70.
Il suo rientro sul mercato, e anche nelle competizioni, è stato ufficializzato in occasione della quarta prova del campionato italiano di velocità (CIV) svoltosi domenica 12 luglio sul circuito del Mugello.
Il suo rientro sul mercato, e anche nelle competizioni, è stato ufficializzato in occasione della quarta prova del campionato italiano di velocità (CIV) svoltosi domenica 12 luglio sul circuito del Mugello.
In gara, nella categoria 125 GP era presente una Ancillotti realizzata a tempo di record e scesa in pista per il primo sviluppo; nel paddock si è invece vista per la prima volta la Ancillotti GA, una 125 da motocross già lungamente testata, che diventerà il primo modello in vendita della rinata azienda la cui sede è a Firenze in via Giuseppe La Farina, 40.
Nel primo depliant della nuova Ancillotti Motor Cycles si legge: "Ringraziamo chi ha reso realtà un sogno discusso davanti a un bicchiere di vino". Il sogno è nato nel 2005, quando Roberto Giliberti, un manager proveniente dal mercato dell'abbigliamento, acquistò il marchio Ancillotti che oggi intende rilanciare.
Il programma produttivo della Ancillotti è già in piena definizione. A Milano si vedrà il prototipo di una 350 Scrambler con motore a 4 tempi, realizzata in collaborazione con la Betamotor; seguiranno altri modelli da strada e da fuoristrada, e anche – dal 2010 – una linea di prodotti di abbigliamento, orologi, accessori personali e profumi con marchio Ancillotti.
Per quanto riguarda le corse, la GA debutterà già in alcune gare di cross della corrente stagione in Italia, mentre la GP parteciperà a tutte le prove del CIV 2010.
Nel primo depliant della nuova Ancillotti Motor Cycles si legge: "Ringraziamo chi ha reso realtà un sogno discusso davanti a un bicchiere di vino". Il sogno è nato nel 2005, quando Roberto Giliberti, un manager proveniente dal mercato dell'abbigliamento, acquistò il marchio Ancillotti che oggi intende rilanciare.
Il programma produttivo della Ancillotti è già in piena definizione. A Milano si vedrà il prototipo di una 350 Scrambler con motore a 4 tempi, realizzata in collaborazione con la Betamotor; seguiranno altri modelli da strada e da fuoristrada, e anche – dal 2010 – una linea di prodotti di abbigliamento, orologi, accessori personali e profumi con marchio Ancillotti.
Per quanto riguarda le corse, la GA debutterà già in alcune gare di cross della corrente stagione in Italia, mentre la GP parteciperà a tutte le prove del CIV 2010.
Tutto iniziò a Firenze nel 1907, quando Ernesto Ancillotti fondò una ditta per riparazioni meccaniche. Il figlio di Ernesto, Gualtiero, decise di seguire le orme paterne e nel 1938 aprì a sua volta un'officina nel quartiere di San Frediano. Tecnico esperto e appassionato, Gualtiero si fece conoscere sia come riparatore, sia come fantasioso e capace elaboratore di moto. Iniziò trasformando le Harley Davidson, poi, negli Anni '60, divenne celebre in campo nazionale "truccando" le Lambrette. Nel 1966 una Lambretta Ancillotti conquistò alcuni primati mondiali di velocità e accelerazione sulla pista inglese di Elvington.
In quegli stessi anni Sessanta l'officina Ancillotti iniziò a produrre artigianalmente, col marchio Scarab, moto speciali di 50 e 100 cc derivati da modelli Beta. Il successo arride alla nuova iniziativa, gli ordini crescono e nel 1973 la "Costruzioni Moto G. Ancillotti", registrata nel 1967, si trasferisce in un moderno sito produttivo a Sambuca Val di Pesa, pochi chilometri a sud di Firenze, dove costruisce moto da cross e regolarità molto sofisticate in diverse versioni che conquistano numerose vittorie nelle corse di fuoristrada in Italia e all'estero.
L'Ancillotti rimane sul mercato fino al 1985, anno in cui la concorrenza pesante e qualificatissima delle industrie giapponesi costringe la Casa toscana a chiudere i battenti.
In quegli stessi anni Sessanta l'officina Ancillotti iniziò a produrre artigianalmente, col marchio Scarab, moto speciali di 50 e 100 cc derivati da modelli Beta. Il successo arride alla nuova iniziativa, gli ordini crescono e nel 1973 la "Costruzioni Moto G. Ancillotti", registrata nel 1967, si trasferisce in un moderno sito produttivo a Sambuca Val di Pesa, pochi chilometri a sud di Firenze, dove costruisce moto da cross e regolarità molto sofisticate in diverse versioni che conquistano numerose vittorie nelle corse di fuoristrada in Italia e all'estero.
L'Ancillotti rimane sul mercato fino al 1985, anno in cui la concorrenza pesante e qualificatissima delle industrie giapponesi costringe la Casa toscana a chiudere i battenti.
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