Moto & Scooter
FMI: attenti al falso storico
La Federmoto mette in guardia: qualcuno ha clonato i suoi certificati di iscrizione al Registro Storico. Attenzione dunque alle bufale, anche perché si rischia una denuncia per truffa
Falsi certificati di iscrizione al Registro Storico FMI. Ne ha avuto notizia la Federmoto, che sta indagando attraverso il proprio broker Marsch e le compagnie di assicurazione convenzionate.
Sembrerebbe uno scherzo, ma chi si è fatto in casa i certificati rischia una denuncia per truffa, oltre ad azioni di rivalsa da parte della compagnia assicuratrice.
Il movente a preparare queste false certificazioni sarebbe proprio economico, perché con l'iscrizione al Registro Storico FMI si ha diritto a usufruire di particolari convenzioni assicurative e, in certe regioni, si può risparmiare molto sulla tassa di possesso.
Sembrerebbe uno scherzo, ma chi si è fatto in casa i certificati rischia una denuncia per truffa, oltre ad azioni di rivalsa da parte della compagnia assicuratrice.
Il movente a preparare queste false certificazioni sarebbe proprio economico, perché con l'iscrizione al Registro Storico FMI si ha diritto a usufruire di particolari convenzioni assicurative e, in certe regioni, si può risparmiare molto sulla tassa di possesso.
In più, si può alzare la quotazione di una moto messa in vendita. Particolare quest'ultimo che farebbe pensare anche a un'altra possibilità: qualcuno dei possessori di veicoli con certificato falsificato potrebbe addirittura esserne ignaro.
Sul tutto sta indagando la FMI, che si riserva ovviamente ogni possibile azione legale, sia in sede civile che penale.
Sul tutto sta indagando la FMI, che si riserva ovviamente ogni possibile azione legale, sia in sede civile che penale.