Moto & Scooter
I vent'anni del Bimota Club Italia
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Un successo la "festa di compleanno" del club, il 5 e 6 giugno scorsi
Domenica 6 giugno la Bimota ha aperto le porte di buon'ora per accogliere tutti gli appassionati all'incontro per il ventennale del Bimota Club Italia. Alle 9 sono arrivati i primi appassionati che già la sera prima si erano incontrati per una cena con lo staff dell'azienda sulle colline di Rimini. Ma in poco tempo la fabbrica si è riempita con oltre 150 persone.
Dopo il saluto ai motori e uno sguardo alle moto storiche, ad aprire le danze sono stati il presidente del Bimota Club Italia, Fernando Felli, l'ing.
Dopo il saluto ai motori e uno sguardo alle moto storiche, ad aprire le danze sono stati il presidente del Bimota Club Italia, Fernando Felli, l'ing.
Roberto Comini, presidente di Bimota, Piero Canale responsabile marketing e commerciale dell'azienda e Vincenzo Cosentino. L'intento era quello di suggellare un legame nuovo e ancora più forte tra Bimota e club per trasmettere passione ai bimotisti e per vivere un'esperienza unica.
Tra gli ospiti non solo proprietari di modelli vecchi e nuovi ma anche campioni storici che hanno fatto grande questo marchio. Fra gli autografi e le ovazioni il grande pilota Virginio Ferrari, che è stato insignito della targa dal Presidente del Bimota Club Italia. Ma anche Gianni Menegaz, Giuseppe Elementi e Mario Lega, ex piloti Bimota, hanno ricevuto l'onorificenza. Gli iscritti al club, omaggiati di t-shirt, poster e gadget non perdono occasione per farsi firmare e fotografare con le moto e i piloti. Tra le presenze illustri Massimo Mita, vice presidente della Federazione Motociclistica Italiana, Gianluca Galasso, ex collaudatore e pilota di Bimota, Pierluigi Marconi, ex direttore tecnico di Bimota e ideatore del progetto Tesi e Massimo Braconi, anche lui legato alla casa motociclistica. Oltre alle numerose Tesi, DB7, DB6, DB5 e ai modelli da corsa, alcuni esemplari di YB1, SB1, Palton 500 e una delle prime HB1, il primo modello Bimota prodotto.
La mattinata è proseguita con un tour dell'azienda che da anni non mostrava i backstage della fucina. Lo staff Bimota ha accompagnato nei vari reparti gli ospiti per mostrare le varie fasi, dalla progettazione, agli uffici tecnici, svelando qualche segreto e anticipando qualche inedita e prossima iniziativa. Dopo aver rinfrancato il senso di appartenenza non poteva mancare una parata tra le vie cittadine.
Gli orgogliosi proprietari hanno sfilato nelle strade principali del centro di Rimini, scortati dalla polizia, per oltre un'ora di corteo sfoggiando i bolidi su strada. Rincasati in azienda, ad attenderli c'era un pranzo a buffet allestito nel giardino dietro la fabbrica. Tra modelli vecchi e nuovi parcheggiati sul selciato, gli appassionati ed il team hanno chiacchierato di moto e di prossime iniziative. Ma un ritorno al passato ha fatto rivivere la storica HB1 che ha regalato ancora una volta il rombo del motore. Dopo il pranzo e la siesta al sole sono comparse tute e caschi. Come da programma una gita sui colli riminesi è stata accolta con grande entusiasmo dai bimotisti che per oltre 2 ore hanno portato in strada le moto. Un circuito immerso nella natura tra le salite, curve e discese. Alle 19 poi congedi e saluti. Nel cuore il ricordo di questo giorno, tante foto e tanti amici e la certezza di far parte di una realtà assolutamente unica.
Tra gli ospiti non solo proprietari di modelli vecchi e nuovi ma anche campioni storici che hanno fatto grande questo marchio. Fra gli autografi e le ovazioni il grande pilota Virginio Ferrari, che è stato insignito della targa dal Presidente del Bimota Club Italia. Ma anche Gianni Menegaz, Giuseppe Elementi e Mario Lega, ex piloti Bimota, hanno ricevuto l'onorificenza. Gli iscritti al club, omaggiati di t-shirt, poster e gadget non perdono occasione per farsi firmare e fotografare con le moto e i piloti. Tra le presenze illustri Massimo Mita, vice presidente della Federazione Motociclistica Italiana, Gianluca Galasso, ex collaudatore e pilota di Bimota, Pierluigi Marconi, ex direttore tecnico di Bimota e ideatore del progetto Tesi e Massimo Braconi, anche lui legato alla casa motociclistica. Oltre alle numerose Tesi, DB7, DB6, DB5 e ai modelli da corsa, alcuni esemplari di YB1, SB1, Palton 500 e una delle prime HB1, il primo modello Bimota prodotto.
La mattinata è proseguita con un tour dell'azienda che da anni non mostrava i backstage della fucina. Lo staff Bimota ha accompagnato nei vari reparti gli ospiti per mostrare le varie fasi, dalla progettazione, agli uffici tecnici, svelando qualche segreto e anticipando qualche inedita e prossima iniziativa. Dopo aver rinfrancato il senso di appartenenza non poteva mancare una parata tra le vie cittadine.
Gli orgogliosi proprietari hanno sfilato nelle strade principali del centro di Rimini, scortati dalla polizia, per oltre un'ora di corteo sfoggiando i bolidi su strada. Rincasati in azienda, ad attenderli c'era un pranzo a buffet allestito nel giardino dietro la fabbrica. Tra modelli vecchi e nuovi parcheggiati sul selciato, gli appassionati ed il team hanno chiacchierato di moto e di prossime iniziative. Ma un ritorno al passato ha fatto rivivere la storica HB1 che ha regalato ancora una volta il rombo del motore. Dopo il pranzo e la siesta al sole sono comparse tute e caschi. Come da programma una gita sui colli riminesi è stata accolta con grande entusiasmo dai bimotisti che per oltre 2 ore hanno portato in strada le moto. Un circuito immerso nella natura tra le salite, curve e discese. Alle 19 poi congedi e saluti. Nel cuore il ricordo di questo giorno, tante foto e tanti amici e la certezza di far parte di una realtà assolutamente unica.
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