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info: https://www.dueruote.it/news/moto-scooter/2008/11/20/il-nostro-tour-al-museo-piaggio.html
Moto & Scooter

Il nostro tour al Museo Piaggio

Sala per sala vi accompagnamo alla scoperta dell'affascinante casa dei ricordi dell'azienda di Pontedera che raccoglie la storia del marchio italiano attraverso le Vespe più significative e non solo

I nostri Piaggio Beverly e XEvo 250 posano davanti all'ingresso del Museo Piaggio
Le Vespe utilizzate nei suoi viaggi da Giorgio Bettinelli trasmettono molte emozioni se si pensa a quante ne hanno passate
Un treno sfonda le vetrate di uno dei capannoni più antichi dello stabilimento Piaggio: è un MC2 realizzato interamente in acciaio inossidabile, prodotto dalla Casa di Pontedera nella prima metà degli Anni '30. Ci accoglie con quest'immagine il Museo Piaggio, inaugurato nei primissimi mesi di questo nuovo secolo e intitolato a Giovanni Alberto Agnelli.
Appena entrati, oltre l'imponente muso dell'MC2, sono allineate le Vespe di Giorgio Bettinelli, viaggiatore e scrittore scomparso recentemente.
Qualcuno lascia dei pensieri, qualcun altro anche dei fiori. Poi si entra. L'ingresso è un colossale ritocco post moderno, ideato per accogliere mostre di pittura; vi trova spazio il negozio di libri e abbigliamento e, sorpresa, la vecchia portineria con i cartellini dei dipendenti e la teca con le chiavi.
L'affascinante passaggio obbligato per accedere all'unica grande sala espositiva si traduce in un tuffo nel passato e una immersione totale nella storia della Piaggio, dalle sue origini a oggi.
La sezione visibile dell'Archivio Storico è un interminabile corridoio che contiene circa 4.000 raccoglitori. Questa è la parte più corposa dei 150.000 documenti che riguardano gli atti della società e le pratiche di tutti i lavoratori, dal 1917 agli anni Settanta del Novecento. Nelle teche disposte lungo il corridoio, i documenti più significativi si lasciano leggere e raccontano di brevetti, assunzioni, salari, diatribe con clienti e fornitori, debiti e crediti, vittorie e sconfitte.
La preziosa Vespa di Dalì è custodita sotto una campana di vetro
Una panoramica sulla sala del museo dedicata alla Vespa
E così arriviamo nella grande sala. Quella dedicata alla Vespa. Qui si sono proprio tutte, in una tanto impressionante quanto superba sequenza di pezzi di storia, o di ricordi, per chi può dire "io c'ero". La Vespa Montlhery, nata per promuovere l'immagine sportiva della Vespa e che, il 7 aprile 1950, sul circuito francese da cui prese il nome, conquista, in dieci ore di prove e tre piloti che si alternano, 17 record del mondo. La Siluro, che nel 1951 conquista il record del chilometro lanciato correndo alla velocità di 171,18 chilometri orari. La MP6 Prototipo, progettata da Corradino D'Ascanio quando la guerra era ancora in corso: non ha ancora un nome quando lui la presenta a Enrico Piaggio che, notando la parte centrale molto ampia, esclama "Ha la vita stretta, pare una vespa!" e Vespa si chiamò. Accanto a lei, la Vespa 98 Circuito, costruita nel 1946 per dimostrare al mondo quanto fosse competitivo nelle gare il piccolo scooter uscito appena da pochi mesi. E ci sono, naturalmente, tutti gli altri modelli Vespa, dalla 125 U, come utilitaria, alla versione Corsa, con telaio in lega, alla 125 Sei Giorni, derivata dalle competizioni di regolarità. Ci sono il Paperino e la 90 Supersprint, la 150 Side-car fino alle più recenti 200 Rally. Passando per qualche oggetto bizzarro, come la Vespa 150 S Salvator Dalì, tenuta sotto vetro, e modelli di ispirazione artistica e creativa, come la "Mucca Pazza per la Vespa", seconda classificata a Vesparte 2001. La parte dedicata ai veicoli speciali comprende il Calessino, nella sua primissima versione e in quella attuale, accanto all'Ape Pentarò in una riuscita versione "Antincendi" del 1962.
La cornice della sala è un tripudio di manifesti e poster con gli slogan pubblicitari, leit motiv degli anni Settanta.
La Gilera 500 quattro cilindri
La Gilera VT-317 del 1909
Posta in un soppalco sopra le Vespe, la piccola sala accoglie i modelli più incredibili della storia della Gilera. A partire dalla primissima VT317 del 1909, l'inizio del mito Gilera, di stretta derivazione ciclistica nell'impostazione generale: la moto non ha né frizione né cambio ed è dotata di trasmissione per mezzo di una cinghia in cuoio. In mostra la Otto Bulloni, lanciata nel 1935, accanto alla 500 Rondine Circuito, a quattro cilindri sovralimentata con un motore di derivazione automobilistica. E poi ancora, la 500 Saturno Cross, la prima ufficiale da cross che fa la sua apparizione nel 1952 e la Saturno Sanremo, che deve il suo nome al vittorioso esordio sul circuito ligure nel 1947. Grandi manifesti ripropongono le immagini delle tappe vittoriose della Gilera: sotto di essi la Gilera 500 Quattro Cilindri Side-Car protagonista di successo delle competizioni sportive.
Il mito Gilera è riproposto anche attraverso le immagini della pubblicità tratte dai rotocalchi e dalle riviste sportive d'epoca. Roba da vecchi? No di certo, i ragazzi delle scuole rivivono, per iniziativa della Fondazione Piaggio, un'era per loro riproponibile solo qui, attraverso una entusiasmante caccia al tesoro didattica.

Il Museo Piaggio si trova a Pontedera, in Viale Rinaldo Piaggio 7; tel. 0587.27171. È aperto al pubblico dal mercoledì al sabato compresi, con orario continuato dalle 10 alle 18.
L'ingresso è libero; all'interno shop con libri, cartoline, oggetti e t-shirt del mondo Vespa, Piaggio e Gilera.
La moto (o l'auto) si parcheggia lungo il Viale Rinaldo Piaggio, esclusivamente nell'area adibita a parcheggio, poco distante dall'ingresso del Museo. Soste in divieto sono poco tollerate; il sabato è invece possibile accedere con la moto al cortile del Museo. www.museopiaggio.it.
Il Treno MC2 del 1954
La galleria dell'Archivio Storico
La portineria
La Vespa Truccata, carro del carnevale di Viareggio 2007
Le Vespe di Giorgio Bettinelli
Ape-Pentarò
Il brevetto della Vespa
l'Ape Calessino, prima e ultima release
Un motore stellare aeronautico
Il muso della Vespa Siluro
il primissimo Ciao
Vespe 125 e 150
La 125 da circuito
La 125 del 1949
La 125 Sei Giorni del 1951
La 125 U del 1953
La 150 Sidecar del 1955
La MP5 Paperino del 1943-44
La MP6 Prototipo, 1945
La Vespa 50 Pedali,1970
La Vespa 90 Supersprint
Vespa 98 da circuito
Vespa 125 Corsa, 1949
Vespa 150 Sidecar, 1955
L'"automobilina" Vespa 400
Vespa 98
Vespa Alpha, 1967
La Vespa e il suo brevetto
La Vespa Montlhery
Vespa Siluro del 1951
l'essenzialità della MP6
L'interno della Vespa 400
Un'opera d'arte di Mino Traf
Vespa "Mucca Pazza"
Dentro al museo
Panoramica
Panoramica di sportive
Un particolare della 125 Sei Giorni
Prototipo di ciclomotore
Modern Art...
Vespa 150 "salvador Dalì"
Telaio in lega leggera per la 125 Competizione
La mitica "Vespa Cannone" per le truppe aviotrasportate
Panoramica della sala
Panoramica della sala
Vespa 98 ca circuito, 1947
Vespa Siluro da record
La moto-siluro da record di Petro Tarufffi, 1937
Vari modelli
La 175 bicilindrica
La 125 bicilindrica
175 bicilindrica
La 500 quattro cilindri
La 500 Otto Bulloni
Di nuovo la Quattro Cilindri
La 500 Saturno Sport
La Gilera VT 317 del 1909
La prima Saturno Cross
La Saturno Sanremo
Panoramica
Panoramica
Immagini della raccolta di poster
Immagini della raccolta di poster
Immagini della raccolta di poster
Immagini della raccolta di poster
Immagini della raccolta di poster
Immagini della raccolta di poster
Immagini della raccolta di poster
Immagini della raccolta di poster
Immagini della raccolta di poster
Immagini della raccolta di poster
Immagini della raccolta di poster
Immagini della raccolta di poster
Immagini della raccolta di poster
Immagini della raccolta di poster
Immagini della raccolta di poster
Immagini della raccolta di poster
Immagini della raccolta di poster
Immagini della raccolta di poster
Immagini della raccolta di poster

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