FLH 1973 Electra Glide 1200 Rhinestone

Tra le creazioni custodite nell'Harley-Davidson Museum, la neonata struttura inaugurata nell'estate 2008 a Milwaukee, c'è una tourer che certamente attirerà l'attenzione dei visitatori e verrà ricordata al loro ritorno a casa.
Si tratta di una FLH Electra Glide del 1973, una turistica che negli anni ha subito una trasformazione radicale ad opera dei suoi proprietari: Margareth e Russ Townsend di Northampton, Pennsylvania, acquistarono questa moto nuova nel maggio 1973.

Entrambi l'hanno guidavano quotidianamente, per viaggiare e per gli spostamenti di tutti i giorni. Poi, un giorno, un incidente costrinse Russ a un lungo periodo di degenza, durante il quale non potè guidare la sua amata due ruote: nel lungo periodo di riparazione che ne seguì, cominciò a decorarla trasferendo sulle sovrastrutture tutta la passione che non poteva trovar sfogo nella guida.
Al termine di quel lungo intervallo, il bilancio comprendeva oltre 3.000 dollari spesi nell'acquisto di pietre trasparenti di colore rosso, bianco o azzurro e posizionate sulle sovrastrutture della Electra, oltre duecento nuove luci ausiliarie sparse un po' ovunque sulla carrozzeria e un'infinità di ore trascorse ad applicare queste decorazioni.
Dal punto di vista degli accessori, Russ e Margareth decisero di equipaggiare la FLH con parti che la rendessero ancor più adatta ai viaggi: la sella venne sostituita da una più ampia e confortevole, montata direttamente sul telaio; al posteriore la coppia di valige rigide venne abbinata a un Tour Pack aftermarket, per ampliare la capacità di carico, e da una coppia aggiuntiva di pedane turistiche che vanno a costituire una superficie di appoggio quasi continua per i piedi di pilota e passeggero.
Il motore che spingeva la Electra Glide FLH, che nel 1973 aveva ricevuto un nuovo forcellone posteriore, era uno Shovelhead da 74 c.i. (1.200 cc) con cambio a quattro rapporti. Per migliorare le prestazioni è stato installato un carburatore S&S e un impianto di scarico i cui due lunghi terminali sporgono di parecchio oltre il fender posteriore; la dotazione di serie è stata arricchita da un impianto stereo con casse audio sovradimensionate e fissate all'interno della carenatura, e trombe bitonali al posto dell'avvisatore acustico tradizionale.
Il cerchio anteriore è stato sostituito da un elemento a sedici razze ed è fissato a un disco freno singolo, l'interasse è rimasto invariabile ma tutti questi accessori hanno portato il peso a lievitare sensibilmente fino quasi a 400 kg.
La dotazione luminosa comprende, tra le altre installazioni, una doppia schiera di luci di posizione rosse lungo le fiancate delle borse rigide, una serie di luci rosse alla base del gruppo ottico posteriore e decorazioni luminose per le due coppie di pedane turistiche. Inoltre, la maggior parte delle sovrastrutture sono state ricoperte da uno strato rifinito con pellicola catarifrangente.
Gli addetti degli Archivi Harley-Davidson hanno rilevato questa moto, certamente unica, nell'aprile del 2000 dalla concessionaria Schloch's Harley-Davidson di Stroudsburg, in Pennsylvania. Da allora è in forze alla collezione del Museo, che la mostra come esempio di dedizione e passione da parte di un amante delle bicilindriche americane.