Moto & Scooter
Aprilia Sportcity Cube 300 e One 50/125
di MariaVittoria Bernasconi
il 06/06/2008 in Moto & Scooter
Il ruote alte sportivo veneto aggiorna la gamma motori con una cilindrata "maggiorata" e una nuova versione entry level
Milano - La famiglia dello Sportcity si rinnova e lo fa in grande: migliora l'equipaggiamento di base, la cilindrata da un quarto di litro cresce a 300 cc (278,3 per l'esattezza; lo stesso propulsore montato sulla Vespa GTS Super).
Le novità per questa nuova versione - che si chiama Cube - partono dalla strumentazione, che si arricchisce di un computer di bordo digitale e del contagiri, e comprendono tutto l'anteriore, completamente ridisegnato per una maggiore protezione dall'aria e dalle intemperie.
Le novità per questa nuova versione - che si chiama Cube - partono dalla strumentazione, che si arricchisce di un computer di bordo digitale e del contagiri, e comprendono tutto l'anteriore, completamente ridisegnato per una maggiore protezione dall'aria e dalle intemperie.
Inoltre c'è più spazio nel retroscudo, con la pedana piatta rastremata nella zona di passaggio delle gambe, studiata per permettere anche ai più bassi di appoggiare saldamente i piedi per terra.
Nuova anche la sella, più ampia e meglio conformata ed anche più accogliente anche per il passeggero che gode anche di un buon appiglio offerto dalle maniglie incorporate al nuovo portapacchi, anch'esso più dimensionato.
A crescere è anche il vano sottosella (malgrado non tutti i caschi jet riescano ancora a trovarvi posto), mentre il cassetto portaoggetti anteriore presenta la presa 12 V, comoda per il cellulare o - per chi macina chilometri - il navigatore.
La ciclistica è un punto forte dello Sportcity Cube: il telaio in tubi di acciaio è rigido e resistente nonostante la pedana piatta che non permette l'aggiunta del montante centrale (il classico tunnel). Le sospensioni sono caratterizzate all'avantreno da una forcella con steli da 35 mm e dall'escursione di 100 mm – non male per uno scooter – e al posteriore dal gruppo motore, che funge da forcellone, con doppio ammortizzatore regolabile nel precarico molla ed escursione ruota di 80 mm.
Le ruote sono da 15" e montano pneumatici tubeless a spalla larga, con 120/70 all'anteriore e 130/80 al posteriore, mentre l'impianto frenante adotta un disco sia all'anteriore e uno al posteriore per le versioni 125 e 200 cc, mentre il maxi di casa monta all'anteriore un doppio disco da 260 mm con pinza flottante a doppio pistoncino.
Le colorazioni sono quattro e piuttosto seriose, come richiede il mercato: grigio, argento, blu e nero. Gli accessori dedicati sono: parabrezza, due bauletti (da 32 e 35 litri, quest'ultimo verniciato in tinta) e il telo coprigambe che d'inverno, insieme alle bocchette laterali create nello scudo - che emettono aria scaldata dal motore - risulta un ottimo sistema di riscaldamento.
I prezzi "chiavi in mano" partono dai 3350 euro del 125 cc, passano ai 3650 euro richiesti per il 200, e arrivano ai 4200 necessari per il 300 cc. I nuovi Sportcity saranno disponibili a giorni nei concessionari.
Nuova anche la sella, più ampia e meglio conformata ed anche più accogliente anche per il passeggero che gode anche di un buon appiglio offerto dalle maniglie incorporate al nuovo portapacchi, anch'esso più dimensionato.
A crescere è anche il vano sottosella (malgrado non tutti i caschi jet riescano ancora a trovarvi posto), mentre il cassetto portaoggetti anteriore presenta la presa 12 V, comoda per il cellulare o - per chi macina chilometri - il navigatore.
La ciclistica è un punto forte dello Sportcity Cube: il telaio in tubi di acciaio è rigido e resistente nonostante la pedana piatta che non permette l'aggiunta del montante centrale (il classico tunnel). Le sospensioni sono caratterizzate all'avantreno da una forcella con steli da 35 mm e dall'escursione di 100 mm – non male per uno scooter – e al posteriore dal gruppo motore, che funge da forcellone, con doppio ammortizzatore regolabile nel precarico molla ed escursione ruota di 80 mm.
Le ruote sono da 15" e montano pneumatici tubeless a spalla larga, con 120/70 all'anteriore e 130/80 al posteriore, mentre l'impianto frenante adotta un disco sia all'anteriore e uno al posteriore per le versioni 125 e 200 cc, mentre il maxi di casa monta all'anteriore un doppio disco da 260 mm con pinza flottante a doppio pistoncino.
Le colorazioni sono quattro e piuttosto seriose, come richiede il mercato: grigio, argento, blu e nero. Gli accessori dedicati sono: parabrezza, due bauletti (da 32 e 35 litri, quest'ultimo verniciato in tinta) e il telo coprigambe che d'inverno, insieme alle bocchette laterali create nello scudo - che emettono aria scaldata dal motore - risulta un ottimo sistema di riscaldamento.
I prezzi "chiavi in mano" partono dai 3350 euro del 125 cc, passano ai 3650 euro richiesti per il 200, e arrivano ai 4200 necessari per il 300 cc. I nuovi Sportcity saranno disponibili a giorni nei concessionari.
Vista l'aggressività messa in mostra da alcune Case del Far East – vedi Kymco con il recente Agility 16 –, l'Aprilia allarga la famiglia degli scooter a ruota alta con il nuovo One, sinonimo di semplicità ed entry level diretto alla conquista dei futuri dueruotisti, cioè quattordicenni e sedicenni, grazie alle cilindrate di 50 e 125 cc per due propulsori a 2 valvole, raffreddati ad aria.
L'estetica degli Sportcity One ha tratti familiari con la versione Cube, anche se le linee risultano meno ricercate – superfici pulite e semplici – e alleggerite nelle dimensioni, molto più compatte e adatte all'uso prettamente urbano.
La strumentazione è semplice e leggibile, tutta analogica con tachimetro, livello carburante e le immancabili spie. Gli spazi in sella sono buoni, con la pedana piatta e il gancio per le borse nel retro scudo.
Il vano sottosella alloggia un casco integrale, mentre il portapacchi accoglie anche le maniglie per il passeggero, rivestite in gomma. Il telaio è in tubi di acciaio a culla aperta che assicura un'ottima rigidità, mentre il reparto sospensioni vanta all'anteriore una forcella teleidraulica con steli da 32 mm ed escursione ruota da 85 mm, e al posteriore il gruppo motore-trasmissione con funzione di forcellone, affiancato da un ammortizzatore regolabile nel precarico della molla.
I cerchi sono da 14" e montano pneumatici da 120/70 sia all'anteriore sia al posteriore. Buona la frenata assicurata da un disco da 220 mm e pinza a doppio pistoncino all'avantreno e un tamburo da 140 mm al retrotreno.
I consumi dichiarati sono molto contenuti: più di 40 km/l per il 50 cc, omologato secondo la normativa Euro 2 e oltre i 30 km/l per il 125 cc, però omologato Euro 3.
Una dotazione semplice ed essenziale, per uno scooter dal buon rapporto qualità prezzo: per il 50 cc occorrono 2200 euro c.i.m., per il 125 cc il prezzo sale a 2650 euro, sempre chiavi in mano.
I colori sono quattro: nero, argento, blu e giallo.
L'estetica degli Sportcity One ha tratti familiari con la versione Cube, anche se le linee risultano meno ricercate – superfici pulite e semplici – e alleggerite nelle dimensioni, molto più compatte e adatte all'uso prettamente urbano.
La strumentazione è semplice e leggibile, tutta analogica con tachimetro, livello carburante e le immancabili spie. Gli spazi in sella sono buoni, con la pedana piatta e il gancio per le borse nel retro scudo.
Il vano sottosella alloggia un casco integrale, mentre il portapacchi accoglie anche le maniglie per il passeggero, rivestite in gomma. Il telaio è in tubi di acciaio a culla aperta che assicura un'ottima rigidità, mentre il reparto sospensioni vanta all'anteriore una forcella teleidraulica con steli da 32 mm ed escursione ruota da 85 mm, e al posteriore il gruppo motore-trasmissione con funzione di forcellone, affiancato da un ammortizzatore regolabile nel precarico della molla.
I cerchi sono da 14" e montano pneumatici da 120/70 sia all'anteriore sia al posteriore. Buona la frenata assicurata da un disco da 220 mm e pinza a doppio pistoncino all'avantreno e un tamburo da 140 mm al retrotreno.
I consumi dichiarati sono molto contenuti: più di 40 km/l per il 50 cc, omologato secondo la normativa Euro 2 e oltre i 30 km/l per il 125 cc, però omologato Euro 3.
Una dotazione semplice ed essenziale, per uno scooter dal buon rapporto qualità prezzo: per il 50 cc occorrono 2200 euro c.i.m., per il 125 cc il prezzo sale a 2650 euro, sempre chiavi in mano.
I colori sono quattro: nero, argento, blu e giallo.
Giornata bagnata, giornata fortunata. Anche in questo caso, visto che siamo riusciti a effettuare un test certamente breve, ma sufficiente a farci un'idea dei mezzi, provandoli nei classici percorsi cittadini e su un fondo molto scivoloso. Un terreno "minato" per gli scooter e questi aprilia ne sono usciti bene.
Lo Sportcity 300 i.e. è uno scooter accogliente e lo si percepisce già al primo sguardo: le dimensioni sono capienti e protettive e la sella ha una bella forma sagomata, un rivestimento antiscivolo ed è dotata di una imbottitura morbida ma non cedevole. A bordo, la posizione di guida è comoda, con le braccia alla giusta distanza dal busto e i piedi piantati sulla spaziosa pedana, rigorosamente piatta. Si tocca anche agevolmente per terra, grazie alla seduta posta a 815 mm da terra.
Le manopole e le leve al manubrio sono ergonomiche e i blocchetti elettrici funzionali, anche se i neofiti di Aprilia sulle prime faranno fatica a trovare il pulsante di accensione: si confonde infatti con il tasto "mode" di controllo delle funzioni digitali del piccolo computer di bordo.
La strumentazione è chiara e immediata nella lettura e lo sterzo nelle manovre da fermo è leggero e il raggio di sterzata è ridottissimo e torna comodo nelle inversioni a "U" e nel traffico intenso.
La partenza è pronta e grintosa, con i suoi 22,5 CV a 8000 giri e una coppia di 22 Nm a 6500 giri: la potenza cresce di un nulla, ma ne guadagna la coppia, ancora più sostanziosa ai medi regimi, proprio quelli più sfruttati su strada: lo Sportcity Cube adesso è un compagno ideale anche per le gite fuoriporta.
Le sospensioni hanno un'escursione notevole e una taratura media che ben sopporta le sconnessioni dell'asfalto metropolitano, filtrando piuttosto bene i colpi diretti alla schiena di chi guida. Inoltre, i dossi non scompongono l'avantreno che mantiene sempre la sua dote principale, la precisione, e assorbe efficacemente anche i saliscendi dai marciapiedi. Convince anche la frenata, modulabile e gestibile al millimetro, un gran pregio soprattutto nelle situazioni limite come quella che abbiamo trovato durante il test, anche se di frenate "da panico" non ne abbiamo fatte.
Anche l'eventuale protezione dall'aria non è stata testata se non a velocità non superiori ai 90 km/h, dove lo Sportcity è risultato adeguato alle aspettative: il casco e il busto non hanno risentito dei flussi.
La rapidità è un elemento a favore del nuovo 300 di Aprilia che svicola veloce nel traffico, con cambi di direzione svelti senza che la ciclistica vada in crisi. Una volta fermi è facile anche da posizionare sul cavalletto centrale, peccato che ancora manchi il laterale.
Insomma, questo Sportcity Cube 300 ci ha convinto, soprattutto per la sua versatilità non solo da scooter metropolitano.
Lo Sportcity 300 i.e. è uno scooter accogliente e lo si percepisce già al primo sguardo: le dimensioni sono capienti e protettive e la sella ha una bella forma sagomata, un rivestimento antiscivolo ed è dotata di una imbottitura morbida ma non cedevole. A bordo, la posizione di guida è comoda, con le braccia alla giusta distanza dal busto e i piedi piantati sulla spaziosa pedana, rigorosamente piatta. Si tocca anche agevolmente per terra, grazie alla seduta posta a 815 mm da terra.
Le manopole e le leve al manubrio sono ergonomiche e i blocchetti elettrici funzionali, anche se i neofiti di Aprilia sulle prime faranno fatica a trovare il pulsante di accensione: si confonde infatti con il tasto "mode" di controllo delle funzioni digitali del piccolo computer di bordo.
La strumentazione è chiara e immediata nella lettura e lo sterzo nelle manovre da fermo è leggero e il raggio di sterzata è ridottissimo e torna comodo nelle inversioni a "U" e nel traffico intenso.
La partenza è pronta e grintosa, con i suoi 22,5 CV a 8000 giri e una coppia di 22 Nm a 6500 giri: la potenza cresce di un nulla, ma ne guadagna la coppia, ancora più sostanziosa ai medi regimi, proprio quelli più sfruttati su strada: lo Sportcity Cube adesso è un compagno ideale anche per le gite fuoriporta.
Le sospensioni hanno un'escursione notevole e una taratura media che ben sopporta le sconnessioni dell'asfalto metropolitano, filtrando piuttosto bene i colpi diretti alla schiena di chi guida. Inoltre, i dossi non scompongono l'avantreno che mantiene sempre la sua dote principale, la precisione, e assorbe efficacemente anche i saliscendi dai marciapiedi. Convince anche la frenata, modulabile e gestibile al millimetro, un gran pregio soprattutto nelle situazioni limite come quella che abbiamo trovato durante il test, anche se di frenate "da panico" non ne abbiamo fatte.
Anche l'eventuale protezione dall'aria non è stata testata se non a velocità non superiori ai 90 km/h, dove lo Sportcity è risultato adeguato alle aspettative: il casco e il busto non hanno risentito dei flussi.
La rapidità è un elemento a favore del nuovo 300 di Aprilia che svicola veloce nel traffico, con cambi di direzione svelti senza che la ciclistica vada in crisi. Una volta fermi è facile anche da posizionare sul cavalletto centrale, peccato che ancora manchi il laterale.
Insomma, questo Sportcity Cube 300 ci ha convinto, soprattutto per la sua versatilità non solo da scooter metropolitano.
DATI TECNICI DICHIARATI
Motore: monocilindrico orizzontale a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 75x63 mm; cilindrata 278,3 cc; rapporto di compressione 11,5:1. Distribuzione monoalbero a camme in testa e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica. Capacità serbatoio carburante 9 litri (di cui 1,5 di riserva). Lubrificazione a carter umido.
Trasmissione: frizione automatica centrifuga a secco, cambio a convertitore automatico, finale a ingranaggi.
Ciclistica: telaio a culla singola in acciaio; sospensione anteriore, forcella da 35 mm, escursione ruota 100 mm; sospensione posteriore a gruppo motore oscillante e doppio ammortizzatore regolabile nel precarico, escursione ruota 80 mm. Cerchi: anteriore 15x2,75", posteriore 15x3". Pneumatici: anteriore 120/70-15, posteriore 130/80-15. Freni: anteriore a doppio disco in acciaio da 260 mm e pinze flottanti a 2 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 220 mm.
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 1.985, larghezza 890, altezza sella 815, interasse 1.360. Peso a secco n.d.
Prestazioni dichiarate: potenza 16,5 kW (22,5 CV) a 8.000 giri, coppia 22 Nm a 6.500 giri.
Motore: monocilindrico orizzontale a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 75x63 mm; cilindrata 278,3 cc; rapporto di compressione 11,5:1. Distribuzione monoalbero a camme in testa e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica. Capacità serbatoio carburante 9 litri (di cui 1,5 di riserva). Lubrificazione a carter umido.
Trasmissione: frizione automatica centrifuga a secco, cambio a convertitore automatico, finale a ingranaggi.
Ciclistica: telaio a culla singola in acciaio; sospensione anteriore, forcella da 35 mm, escursione ruota 100 mm; sospensione posteriore a gruppo motore oscillante e doppio ammortizzatore regolabile nel precarico, escursione ruota 80 mm. Cerchi: anteriore 15x2,75", posteriore 15x3". Pneumatici: anteriore 120/70-15, posteriore 130/80-15. Freni: anteriore a doppio disco in acciaio da 260 mm e pinze flottanti a 2 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 220 mm.
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 1.985, larghezza 890, altezza sella 815, interasse 1.360. Peso a secco n.d.
Prestazioni dichiarate: potenza 16,5 kW (22,5 CV) a 8.000 giri, coppia 22 Nm a 6.500 giri.
Motore: monocilindrico orizzontale a 4 tempi, raffreddamento ad aria; alesaggio per corsa 39x41,8 (57x48,6) mm; cilindrata 49,9 (124) cc; rapporto di compressione 11:1 (11,1:1). Distribuzione monoalbero a camme in testa e 2 valvole per cilindro. Alimentazione a carburatore da 17,5 (26) mm. Capacità serbatoio carburante 7,5 litri (di cui 1,5 di riserva). Lubrificazione a carter umido.
Trasmissione: frizione automatica centrifuga a secco, cambio a variatore automatico, finale a ingranaggi.
Ciclistica: telaio a culla singola in acciaio; sospensione anteriore, forcella da 32 mm, escursione ruota 85 mm; sospensione posteriore a gruppo motore oscillante e doppio ammortizzatore regolabile nel precarico, escursione ruota 84 mm. Cerchi: anteriore 14x3", posteriore 14x3,5". Pneumatici: anteriore 120/70-14, posteriore 120/70-14. Freni: anteriore a doppio disco in acciaio da 220 mm e pinza flottante a 2 pistoncini.
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 1.950, larghezza 740, altezza sella 775, interasse 1.358. Peso a secco n.d.
Prestazioni dichiarate: potenza 3,11 kW (4,22 CV) a 9.500 giri e 7,79 kW (10,84 CV) a 8.000 giri, coppia 3,66 Nm a 6.500 giri e 10,04 Nm a 7.000 giri.
Trasmissione: frizione automatica centrifuga a secco, cambio a variatore automatico, finale a ingranaggi.
Ciclistica: telaio a culla singola in acciaio; sospensione anteriore, forcella da 32 mm, escursione ruota 85 mm; sospensione posteriore a gruppo motore oscillante e doppio ammortizzatore regolabile nel precarico, escursione ruota 84 mm. Cerchi: anteriore 14x3", posteriore 14x3,5". Pneumatici: anteriore 120/70-14, posteriore 120/70-14. Freni: anteriore a doppio disco in acciaio da 220 mm e pinza flottante a 2 pistoncini.
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 1.950, larghezza 740, altezza sella 775, interasse 1.358. Peso a secco n.d.
Prestazioni dichiarate: potenza 3,11 kW (4,22 CV) a 9.500 giri e 7,79 kW (10,84 CV) a 8.000 giri, coppia 3,66 Nm a 6.500 giri e 10,04 Nm a 7.000 giri.
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