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Moto & Scooter
Centenario Gilera, l'orgoglio di un mito
di Emanuele Vertemati
il 08/06/2009 in Moto & Scooter
Una due giorni all'insegna della passione per gli oltre 500 iscritti al raduno che sabato e domenica ha consacrato i 100 anni del marchio brianzolo, insieme a piloti, ex meccanici e vecchie glorie che con le moto dei due anelli hanno corso e vinto negli anni
Centenario Gilera, l'orgoglio di un mito
Arcore (Mi) - Non è facile condensare in poche righe un secolo di storia di un marchio motociclistico entrato nella leggenda.
Orgoglio, passione e sentimento di almeno tre generazioni di "gileristi" sono confluiti in un grande raduno che, lo scorso fine settimana ad Arcore, ha catalizzato l'attenzione e l'entusiasmo di appassionati, curiosi, ex dipendenti e vecchie glorie nelle diverse specialità.
Orgoglio, passione e sentimento di almeno tre generazioni di "gileristi" sono confluiti in un grande raduno che, lo scorso fine settimana ad Arcore, ha catalizzato l'attenzione e l'entusiasmo di appassionati, curiosi, ex dipendenti e vecchie glorie nelle diverse specialità.
Ai bordi delle strade qualche migliaio di persone a salutare il corteo festante di Gilera diretto all'Autodromo di Monza, oggi come allora, quando oltre che in pista si correva lungo i circuiti cittadini.
Una festa popolare, fatta di ricordi, luoghi, immagini, di moto Campioni del Mondo (la Quattro cilindri dominatrice del circus iridato dal 1950 al 1957) e di una produzione di serie che ha lasciato il segno nel cuore degli appassionati.
Tra i piloti intervenuti alla festa Gilera anche Phil Read, sette volte iridato, insieme ad Alfredo Milani, Renzo Rossi, Benedicto Caldarella, Carlo Moscheni e Tullio Masserini.
A far da cornice all'evento una mostra statica organizzata presso le scuderie della Villa Borromeo di Arcore, con gli esemplari simbolo dell'epopea Gilera, visitabile anche il prossimo fine settimana: accanto alla prima moto, la VT 317 del 1909, le Saturno corsa e cross, la 125 Gp bicilindrica, il Nettuno Sport 250, la Rondine 500, una 4 cilindri con telaio perimetrale dalle caratteristiche futuribili.
Per arrivare agli ultimi anni della produzione, prima che il marchio brianzolo diventasse di proprietà della Piaggio.
Quelli della serie 125, turismo e sport, così facile da guidare che potevi farlo " a occhi chiusi", come recitava una reclame dell'epoca.
E poi la 300 bicilindrica, e le versioni da regolarità che nel 1956 cominciarono ad essere affidate ai piloti del momento.
Fino ad arrivare alla serie Giubileo, che la casa di Arcore presentò nel 1959.
Oltre sessantamila gli esemplari prodotti fino al 1970 di questa "motoleggera".
Il resto è storia recente, o quasi: i 4 tempi da regolarità prodotti tra il '60 e il '70 (125 e 175), prima dell'avventura agonistica con i Competizione due tempi con cui Gilera fu presente a Valli e Sei Giorni, fino al 1974.
Fu una piccola rivoluzione, con il due tempi e l'alimentazione a disco rotante, nelle cilindrate 100, 125 e 175, che insieme alle piccole 50 e 75 completavano lo "squadrone" del 1973.
Gritti, Paganessi, Giuseppe Signorelli, Gualtiero Brissoni, Fausto Oldrati e Mauro Miele i piloti, quell'anno.
La storia della produzione, ormai Piaggio dal 1969, continuerà poi con il modello Arcore stradale (1972-1979), la fase del boom dei ciclomotori e dei 125 stradali (1975-1984).
Un ultimo capitolo importante ed entusiasmante, perchè ancora legato alle competizioni, è quello vissuto nei primi anni '80, quando Gilera corse nel Mondiale cross con Rinaldi e Maddii; a seguire, tra il '90 e il '92 la fase "africana" con Medardo, Picco e Mandelli impegnati tra Dakar e Rally dei Faraoni.
Nel novembre 1993 la chiusura dello stabilimento di via Battisti.
"La fine di un'epoca fatta di cuore e passione – sottolinea Daniela Confalonieri, artefice del lavoro organizzativo del Centenario, insieme a Luca Dalloca, presidente del Registro Storico – che abbiamo voluto celebrare in questa due giorni. Con la mostra abbiamo voluto riproporre le immagini dei trionfi Gilera nelle diverse specialità: dalla regolarità alla velocità, dal cross ai grandi rally, per anni le 'rosse' di Arcore hanno dettato legge nel mondo delle due ruote.
Cento anni di ininterrotta attività, un traguardo invidiabile che merita tutto l' impegno perché sia celebrato degnamente.
In attesa di poter vedere nascere il progetto del Museo, a cui stiamo lavorando insieme all'amministrazione comunale".
Perchè il museo Gilera sarà ad Arcore, in uno spazio ricavato all'interno degli ex stabilimenti di via Battisti. Dove le Gilera, tutte le Gilera sono nate.
Per arrivare agli ultimi anni della produzione, prima che il marchio brianzolo diventasse di proprietà della Piaggio.
Quelli della serie 125, turismo e sport, così facile da guidare che potevi farlo " a occhi chiusi", come recitava una reclame dell'epoca.
E poi la 300 bicilindrica, e le versioni da regolarità che nel 1956 cominciarono ad essere affidate ai piloti del momento.
Fino ad arrivare alla serie Giubileo, che la casa di Arcore presentò nel 1959.
Oltre sessantamila gli esemplari prodotti fino al 1970 di questa "motoleggera".
Il resto è storia recente, o quasi: i 4 tempi da regolarità prodotti tra il '60 e il '70 (125 e 175), prima dell'avventura agonistica con i Competizione due tempi con cui Gilera fu presente a Valli e Sei Giorni, fino al 1974.
Fu una piccola rivoluzione, con il due tempi e l'alimentazione a disco rotante, nelle cilindrate 100, 125 e 175, che insieme alle piccole 50 e 75 completavano lo "squadrone" del 1973.
Gritti, Paganessi, Giuseppe Signorelli, Gualtiero Brissoni, Fausto Oldrati e Mauro Miele i piloti, quell'anno.
La storia della produzione, ormai Piaggio dal 1969, continuerà poi con il modello Arcore stradale (1972-1979), la fase del boom dei ciclomotori e dei 125 stradali (1975-1984).
Un ultimo capitolo importante ed entusiasmante, perchè ancora legato alle competizioni, è quello vissuto nei primi anni '80, quando Gilera corse nel Mondiale cross con Rinaldi e Maddii; a seguire, tra il '90 e il '92 la fase "africana" con Medardo, Picco e Mandelli impegnati tra Dakar e Rally dei Faraoni.
Nel novembre 1993 la chiusura dello stabilimento di via Battisti.
"La fine di un'epoca fatta di cuore e passione – sottolinea Daniela Confalonieri, artefice del lavoro organizzativo del Centenario, insieme a Luca Dalloca, presidente del Registro Storico – che abbiamo voluto celebrare in questa due giorni. Con la mostra abbiamo voluto riproporre le immagini dei trionfi Gilera nelle diverse specialità: dalla regolarità alla velocità, dal cross ai grandi rally, per anni le 'rosse' di Arcore hanno dettato legge nel mondo delle due ruote.
Cento anni di ininterrotta attività, un traguardo invidiabile che merita tutto l' impegno perché sia celebrato degnamente.
In attesa di poter vedere nascere il progetto del Museo, a cui stiamo lavorando insieme all'amministrazione comunale".
Perchè il museo Gilera sarà ad Arcore, in uno spazio ricavato all'interno degli ex stabilimenti di via Battisti. Dove le Gilera, tutte le Gilera sono nate.
Centenario Gilera, l'orgoglio di un mito
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